giovedì 11 aprile 2013

Giovedì della II settimana di Pasqua

San Stanislao vescovo e martire





“Chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui”

Quale ira?
Quella suscitata dal peccato del primo uomo! La maledizione di Adamo, suscita l’ira di Dio, e Gesù il nuovo Adamo ha cancellato l’ira di Dio!
Egli si è fatto terra per farci Cielo, così che noi potessimo rinascere a vita nuova.
“Chi crede nel Figlio ha la vita eterna”.
La dimensione della vita eterna non è solo premio dopo la morte, la vita eterna è anche prospettiva della vita quotidiana: “Padre nostro che sei nei cieli .. venga il tuo regno!”: non diciamo così ogni giorno? Il Regno è la vita eterna che si fa vita quotidiana.

“Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini..” la ricerca del compiacimento di Dio, rispondere al suo amore ogni giorno è ciò che costruisce il Regno, che mette in opera la vita eterna dono della fede nel Figlio: non per la nostra forza però, ma per il dono dello “Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono”.

È questa la novità della Pasqua che ha fatto una dozzina di spauriti uomini ... in testimoni!
Invochiamo l’intercessione di San Stanislao, vescovo di Cracovia – che oggi al chiesa di fa ricordare - pastore sapiente e sollecito, intrepido sostenitore della libertà della Chiesa e della dignità dell’uomo, difensore dei piccoli e dei poveri, che per testimoniare la novità della vita in Cristo Gesù subì il martirio sotto il tirannico re Boleslao II, affinché la nostra vita sia qui segno del Regno di Dio e poi “vita eterna”. Amen.

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dal titolo Martyrologium