domenica 3 novembre 2019

Come Zaccheo!


S. Papulo Martire
3 novembre

La Parola di Dio di questa prima domenica di novembre è ricca di tante provocazioni e di profonde affermazioni.
Tu ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Eppure, Signore, l’uomo può provare disgusto di sé o di un altro uomo, e non crede che messo da parte ogni male, possa essere tuo discepolo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo … fratelli, non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Eppure, Signore, quando gente, ignorando questa esortazione dell’Apostolo Paolo, si è allontana dalla fede cattolica, aderendo a sette o gruppi religiosi fasulli. Bene diceva S. Girolamo sull’ignoranza verso la S. Scrittura!
Eppure nulla è perduto. Zaccheo è l’esempio.
Zaccheo, piccolo, non solo di statura; malvagio – era capo dei pubblicani e ricco – ma Signore, il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose, ed era anche in lui, e lavorava, tanto che cercava di vedere chi era Gesù.
E per riuscire, vivere questo desiderio, sale su un albero, quindi supera sé stesso, il suo limite, ed accoglie l’invito: scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua.
Lui scese in fretta, pieno di gioia, accoglie Gesù nella sua casa; ma la folla mormora: è un peccatore. La folla non si accorge del suo desiderio, vede solo il suo peccato.
Gesù invece vede anche il suo desiderio. Lo ammonisce, ma nell’ammonirlo lo ama, Zaccheo, amato, accoglie la salvezza e non solo ripaga il suo male, ma compie il bene.

Signore, in questo nostro cammino, verso il compimento di noi stessi, ravviva in noi il desiderio di vederti, di accoglierti ogni giorno, e la grazia di sentirci amati da te, per accoglie la salvezza - che sei Tu - non solo per non fare il male, ma compiere in te e con te il bene! Amen.


I santi di questo giorno, come sempre, sono tanti!
Il grande e umile Martino di Porres. Una santa tra le madri: Silvia, madre di Gregorio Magno. Un santo il cui nome è tutto un progetto: Amico di Avellana. Infine tra i martiri della Tuscia: Valentino e Ilario di Viterbo.