lunedì 18 maggio 2015

San Gaudenzo (Gaudenzio) dall'Emilia alla Basilicata


San Gaudenzio Vescovo Martire
Patrono di Ostra (AN)


Come è arrivato il culto del Santo riminese in Basilicata? Nel 1702 il Cardinal Gaspare di Carpegna fece dono a don Giuseppe Del Mastro di Garaguso di un “osso sacro crurale”. Nel 1794 il vescovo di Tricarico, Pinto Fortunato, donò alla chiesa di Garaguso anche il braccio di San Gaudenzio e, a partire dal 1870, per decreto di Papa Pio IX, il vescovo di Rimini, Gaudenzio, divenne quindi il Patrono anche di Garaguso, ove le sue reliquie sono gelosamente conservate ancora oggi, nella Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Myra.

La festa liturgica di San Gaudenzio, in memoria del suo dies natalis, nel tempo dal 14 ottobre è stata anticipata al 24 settembre, essendo i garagusani, nei giorni intorno al 14 ottobre, occupati nella semina.

Da una ventina d’anni si è deciso di anticipare ulteriormente la festa patronale al 14 agosto poiché, tornando in quel periodo in paese molti emigranti, si è ritenuto che la festa di San Gaudenzio fosse l’occasione migliore per raccogliersi attorno al Patrono. Questa motivazione è il giusto criterio pastorale per molti spostamenti o sdoppiamenti di feste patronali.

La preghiera di invocazione che il popolo di Garaguso rivolge in segno di devozione al Santo Patrono fu scritta dal Servo di Dio Raffaello Delle Nocche (vescovo di Tricarico dal 1922 al 1960):

“Glorioso San Gaudenzio, insigne patrocinatore della più bella gloria di Cristo, che imperterrito lottaste contro la perfidia Ariana, ed anziché cedere alla tirannia dei nemici della fede, impavido soffriste l’esilio ed affrontaste il patibolo morendo trucidato, infondete in noi tale fermezza di carattere perché ci dichiariamo pronti a perdere tutto piuttosto che tradire la nostra fede cattolica.

Voi siete il nostro protettore ed a voi ricorriamo; a Voi affidiamo la nostra anima e le nostre sostanze, difendeteci dai nemici interni ed esterni; benedite il nostro paese ed allontanate da esso qualunque calamita, epidemie e dolore, affinché sul Vostro esempio e da Voi sorretti possiamo servire in vita il Signore ed un giorno venire a godere con Voi l’eterna gloria del Paradiso. Così sia.”


San Gaudenzio Vescovo Martire
Patrono di Garaguso (MT)
 

CHI È SAN GAUDENZIO O GAUDENZO DI RIMINI?

Nato ad Efeso in una famiglia cristiana e benestante, che gli consentì una valida educazione, dopo l'uccisione dei genitori per mano dei Manichei raggiunse Roma, dove fu battezzato e poi ordinato sacerdote e consacrato vescovo. Fu inviato a Rimini dove si oppose ai culti pagani. Nel 359 partecipò al concilio di Rimini indetto dall'imperatore Costanzo II con lo scopo di condannare Ario. Terminato il concilio, Gaudenzio con altri diciassette vescovi si ritirò in una piccola cittadina vicina che fu chiamata La Cattolica. Una volta rientrato a Rimini continuò ad attaccare le posizioni ariane. Fu arrestato, strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario il 14 ottobre 360.
 
beata Teodolinda regina
icona di Iure Brasoveanu, ottobre 2012
 
Secondo la tradizione, nel 590, la regina longobarda Teodolinda (beata), non ritenendo sicure le spoglie del santo a causa delle scorrerie dei Barbari, le fece traslare da Rimini a Senigallia. Da lì furono in seguito trasferite nella vicina Ostra, dove attualmente si trovano. A Rimini è invece conservata la reliquia del cranio, a Garaguso (MT) alcuni frammenti di ossa delle braccia.
 
San Gaudenzio Vescovo Martire
Patrono della parrocchia di Morro d'Alba (AN)
 
Questa traslazione spiega il culto del santo riminese nella regione Marche a cui è intitolata la parrocchia di Morro d’Alba in provincia di Ancona.
Durante il suo episcopato ordinò diacono Marino, il santo fondatore della vicina Repubblica.

San Gaudenzio Vescovo Martire
Patrono della Parrocchia di Morro d'Alba (AN)

Il Martirologio Romano, lo ricorda il 14 ottobre: "A Rimini, san Gaudenzio, che si ritiene sia stato, in tempo di persecuzione, il primo vescovo di questa città".


FONTI e BIBLIOGRAFIA
* Grenci Damiano Marco – archivio agiografico e iconografico, 1977 -2015
* sito web di chiamamicitta.net
* sito web di nobell.it
* sito web di web.mclink.it (Parrocchia di S. Croce in Ostra)