domenica 23 giugno 2013

NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

(Messa della Vigilia)



Sacra Famiglia con San Giovannino
Parrocchia di S. Albino di Monza

Giovanni Battista è l’unico tra i Santi, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo – la morte - anche la nascita secondo la carne – il compleanno (se così possiamo definirlo!).

«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». (Ger 1)

Abbiamo ascoltato nel libro di Geremia.
La vocazione profetica del Battista, fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che prepararono la nascita di Gesù.

Giovanni è il Precursore del Cristo con la parola e con la vita.
Il battesimo di penitenza che accompagna l’annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito.
La data della festa, tre mesi dopo l’annunciazione e sei mesi prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.

Fu il più grande fra i profeti, perché poté additare l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Cosa impariamo dal Battista?
Il Battista ci insegna a essere servi del Regno di Dio, di fatti Egli vive una presenza ai bordi della storia della salvezza perché vuole indicare Colui che è l’atteso, Colui che è il centro.
La centralità di Gesù è l’annuncio del Battista.
Deve essere anche la nostra spiritualità.

Credo sia questa la forza di ogni discepolo e di ogni maestro che da discepolo deve accompagnare alla fede, perché il suo sguardo orienti verso Colui che è guardato.

“Fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù”. (Gv 1)

Questa è la vera libertà spirituale. Che deve accompagnare il nostre relazioni (sacerdoti e laici; genitori e figli; …)

Questo ci insegna San Giovanni Battista: la centralità di Cristo che fruttifichi in una piena libertà spirituale.
Amen.

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)



SS. Crocifisso
Parrocchia di S. Albino di Monza


Ho una domanda: Posso vivere per la fede?

Questa domenica siamo ad una svolta. Dopo aver scoperto che Gesù è pieno di misericordia, e dopo aver capito che egli accoglie la nostra umiltà come dimensione necessaria per vivere il perdono e convertire la nostra vita, oggi il Signore ci chiede:
ma io chi sono per te?
Sono necessario per la tua vita?
Cosa rispondi?
Rispondi di sì?

Allora cammina su i miei passi, accogli la pozione d’Amore – la Croce - che ti è data per vivere nel mondo, secondo la vocazione ricevuta; in questo amore strasformati a mia immagine e somiglianza, e in esso perditi: perché chi si perde nel mio amore si ritrova!
Solo in questo cammino capirai che ogni uomo è fratello e che la differenza non è divisione, ma se pur diversi siamo in comunione, perché come dice San paolo “tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. (Gal 3)

Cerchiamo l’unità in Gesù. Guardiamo a “colui che hanno trafitto”, dice il profeta Zaccaria.
Ed allora come afferma Benedetto XVI per la fede possiamo vivere!

“Per fede viviamo anche noi: per il riconoscimento vivo del Signore Gesù, presente nella nostra esistenza e nella storia”. (Porta Fidei, 13). AMEN!