sabato 25 giugno 2011

Lacrime e Pianto - APPUNTI









Quinta Domenica di Quaresima

Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. 17Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

          18 Un grido è stato udito in Rama,
           un pianto e un lamento grande;
           Rachele piange i suoi figli
           e non vuole essere consolata, perché non sono più.

10All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». 13E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell’istante il servo guarì.

Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità! 28Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.

16Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:

          17Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
          abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

          18È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. 19È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».

72Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.

9Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.

Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 34«Dove l’avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesù scoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!».

36Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. 37Tutti scoppiarono in un gran pianto e gettandosi al collo di Paolo lo baciavano, 38addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

«Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.



Le lacrime della Madre

Stabat Mater dolorosa
juxta crucem lacrimosa
dum pendebat filius.

Alla croce del Signore
tutta immersa nel dolore,
sta la madre in lacrime. (del beato Jacopone da Todi)


-          Siracusa
-          La Salette
-          Treviglio


“Il linguaggio delle lacrime è assai efficace e facilmente comprensibile. Infatti, non c’è nessuno che non sia in grado di poterlo capire; non c’è affatto bisogno di speciali supporti culturali per intuire la straordinaria forza espressiva di un segno che dall’amore è originato e all’amore tutti richiama. Segno dell’amore: piango – direbbe la BVM -  perché vi siete dimenticati di Lui!”.


“A Te, dolce Madonna delle Lacrime, presentiamo la Chiesa e il mondo intero. Guarda a chi ha più bisogno di perdono e di riconciliazione; reca concordia nelle famiglie e pace fra i popoli.
Asciuga le lacrime che l'odio e la violenza provocano in molte regioni della Terra, specialmente in Medio Oriente e nel Continente africano.
Il tuo pianto, o Madre, sia pegno di conversione e di pace per tutti i tuoi figli!”

(Angelus, 31 ago 2003)

Santa Maria in Sabato



Madonna del Coniglio (Tiziano Vecelio)

 
È Natale o è già Pasqua?
Bambino Gesù, sei spaventato!
In quell’impeto di paura, Vero Uomo, perdi il tuo sandalo: perché così io veda la pianta del tuo piedino!
Cosicché, o Signore, negli impeti della vita non perda la strada perché ho visto qual è l’orma che devo cercare.

E tu, Maria, che con il tuo sguardo dolce e materno sostieni con un solo dito il tuo Divin Figlio, Lui che con le sue dita ha plasmato la terra!
Sostieni, Madre, con il tuo sguardo i miei passi nel cammino alla sequela del tuo Figlio: perché non abbia a perdere il passo e in quello sguardo, come una voce, io ricordi sempre il primo incontro con Lui, quando parlando al mio cuore, che gli domandava dove andava, Lui disse anche a me: “Vieni e seguimi”. Amen!

S. Madre di Dio, Odigitria del Kerygma, prega per noi!

Roma, 30\12\2009,
Santuario “Madonna del Perpetuo Soccorso”