sabato 18 agosto 2018

Pensieri sulla Parola di Dio ...


Domenica XX del Tempo Ordinario Anno B

In questa domenica la liturgia ci fa leggere ancora il Vangelo di Giovanni, proponendo la continuazione del capitolo sesto, che è tutto centrato sull’Eucaristia.

Questo pane dà la vita eterna. Questo Pane è la vita eterna, perché questo pane è Cristo! Infatti: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. (Gv 6,56)

Ci siamo fatti alcune domande in queste domeniche.

Perché vieni a messa la domenica? Ma chi sono io difronte a Gesù? Gesù chi è per me? Cosa dice Gesù di se stesso? Di Gesù cosa conosco? Cosa c’entra la mia vita con la Sua vita?

A questo punto, viene da chiedersi: Quali sono le condizioni necessarie per mangiare questo pane pieno di vita?

La prima è di coltivare in noi la fame di Dio. Solamente chi non soffoca il desiderio di Dio può rispondere all’invito del banchetto eucaristico ed essere sfamato da Dio.

Chiediamo al Signore il desiderio di essere affamati e sfatati da Lui! Dacci di questo pane!

Facciamo nostre le due affermazioni lucane del Vangelo:

Beati voi che avete fame che sarete saziati. (Lc 6,21)

Guai a voi che siete sazi, perché avrete fame. (Lc 6, 25)

La seconda è quella di avere un cuore pentito, che mendichi la vita e il cibo che l’alimenta, domandando perdono per averla cercata lontano da Lui e di aver cercato di soddisfare la fame di infinito riempiendosi con infinite cose o di cose finite!

Dice l’Apostolo: Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? (Rm 8,35).

La terza è quella di mangiare per essere mangianti. È il Pane che genera la Carità. È il Pane dell'esperto... Gesù è l'esperto in Carità, è il Pane che ci fa entrare nell'esperienza di Gesù.
Se questa non diventa la nostra, se non ci trasforma, rischiamo di mangiare la nostra condanna!
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere. (Mt 25,42)
Supplichiamo il Signore perché mangiando il Pane del Cielo – l’Eucaristia – siamo accompagnati a comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio; e possiamo essere capaci di amare come siamo amati. Amen.