giovedì 28 maggio 2020

VIAGGIO VIRTUALE tra i santuari d’Italia: Arborio



Oggi un bel risotto!
Siamo ad Arborio, in provincia di Vercelli.
Il santuario della “Madonna delle Grazie” o “Madonna della Cintura” viene comunemente chiamata dagli arboriesi “Madonna del Bosco”. Situata fuori dal paese poco lontano dalla strada che porta a S. Giacomo Vercellese, si chiama in questo modo per via del grande complesso boscoso che in tempi passati era nominata “Selvamora”. L’edificio attuale fu completato nel 1751 come riportano diverse iscrizioni murali. Un affresco ancora leggibile di un “Cristo in Pietà” come viene comunemente denominata questa raffigurazione di Gesù il quale, a volto mesto, occhi chiusi e mani distese incrociate sul davanti esce da un sepolcro, fa supporre che una costruzione ben più antica sorgesse nello stesso luogo poi inglobata nell’attuale santuario. Questo tipo di rappresentazione è stata molto comune dal sec. XV all’inizio del XVI e si trovano molti esempi anche nel vercellese. Si ha notizia anche di un’eremita che nel 1655 dimorò in questo luogo per alcuni mesi. Il culto della cosiddetta “Madonna della cintura” è di origine incerta. Il culto della cintura è legato all’apostolo Tommaso, che lo volle pegno dalla Vergine nella sua assunzione al Cielo. Anche Santa Monica, madre di S. Agostino, chiese alla Vergine un segno di consolazione per il proprio dolore e ricevette una cintura di pelle, indumento ancor ‘oggi indossato nell’ordine agostiniano. Molte le località dove si venera questa particolare rappresentazione della Vergine che si vede nell’atto di porgere appunto una cintura, culto diffuso dall’ordine agostiniano.
Nel 1654 venne fondata ad Arborio una confraternita ad essa dedicata. La sede fu fissata nella allora Chiesa Parrocchiale di S. Martino, demolita al momento della costruzione di quella attuale. L’immagine della Madonna era una pala d’altare, andata perduta. La tela rappresenta i possedimenti degli Arborio-Gattinara, dipinta intorno al 1650, riportava un edificio senza pronao fuori dal paese. Potrebbe trattarsi già del santuario anche se non rappresentato correttamente. A metà XVIII sec. la popolazione decise di riprendere e modificare la chiesetta portandola alla costruzione attuale. Il Santuario è stato sempre meta di molti fedeli, segno sono i numerosi ex-voto esposti lungo le pareti della chiesa e in sacrestia.
Sancta Maria,
Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis

Preghiamo per i vedovi e le vedove
Preghiamo per essere consolati nelle afflizioni
Preghiamo per coloro che ci affliggono