giovedì 10 marzo 2011

Novena a San Giuseppe, lo sposo di Maria

Nove preghiere e nove Santi


San Giuseppe
Parrocchia di S. Maria del Monte
San Sostene (CZ)



Ecco il servo saggio e fedele, che il Signore ha posto a capo della sua famiglia. (Lc 12,42)


"Non fui mai portata a certe devozioni che alcuni praticano, specialmente donne, nelle quali entrano non so quali cerimonie che io non ho mai potuto soffrire, e che a loro piacciono tanto. Poi si conobbe che non erano convenienti e sapevano di superstizione. Io invece presi come avvocato S. Giuseppe e mi raccomandai a lui con fervore. Questo mio padre e protettore mi aiutò nelle necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi in cui era in gioco il mio onore e la salute dell'anima mia. Ho visto chiaramente che il suo aiuto fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare.

Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l'intercessione di questo santo benedetto.

Ad altri santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell'altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso S. Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte. Con ciò il Signore vuole darci a intendere che, a quel modo che era a lui soggetto in terra, dove egli come padre putativo gli poteva comandare, altrettanto gli sia ora in cielo nel fare ciò che gli chiede. Ciò han riconosciuto per esperienza varie altre persone che dietro mio consiglio gli si sono raccomandate. Molte altre gli si son da poco fatte devote per aver sperimentato questa verità.»

«Procuravo di celebrarne la festa con la maggior possibile solennità... Per la grande esperienza che ho dei favori di S. Giuseppe, vorrei che tutti si persuadessero ad essergli devoti. Non ho conosciuta persona che gli sia veramente devota e gli renda qualche particolare servizio senza far progressi in virtù. Egli aiuta moltissimo chi si raccomanda a lui. È già da vari anni che nel giorno della sua festa gli chiedo qualche grazia, e sempre mi sono vista esaudita. Se la mia domanda non è tanto retta, egli la raddrizza per il mio maggior bene».

«Chiedo solo, per amor di Dio, che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà per esperienza come sia vantaggioso raccomandarsi a questo glorioso patriarca ed essergli devoti».

«Gli devono essere affezionate specialmente le persone di orazione, perché non so come si possa pensare alla Regina degli angeli e al molto da lei sofferto col Bambino Gesù, senza ringraziare S. Giuseppe che fu loro di tanto aiuto.Chi non avesse maestro da cui imparare a far orazione, prenda per guida questo santo glorioso e non si sbaglierà» (Vita 6, 6-8)

(S. Teresa d'Avila)

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per, quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistiti propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

(Indulgenza parziale, Leone XIII)



San Giuseppe
Chiesa di località Spinetto
Serra San Bruno (VV)
Arcidiocesi di Catanzaro - Squillace


1 GIORNO
O san Giuseppe, patrono della Chiesa; tu che, accanto a Gesù, lavorasti ogni giorno per guadagnare il pane, traendo da Lui la forza di vivere e di faticare; tu che hai provato l'ansia del domani l'amarezza della povertà, la precarietà del lavoro; guarda all'immensa famiglia che ti è affidata. Benedici la Chiesa, sospingendola sulla via del Vangelo; proteggi i lavoratori nella loro dura esistenza quotidiana, difendendoli dallo scoraggiamento, dalla rivolta, dalle tentazioni. Prega per i poveri che continuano in terra la povertà di Cristo, suscitando per loro le continue provvidenze dei loro fratelli più dotati. Custodisci nel mondo quella pace che può garantire lo sviluppo dei popoli e il pieno compimento delle umane speranze: per il bene dell'umanità, per la missione della Chiesa, per la gloria della Trinità Santissima. Amen.

(servo di Dio Paolo VI papa)

2 GIORNO
Glorioso san Giuseppe, modello di tutti i lavoratori, ottenetemi la grazia di lavorare con spirito di penitenza per l'espiazione dei miei numerosi peccati; di lavorare con coscienza, mettendo il culto del dovere al di sopra delle mie inclinazioni; di lavorare con riconoscenza e gioia, considerando come un onore di impiegare e far fruttare, mediante il lavoro, i doni ricevuti da Dio; di lavorare con ordine, pace, moderazione e pazienza, senza mai retrocedere davanti alla stanchezza e alle difficoltà; di lavorare specialmente con purezza di intenzione e distacco da me stesso, avendo sempre davanti agli occhi la morte e il conto che dovrò rendere del tempo perso, dei talenti inutilizzati, del bene omesso, del vano compiacimento nel successo, così funesto all'opera di Dio. Tutto per Gesù, tutto per Maria, tutto a vostra imitazione, o patriarca Giuseppe! Questo sarà il mio motto per tutta la vita e al momento della morte. Così sia

(San Pio X papa)

3 GIORNO
O beato Giuseppe, che Dio ha scelto per portare il nome e svolgere il ruolo di padre agli occhi di Gesù, tu che sei stato dato da Lui come sposo purissimo a Maria sempre Vergine e come capo della Santa Famiglia sulla terra, tu che il Vicario di Cristo ha scelto come Patrono ed Avvocato della Chiesa universale, fondata da Cristo Signore stesso, con la fiducia più grande possibile io imploro il tuo aiuto potentissimo per questa stessa Chiesa che lotta sulla terra.
Ti supplico, proteggi, con una sollecitudine particolare e con questo amore veramente paterno di cui ardi, il Pontefice romano, tutti i vescovi ed i preti uniti alla Santa Sede di Pietro.
Sii il difensore di tutti quelli che penano per salvare le anime che sono angosciate ed immerse nelle avversità di questa vita.
Fa' in modo che le persone si sottomettano spontaneamente alla Chiesa che è il mezzo assolutamente necessario per ottenere la salvezza.
Degnati di accettare, santissimo Giuseppe, il dono che ti faccio. Mi voto completamente a te, affinché tu voglia essere, sempre, per me un padre, un protettore ed una guida lungo il cammino della salvezza. Dammi un cuore puro, un amore ardente per la vita interiore. Fa' che io stesso segua le tue tracce e che rivolga tutte le mie azioni alla grande gloria di Dio, unendole agli affetti del Divino Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato della Vergine Madre.
Prega infine per me, affinché io possa partecipare alla pace ed alla gioia di cui tu hai goduto un tempo, morendo così santamente. Amen.
(beato Pio IX papa)

4 GIORNO
O glorioso Patriarca San Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l'esempio di una vita perfetta nel lavoro assiduo e nel­l'ammirabile unione con Maria e con Gesù, assistici nella nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, arti­giani cattolici, possiamo incontrare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci e di essere utili alla società in cui viviamo, idea­le supremo di tutte le nostre azioni.
Ottienici dal Signore, o nostro pro­tettore amatissimo, l'umiltà e la sem­plicità di cuore; l'amore al lavoro e a coloro che sono in esso nostri com­pagni; la conformità ai disegni divini nei travagli inevitabili di questa vita e la gioia per sopportarli; la coscien­za delle nostre responsabilità; lo spi­rito di disciplina e di preghiera; la docilità e il rispetto verso i superiori; la fraternità verso i nostri pari; la carità ed l'indulgenza con i dipen­denti. Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto ci invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, quando sembra che il cielo si chiuda sopra di noi e che perfino gli strumenti del lavoro si ribellino nelle nostre mani.
Fa' che, a tua imitazione, teniamo fissi gli occhi nella nostra Madre Maria, tua sposa dolcissima, che in un cantuccio della tua modesta bot­tega filava silenziosa, abbozzando sulle sue labbra il più soave sorriso, e che non allontaniamo mai lo sguardo da Gesù, che si affannava con Te sul tuo banco di carpentiere, affinché possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella eternamente felice che speria­mo in cielo per tutti i secoli dei seco­li. Amen.
(venerabile Pio XII, papa)

5 GIORNO
O san Giuseppe, custode di Gesù, sposo castis­simo di Maria, che hai trascorso la vita nell'a­dempimento perfetto del dovere, sostentando col lavoro delle mani la sacra Famiglia di Nazareth, proteggi propizio coloro che, fidenti, a te si rivol­gono! Tu conosci le loro aspirazioni, le loro angustie, le loro speranze, ed essi a te ricorrono, per­ché sanno di trovare in te chi li capisce e proteg­ge. Anche tu hai sperimentato la prova, la fati­ca, la stanchezza; ma, pure in mezzo alle preoc­cupazioni della vita materiale, il tuo animo, ri­colmo della più profonda pace, esultò di gioia inenarrabile per l'intimità col Figlio di Dio, a te affidato, e con Maria, sua dolcissima madre.

Comprendano i tuoi protetti che essi non sono soli nel loro lavoro, ma sappiano scoprire Gesù accanto a sé, accoglierlo con la grazia e custo­dirlo fedelmente, come tu hai fatto. E ottieni che in ogni famiglia, in ogni officina, in ogni la­boratorio, ovunque un cristiano lavora, tutto sia santificato nella carità, nella pazienza, nel­la giustizia, nella ricerca del ben fare, affinché abbondanti discendano i doni della celeste pre­dilezione.
(beato Giovanni XXIII papa)

6 GIORNO
Ricordati di noi, beato Giuseppe, ed intercedi con il suffragio della tua preghiera accanto al tuo Figlio putativo e rendici favorevole la Beata Vergine, tua Sposa, che è la Madre di Colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.

(S. Bernardino da Siena)



San Giuseppe
Chiesa Parrocchiale - Stalettì (CZ)


7 GIORNO
Buon san Giuseppe, fa' per me ciò che faresti se ti trovassi sulla terra al mio posto, con una famiglia numerosa e un commercio difficile da amministrare. Prega per me come avresti pregato tu. Aiutami come avresti voluto essere aiutato se ti fosti trovato al mio posto, nelle stesse difficoltà. Amen.
(S. Andrea Bessette)

8 GIORNO
Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria, estendi anche a noi la tua protezione paterna, tu che sei capace di rendere possibili le più impossibili delle cose. Guarda alle nostre presenti necessità, rivolgi i tuoi occhi di padre su ciò che preme ai tuoi figli. Aiutaci e prendi sotto la tua amorevole protezione le questioni così importanti che ti affidiamo, in modo che il loro esito favorevole sia per la Gloria di Dio e per il bene di noi che affettuosamente ti seguiamo.
Amen.
(San Francesco Salesio)

9 GIORNO
Ti saluto, Giuseppe, immagine di Dio Padre.
Ti saluto, Giuseppe, padre di Dio Figlio.
Ti saluto, Giuseppe, Santuario dello Spirito Santo.
Ti saluto, Giuseppe, beneamato della Santissima Trinità.
Ti saluto, Giuseppe, fedelissimo coadiutore del grande consiglio.
Ti saluto, Giuseppe, degno sposo della Vergine Madre.
Ti saluto, Giuseppe, padre di tutti i fedeli.
Ti saluto, Giuseppe, custode di tutti quelli che hanno abbracciato la santa verginità.
Ti saluto, Giuseppe, fedele osservatore del sacro silenzio.
Ti saluto, Giuseppe, amante della santa povertà.
Ti saluto, Giuseppe, modello di dolcezza e di pazienza.
Ti saluto, Giuseppe, specchio d'umiltà e di obbedienza.
Tu sei benedetto tra tutti gli uomini.
E benedetti siano i tuoi occhi che hanno visto ciò che hai visto.
E benedette siano le tue orecchie che hanno sentito ciò che hai udito.
E benedette siano le tue mani che hanno toccato il Verbo fatto carne.
E benedette siano le tue braccia che hanno portato Colui che porta tutte le cose.
E benedetto sia il tuo petto sul quale il Figlio di Dio ha fatto un dolce riposo.
E benedetto sia il tuo cuore infiammato per Lui dell'amore più ardente.
E benedetto sia il Padre Eterno che ti ha scelto.
E benedetto sia il Figlio che ti ha amato.
E benedetto sia il Santo Spirito che ti ha santificato.
E benedetta sia Maria, tua Sposa, che ti ha amato teneramente come uno sposo e come un fratello.
E benedetto sia l'Angelo che ti ha servito da custode.
E benedetti siano tutti quelli che ti amano e che ti benedicono.
Amen.
(S. Giovanni Eudes)

CONCLUSIONE

Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
(Colletta, MR)

lunedì 7 marzo 2011

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano






7 marzo
SANTE PERPETUA e FELICITA martiri
MEMORIA (IN QUARESIMA È COMMEMORAZIONE FACOLTATIVA)

Arrestate ancora catecumene, Perpetua, ventiduenne madre di un bimbo ancora lattante, e la sua giovane schiava Felicita, anche lei madre di una bimba nata in carcere, furono battezzate nell’imminenza del supplizio. Come ricordano gli Atti del martirio (opera di Tertulliano), insieme andarono incontro alla morte come ad una festa (Cartagine, nell’attuale Tunisia, 7 marzo 203). La loro memoria fu ben presto inserita nel Canone Romano.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)


Martirologio Romano, 7 marzo: Memoria delle sante martiri Perpetua e Felicita, arrestate a Cartagine sotto l’imperatore Settimio Severo insieme ad altre giovani catecumene. Perpetua, matrona di circa ventidue anni, era madre di un bambino ancora lattante, mentre Felicita, sua schiava, risparmiata dalle leggi in quanto incinta affinché potesse partorire, si mostrava serena davanti alle fiere, nonostante i travagli dell’imminente parto. Entrambe avanzarono dal carcere nell’anfiteatro liete in volto, come se andassero in cielo.

domenica 6 marzo 2011

"In caritate sollicitus"


opera di Paolo Annibali


Questa bozzetto in argilla è l'opera, molto devota ed espressiva, di San Sollecito da Matelica. E' stato il prototipo della statua bronzea del santo crocifero venerato (6 marzo) nella Cattedrale di Matelica (Marche).

venerdì 4 marzo 2011

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano







4 marzo
SAN CASIMIRO
(IN QUARESIMA È COMMEMORAZIONE FACOLTATIVA, RIMANDO AL 10 OTTOBRE)

Casimiro (Cracovia, Polonia, 1458 – Grondo, Lituania, 4 marzo 1484) figlio del re di Polonia e di Lituania, reggente di Polonia, alla gloria del regno temporale preferì l’umiltà e la castità perfetta nel servizio di Dio e nella diaconia dei poveri. Venerato come santo fin dalla sua morte, sulla sua tomba si verificarono moltissimi miracoli ed il re Sigismondo decise di inoltrare al papa Leone X una petizione per richiedere la canonizzazione del principe polacco. Nel 1521 il papa dichiarò San Casimiro patrono della Polonia e della Lituania, ma fu ufficialmente canonizzato solo nel 1602 dal pontefice Clemente VIII e nel 1621 la sua festa venne estesa alla Chiesa universale.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)


Martirologio Romano, 4 marzo: San Casimiro, figlio del re di Polonia, che, principe, rifulse per lo zelo nella fede, la castità, la penitenza, la generosità verso i poveri e la devozione verso l’Eucaristia e la beata Vergine Maria e ancora giovane, consunto dalla tisi, nella città di Grodno presso Vilnius in Lituania si addormentò nella grazia del Signore.

mercoledì 2 marzo 2011

Il testamento spirituale del ministro cattolico Shahbaz Bhatti

“Io voglio servire Gesù”

foto da: andreasarubbi.it

Mi sono state proposte alte cariche al governo e mi è stato chiesto di abbandonare la mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa: «No, io voglio servire Gesù da uomo comune».
Questa devozione mi rende felice. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora – in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan – Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese.
Molte volte gli estremisti hanno cercato di uccidermi e di imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Gli estremisti, qualche anno fa, hanno persino chiesto ai miei genitori, a mia madre e mio padre, di dissuadermi dal continuare la mia missione in aiuto dei cristiani e dei bisognosi, altrimenti mi avrebbero perso. Ma mio padre mi ha sempre incoraggiato. Io dico che, finché avrò vita, fino all’ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, sofferente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri.
Voglio dirvi che trovo molta ispirazione nella Sacra Bibbia e nella vita di Gesù Cristo. Più leggo il Nuovo e il Vecchio Testamento, i versetti della Bibbia e la parola del Signore e più si rinsaldano la mia forza e la mia determinazione. Quando rifletto sul fatto che Gesù Cristo ha sacrificato tutto, che Dio ha mandato il Suo stesso Figlio per la nostra redenzione e la nostra salvezza, mi chiedo come possa io seguire il cammino del Calvario. Nostro Signore ha detto: «Vieni con me, prendi la tua croce e seguimi». I passi che più amo della Bibbia recitano: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi». Così, quando vedo gente povera e bisognosa, penso che sotto le loro sembianze sia Gesù a venirmi incontro.
Per cui cerco sempre d’essere d’aiuto, insieme ai miei colleghi, di portare assistenza ai bisognosi, agli affamati, agli assetati.