domenica 3 luglio 2011

1892-2011: l’inizio educativo di Luigi Orione



3 Luglio 1892. Il chierico Luigi Orione è tutto proteso alla salvezza cristiana dei giovinetti di Tortona, mediante il suo primo Oratorio festivo San Luigi.



Preghiera a San Luigi Orione
O Santissima Trinità,
Padre, Figlio e Spirito Santo,
ti adoriamo e ti ringraziamo per l'immensa carità
che hai diffuso nel cuore di San Luigi Orione
e per averci dato in lui l'apostolo della carità,
il padre dei poveri, il benefattore
dell'umanità dolorante e abbandonata.
Concedici di imitare l'amore ardente
e generoso che San Luigi Orione
ha vissuto per te, per la cara Madonna,
per la Chiesa, per il Papa e per tutti gli afflitti.
Signore, per i suoi meriti e la sua intercessione
concedici le grazie che ti domandiamo,
per sperimentare la tua Divina Provvidenza
che si fa’ viva nelle nostre vite.
San Luigi Orione,
prega per noi!

"Imparate da me"

ECCE HOMO, Ostra Vetere, Chiesa San Francesco


XIV domenica del tempo per annum
3 luglio 2011

Dopo le grandi festività dell’anno liturgico di queste ultime due domeniche, successive al Tempo Pasquale, la SS. Trinità e la Solennità del Corpo e Sangue di Cristo, eccoci in una normale domenica del TEMPO PER ANNUM, cioè del tempo per ogni girono dell’uomo che vuole mettere Cristo come Speranza della vita.
Un tempo liturgico TINTO di VERDE (non perché è leghista… Dio ce ne liberi!), segno di vita e di speranza, per cui un tempo tinto della Speranza Cristiana, frutto della vittoria gloriosa di Cristo, la Pasqua!

Scrive a tal proposito l’Arcivescovo eletto di Milano, Cardinale Angelo Scola, nella sua lettera SALUTO A MILANO: “Gesù Risorto accompagna veramente il cristiano nella vita di ogni giorno e il Crocifisso è oggettivamente speranza affidabile per ogni uomo e ogni donna”.

Il Vangelo in XIV domenica del tempo per annum ci illumina con la grande lode di Gesù, il Figlio Unigenito, a Dio, il Padre Onnipotente: qui siamo richiamati a essere FIGLI nel FIGLIO Gesù Cristo.

A chiusura di questa lode c’è scritto: “imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11).

Gli domando, io per noi:
Perché imparare da te, Gesù?
Cosa dobbiamo imparare da te, Gesù?
Cosa ci serve imparare da te, Gesù?

Cerco nella Parola di Dio di questa domenica una risposta.
Perche? Perché “troverete ristoro per la vostra vita” e “vivrete”. Così il vangelo e l’Apostolo Paola rispondo alla nostra domanda.
Cosa? “Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino.. annuncerà la pace” (Zc 9)
Ma poi chi appartiene al Signore, scrive l’Apostolo Paolo, ha lo “Spirito di Cristo”.
C’è infatti un canto che così recita:

T.: Lo Spirito di Cristo
fa fiorire il deserto,
torna la vita.
Noi diventiamo testimoni di luce.

1 Non abbiamo ricevuto
uno spirito di schiavitù,
ma uno spirito di amore,
uno spirito di pace,
nel quale gridiamo:
abbà Padre, abbà Padre!

2 Lo Spirito che
Cristo risuscitò,
darà vita ai nostri corpi,
corpi mortali, e li renderà
strumenti di salvezza,
strumenti di salvezza.

Avere lo Spirito di Cristo vuole dire avere lo STILE di Cristo. Manifestare nella nostra umanità la divinità di Cristo: cioè la bellezza dell’umanità di Cristo.

Scrive ancora a tal proposito l’Arcivescovo eletto di Milano, Cardinale Angelo Scola, nella sua lettera SALUTO A MILANO: “Infatti, la ragion d’essere della Chiesa, popolo di Dio in cammino, è lasciar risplendere sul suo volto Gesù Cristo, Luce delle genti.”

Proprio per questo dobbiamo imparare di Cristo: per vivere e non morire. Infatti – scrive Paolo ai Romani – “se… mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete”. Che vuole dire che dobbiamo diventare figli nel Figlio,e quando detto fin d’ora.

Anche S. Teresa d’Avila, ci viene in aiuto con il suo motto: “Moro perché non moro”. Cioè: se non muore il vecchio Adamo non può vivere in me il nuovo Adamo, Cristo.

Sia il tempo estivo, un tempo di grazia, in cui rinvigorire la fede e la propria adesione a Cristo, mettendo anche noi, come l’Apostolo Tommaso (oggi è 3 luglio), mettiamo gli occhi e le mani nelle sulle sue ferite per non essere increduli ma credenti. “Cristo è la via dell’uomo” (Benedetto XVI).

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano






3 luglio
SAN TOMMASO APOSTOLO
FESTA

Tommaso è l’apostolo che espresse la solidarietà al Cristo nell’ultimo viaggio verso Gerusalemme con le parole: «Andiamo anche noi a morire con lui» (Gv 11, 16). Fu in seguito a sua domanda sulla via al padre che il Signore affermò: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14, 5-6). Riparò alla sua incredulità sulla risurrezione del Signore con la professione di fede fatta otto giorni dopo: «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20, 24-29). Il martirologio geronimiano (sec. VI) ricorda la traslazione del suo corpo a Emessa, Siria, (attualmente Turchia) il 3 luglio.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)


Martirologio Romano, 3 luglio: Festa di san Tommaso, Apostolo, il quale non credette agli altri discepoli che gli annunciavano la resurrezione di Gesù, ma, quando lui stesso gli mostrò il costato trafitto, esclamò: «Mio Signore e mio Dio». E con questa stessa fede si ritiene abbia portato la parola del Vangelo tra i popoli dell’India.