domenica 5 agosto 2012

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)






“Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” recita un antico proverbio dell’inverno.

In questa prima domenica d’Agosto, 5 agosto, ben si colloca il tema della neve e del pane.

Il Vangelo, la prima lettura e il Salmo ci parlano del tema del pane dal cielo (la manna).




Narra una leggenda che la Madre di Dio, apparendo nella stessa notte del 5 agosto del 352 a papa Liberio e ad un patrizio romano, li avrebbe invitati a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve. Il mattino seguente una prodigiosa nevicata, ricoprendo l'area esatta dell'edificio, avrebbe confermato la visione, inducendo il papa e il ricco patrizio a metter mano alla costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di S. Maria "ad nives", la basilica di S. Maria Maggiore.

Il simbolo della neve (manna) ci vuole portare al tema centrale di questa domenica: compiere l’opera di Dio.

Noi diremo cos’è l’opera di Dio? abbiamo appena ascoltato nel Vangelo:

«Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Compiere l’opera è avere fede, credere, in Gesù: “Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”.




Questo tema del pane ci richiama il tema della fiducia: l’aver fiducia in Dio, così come narra la prima lettura, è segno di fede.
Compiere l’opera di Dio, allora non è apparentemente, fare, ma credere: farsi guidare da Dio e raccontarlo alle generazioni future. Così infatti ci ha fatto pregare il Salmo 77, pieni dello stupore dell’orante biblico che ripensava estatico alle gesta meravigliose che il Signore aveva compiuto per il suo popolo:

“Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto”.

Tutto questo discorso ci potrebbe far pensare che basta credere .. è questa l’opera di Dio.
La liturgia domenicale però vuole farci fare un nuovo passo, vuole concretizzare il credere, il farsi accompagnare da Dio, il raccontare con stupore le meraviglie del Signore, e ci propone la lettura dell’Apostolo Paolo agli Efesini:

“Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri. Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità”.

Il tema del pane e del cibarsi, ricordiamoci che il pane di Dio è Colui che scende dal cielo, Gesù Cristo, serve a rinnovarci nello spirito della mente (la nuova mentalità cristiana) per rivestirsi del nuovo uomo (la nuova umanità inaugurata da Cristo), dopo aver abbandonato l’uomo vecchio con le sue passioni ingannevoli.

Questo vuol dire vivere, credere, compiere l’opera di Dio: un atto che coinvolge la vita.




La Madre di Dio, che veneriamo in modo particolare in questo 5 agosto e in questo mese di Agosto, come Regina assunta al Cielo, ci guidi in questo rinnovamento della mente e del cuore.
Amen.