Santa Maria, Madre di Dio,
tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio, Figlio di Dio.
Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio
e sei così diventata sorgente
della bontà che sgorga da Lui.
Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,
perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore.
Amen. (Benedetto
XVI)
Ave Maria
OS. Giuseppe! … Patrono Universale della Chiesa.
…
il tuo spirito interiore di pace, di silenzio, di buon lavoro e di preghiera, aservizio della Santa Chiesa,
ci
vivifichi sempre e ci allieti,
in
unione con la tua Sposa benedetta, la dolcissima e Immacolata Madre nostra,
in
amore fortissimo e soave di Gesù,
il
re glorioso ed immortale dei secoli e dei popoli. Così sia.
(da una preghiera di San Giovanni XXIII)
«Dove sei?»
Fin dall’inizio il Signore ha cercato l’uomo, quando
l’uomo si era nascosto per la vergogna. Anche noi siamo così. Il nostro
nascondersi è spesso segno di imbarazzo, di vergogna o di malessere in genere.
ho avuto paura
L’uomo ha avuto paura della voce del Signore. Perché
sapeva di essere in difetto nei suoi confronti. Come capita anche a noi.
La festa di Maria nella sua dimensione di creatura
libera, pienamente libera perché amata, è un richiamo al nostro nascondimento…
nascondersi vuol dire stare al buio, nell’ombra.
Maria invece è la figlia, la donna, la madre, la
creatura che sceglie la luce rispetto alle tenebre.
In questa festa siamo chiamati a uscire delle nostre
tenebre, ma forse solo a sentire la voce di Dio come una amica, paterna, come colui
che ci cerca continuamente:
«Dove sei?»
Non avere paura!
Vivi in pienezza nella carità.
Sarei sempre figlio, in Gesù.
Spera in Gesù,
e ricordati:
In lui siamo
stati fatti anche eredi,
predestinati
a essere lode
della sua gloria.
Amen.

