domenica 11 maggio 2014

Decreti della Congregazione per le Cause dei Santi (9 maggio)




- il miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini), Sommo Pontefice; nato il 26 settembre 1897 a Concesio (Italia) e morto il 6 agosto 1978 a Castelgandolfo (Italia);

- il miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Luigi Caburlotto, Sacerdote diocesano, Fondatore dell'Istituto delle Figlie di San Giuseppe; nato a Venezia (Italia) il 7 giugno 1817 ed ivi morto il 9 luglio 1897;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Giacomo Abbondo, Sacerdote diocesano; nato a Salomino (Italia) il 27 agosto 1720 e morto a Tronzano (Italia) il 9 febbraio 1788;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Giacinto Alegre Pujals, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù; nato a Terrassa (Spagna) il 24 dicembre 1874 e morto a Barcellona (Spagna) il 10 dicembre 1930;

- le virtù eroiche della Venerabile Serva di Dio Carla Barbara Colchen Carré de Malberg, Madre di famiglia, Fondatrice della Società delle Figlie di San Francesco di Sales; nata a Metz (Francia) l'8 aprile 1829 e morta a Lorry-les-Metz (Francia) il 28 gennaio 1891.

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Nella medesima Udienza il Santo Padre ha autorizzato il Dicastero a comunicare che il rito della beatificazione del Venerabile Servo di Dio Paolo VI avrà luogo, in Vaticano, il 19 ottobre 2014.

San Fabio, prega per noi!





Il martirio di questo santo è accomunato a quello di un gruppo di martiri e confessori, radunati attorno al maestro, sant'Antimo. Le notizie pervenuteci si leggono nella «Passio sancti Anthimi» che fu scritta fra il V e IX secolo. Alla fine del III secolo era proconsole dell'Asia Minore Faltonio Piniano, sposato con Anicia Lucina. Antimo riuscì a convertire Piniano e sua moglie al cristianesimo e, richiamati a Roma da Diocleziano, i due portarono con loro il sacerdote e i suoi discepoli. Per sottrarli alle possibili persecuzioni, Piniano decise di allontanarli da Roma, mandandoli in due vasti poderi di sua proprietà. Il diacono Sisinnio con Dioclezio e Fiorenzo, andarono ad Osimo nel Piceno, mentre Antimo, Massimo, Basso e Fabio furono inviati presso la città sabina di Curi. Da qui presero a evangelizzare la regione, non senza scontrarsi però con i culti pagani diffusi nelle campagne. Il gruppo di cristiani venne così arrestato. Sant'Antimo fu decapitato l'11 maggio 305 e sepolto nell'Oratorio di Curi in cui era solito pregare. Anche i suoi discepoli vennero uccisi. Tra questi Fabio fu consegnato al console che dopo averlo fatto torturare, lo condannò alla decapitazione lungo la stessa via Salaria. (Avvenire)

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)





“Io sono la porta”

Gesù la modalità con cui Dio è entrato nel tempo degli uomini ed è la modalità in cui noi uomini possiamo entrare nel tempo di Dio:

“se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo”.

Egli è il bene spalancato tra gli uomini, è il modo di fare il bene:

“facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio”.

Mi ha colpito due giorni fa una donna che ho incontrato in Chiesa.
Mi ha raccontato come prega, e poi mi ha detto come posso fare ancora meglio?

Gli ho risposto: già fa bene! Prega bene! Solo una cosa deve verificare se quel bene che impara pregando diventa poi meglio nel suo essere donna, moglie, madre e nonna!
Questa è la misura del bene!
La preghiera serve “perché Dio ci apra la porta della Parola per annunciare il mistero di Cristo”, ma poi tutto deve diventare vita, non bastano belle preghiere e poi il nulla!
Quindi, concludendo, impariamo a pregare bene per vivere meglio, con pazienza e amore.

Infine. Oggi è la 51° Giornata delle Vocazioni. Il cui titolo è: Le vocazioni, testimonianza della verità.
Cito un affermazione di papa Francesco dal messaggio per questa giornata:

“Disponiamo dunque il nostro cuore ad essere “terreno buono” per ascoltare, accogliere e vivere la Parola e portare così frutto. Quanto più sapremo unirci a Gesù con la preghiera, la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, i Sacramenti celebrati e vissuti nella Chiesa, con la fraternità vissuta, tanto più crescerà in noi la gioia di collaborare con Dio al servizio del Regno di misericordia e di verità, di giustizia e di pace. E il raccolto sarà abbondante, proporzionato alla grazia che con docilità avremo saputo accogliere in no”. Amen.