mercoledì 31 maggio 2017

Chiusura del Mese Mariano di Maggio






CANTO: GIOVANE DONNA

Giovane donna, attesa dell’umanità, un desiderio d’amore e pura libertà.

Il Dio lontano è qui vicino a Te, voce silenzio, annuncio di verità. Rit. Ave Maria, Ave Maria!

Dio t’ha prescelta qual madre piena di bellezza, ed il suo amore t’avvolgerà con la suo ombra.

Grembo di Dio, venuto sulla terra, Tu sarai madre, di un uomo nuovo. Rit. Ave Maria, Ave Maria!


SALUTO DEL CELEBRANTE

Sac.: Nel nome del Padre ....  Tutti: Amen.

Sac.: La pace del Signore risorto sia con tutti voi    Tutti: E Con il tuo Spirito.

 

 

 Lett.: DALLA RIFLESSIONE DI PAPA BENEDETTO XVI TENUTA A FATIMA IL 12 MAGGIO 2010 ALLA BENEDIZIONE DELLE FIACCOLE E ALLA RECITA DEL ROSARIO

La recita del rosario ci consente di fissare il nostro sguardo e il nostro cuore in Gesù, come faceva sua Madre. Nel meditare i misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi mentre recitiamo le «Ave Maria», contempliamo l’intero mistero di Gesù, dall’Incarnazione fino alla Croce e alla gloria della Risurrezione; contempliamo l’intima partecipazione di Maria a questo mistero e la nostra vita in Cristo oggi, che pure si presenta tessuta di momenti di gioia e di dolore, di ombre e di luce, di trepidazione e di speranza. La grazia invade il nostro cuore suscitando il desiderio di un incisivo ed evangelico cambiamento di vita in modo da poter dire con san Paolo: «Per me il vivere è Cristo», in una comunione di vita e destino con Cristo.

 

Voce Guida: Dal cero pasquale attingiamo la luce per le nostre candele.

Il rosario che ora reciteremo ci porti la Luce di Gesù risorto.

 

(Una quindicina di fedeli si avvicinano la cero, accendono le candele con le quali accenderanno i ceri dei fedeli. L'assemblea accompagna questo momento con il canto)

 

CANTO: Ecco l’ancella, che vive della sua Parola, libero il cuore perché l’amore trovi casa. Ora l’attesa è densa di preghiera e l’uomo nuovo è qui in mezzo a noi. Rit. Ave Maria, Ave Maria!

 

RECITA DEL SANTO ROSARIO

Voce Guida: 1° Mistero – L’annuncio dell’Angelo a Maria  (recita: una catechista)

Lettore:  Siano quindi benedette tutte le anime, che obbediscono alla chiamata dell’eterno Amore! Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù (cf. Gv 2, 5) e danno alla Chiesa e al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo.

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria …., Lodato sempre sia…, O Gesù mio ….

 

CANTO: Il tredici maggio apparve Maria
a tre pastorelli in "Cova d'Iria".

Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!

 

Voce Guida: 2° Mistero – La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta  (recita: un ministro dell'Eucarestia)

Lettore: Sii benedetta sopra ogni cosa tu, Serva del Signore, che nel modo più pieno obbedisci alla Divina chiamata!

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria …., Lodato sempre sia…, O Gesù mio ….

 

CANTO: Ed ei spaventati da tanto splendore,
si diedero in fuga con grande timore.

Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!

 

Voce Guida: 3° Mistero – La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme (recita: conferenza San Vincenzo)

Lettore: Sii salutata tu, che sei interamente unita alla consacrazione redentrice del tuo Figlio!

Madre della Chiesa! Illumina il Popolo di Dio sulle vie della fede, della speranza e della carità!

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria …., Lodato sempre sia…, O Gesù mio ….

 

CANTO: Splendente di luce veniva Maria
e il volto suo bello un sole apparia.

Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!

 

Voce Guida: 4° Mistero – Presentazione di Gesù al Tempio  (recita: una catechista prebattesimo)

Lettore: Aiutaci a vivere con tutta la verità della consacrazione di Cristo per l’intera famiglia umana del mondo contemporaneo.

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria …., Lodato sempre sia…, O Gesù mio ….

 

CANTO: In mano un Rosario portava Maria,

che addita ai fedeli del cielo la via.

Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!

 

Voce Guida: 5° Mistero – Ritrovamento di Gesù nel Tempio (recita: un educatore)

Lettore: Affidandoti, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, ti affidiamo anche la stessa consacrazione per il mondo, mettendola nel tuo Cuore materno.

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria …., Lodato sempre sia…, O Gesù mio ….

 

O Madre pietosa la stella sei tu,

che al cielo ci guidi, ci guidi a Gesù.

Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria!

 

Sac.: Preghiamo per il papa e per la Chiesa: Padre Nostro .... Ave Maria .... Gloria al Padre

 

CANTO MEDITATIVO Come Maria

Vogliamo vivere, Signore, offrendo a Te la nostra vita

con questo pane e questo vino,

accetta quello che noi siamo.

Vogliamo vivere, Signore,

abbandonati alla tua voce,

staccati dalle cose vane,

fissati nella vita vera.

 

Vogliamo vivere come Maria,

l'irraggiungibile, la madre amata,

che vince il mondo con l'amore:

e offrire sempre la tua vita

che viene dal cielo.

 

Accetta dalle nostre mani,

come un'offerta a Te gradita,

i desideri di ogni cuore,

le ansie della nostra vita.

Vogliamo vivere,

Signore, accesi dalle tue parole,

per riportare in ogni uomo

la fiamma viva del tuo amore.

 

CONSACRAZIONE (letta dal parroco)

Salve, vita e dolcezza,
salve, speranza nostra,
O Vergine Pellegrina, o Regina Universale!
Nel più intimo del tuo essere,
nel tuo Cuore Immacolato,
guarda le gioie dell’essere umano
in cammino verso la Patria Celeste.
Nel più intimo del tuo essere,
nel tuo Cuore Immacolato,
guarda i dolori della famiglia umana
che geme e piange in questa valle di lacrime.
Nel più intimo del tuo essere,
nel tuo Cuore Immacolato,
adornaci col fulgore dei gioielli della tua corona
e rendici pellegrini come Tu fosti pellegrina.
Con il tuo sorriso verginale
rinvigorisci la gioia della Chiesa di Cristo.
Con il tuo sguardo di dolcezza
rafforza la speranza dei figli di Dio.
Con le mani oranti che innalzi al Signore,
unisci tutti in una sola famiglia umana.

Percorreremo così ogni rotta,
andremo pellegrini lungo tutte le vie,
abbatteremo tutti i muri
e supereremo ogni frontiera,
uscendo verso tutte le periferie,
manifestando la giustizia e la pace di Dio.
Saremo, nella gioia del Vangelo, la Chiesa vestita di bianco,
del candore lavato nel sangue dell’Agnello
versato anche oggi nelle guerre che distruggono il mondo in cui viviamo.
E così saremo, come Te, immagine della colonna luminosa
che illumina le vie del mondo,
a tutti manifestando che Dio esiste,
che Dio c’è,
che Dio abita in mezzo al suo popolo,
ieri, oggi e per tutta l’eternità.

Profezia dell’Amore misericordioso del Padre,
Maestra dell’Annuncio della Buona Novella del Figlio,
Segno del Fuoco ardente dello Spirito Santo,
insegnaci, in questa valle di gioie e dolori,
le eterne verità che il Padre rivela ai piccoli.

Mostraci la forza del tuo manto protettore.
Nel tuo Cuore Immacolato,
sii il rifugio dei peccatori
e la via che conduce fino a Dio.

Amen.

CANTO: SALVE REGINA

Salve, Regina, Mater misericordiae,

vita, dulcedo, et spes nostra, salve.

Ad te clamamus, exsules filii Evae,

ad te suspiramus, gementes et flentes

in hac lacrimarum valle.

Eia ergo, advocata nostra, illos tuos

misericordes oculos ad nos converte.

Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,

nobis, post hoc exilium, ostende.

O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.

 

BENEDIZIONE

 

CANTO: REGINA CAELI

Regina caeli, laetare, alleluia: 

Quia quem meruisti portare. alleluia, 

Resurrexit, sicut dixit, alleluia, 

Ora pro nobis Deum, alleluia.

martedì 30 maggio 2017

Da "porco cane" a Santo Cane...





Non so come definire questa storia: follia della superstizione o speranza della fede ... un frate a Greccio raccontandoci a suo modo questa vicenda ci disse: è la fede che fa i miracoli non le ossa... però questo culto è certamente folle! Nemmeno la Rivoluzione francese riuscì a cancellarlo, visto che fu soppresso negli anni trenta del XX secolo ... Gulp!
 
Si legge in Wikipedia:
 
San Guinefort o Guignefort era un cane levriero vissuto nel XIII secolo, che fu oggetto di devozione popolare quale santo per i miracoli che scaturirono presso la sua tomba, oggetto di culto e pellegrinaggi nella zona di Lione, a Sandrans, tra Chatillon-sur-Chalaronne e Marlieux.
Secondo la leggenda, il cane era di guardia in un castello dove il cavaliere suo padrone viveva col figlio, di pochi mesi. Tornando un giorno dalla caccia, il cavaliere vide che la stanza del figlio era stata messa a soqquadro, con la culla rovesciata, mentre il cane aveva le zanne insanguinate. Del bambino, ancora in fasce, non v'era traccia. Credendo che il cane lo avesse sbranato, egli lo uccise immediatamente con la sua spada; tuttavia, poco dopo sentì il bambino piangere e lo trovò illeso sotto la culla, assieme a una vipera uccisa dal cane. Esso, dunque, era stato protagonista di una lotta non per fare male al bambino, ma per salvargli la vita.
Una volta compreso il terribile errore, il cavaliere, amaramente pentito, seppellì il cane in una tomba ricoperta di pietre. Ben presto, però, si creò una strana situazione: sulla tomba del cane “martire” si accumulavano numerosi ex voto portati in ringraziamento dei miracoli e delle grazie che, secondo i popolani, il santo cane compiva, soprattutto a tutela dei bambini.
Con il tempo, e soprattutto grazie a un'incessante passaparola che durò secoli, la figura di Guinefort fu assimilata a quella di un santo umano, in carne e ossa.
 
Nella storia di questo culto prima della soppressione, si cerco di trasformare il cane in uomo e nacque così l’iconografia del Santo sacerdote Guinefort.
 
 
 
Il suo culto, pur proibito e osteggiato più volte, resistette a tutte le condanne e venne abolito definitivamente solo negli anni '30 del XX secolo dalla Chiesa cattolica.

lunedì 29 maggio 2017

Lunedì della VII settimana di Pasqua – Santi Martiri della Val di Non e San Vigilio Vescovo



 

Si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.

 
L’opera di evangelizzazione, secondo il mandato di Cristo, continua in Paolo di Tarso – nel I secolo - ma anche nel V secolo con S. Vigilio di Trento e i suoi collaboratori.

Lo Spirito agisce e guida la Chiesa nel sul cammino, ieri come oggi.

La memoria liturgica odierna è una pagina di amicizia ecclesiale che unisce la Chiesa di Milano, di Trento e di Costantinopoli, oggi Istanbul (Turchia)

San Vigilio, nato a Trento, fu vescovo nel V secolo, e dopo aver ricevuto da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel territorio trentino l’opera di evangelizzazione per estirpare i residui del paganesimo.

Dice il Vangelo odierno:

Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

I Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro erano nati in Cappadocia (Turchia) e, ancora giovinetti nel IV secolo vennero mandati a Milano per essere istruiti nella fede dal vescovo sant'Ambrogio. Attratti dall'ideale missionario furono inviati al vescovo di Trento, san Vigilio che li destinò nel 387 ad evangelizzare l'antica regione dell'Anaunia, l'odierna Valle di Non. Dopo dieci anni a servizio della gente della valle, il 29 maggio del 397, furono trucidati località di Mecla, oggi Sanzeno. Qui è stata eretta una basilica a loro dedicata. Il vescovo Vigilio raccontò la testimonianza dei Ss. Martiri inviando, al vescovo di Milano Simpliciano, successore di Ambrogio, e al vescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo, una lettera e alcune reliquie dei tre martiri.

Questa memoria è proprio una bella pagina di vita ecclesiale, e ci invita a prendere il testimone dell’evangelizzazione consapevoli che la vittoria della nostra opera è in mano a Colui che ha vinto!

A Milano le reliquie sono custodite nella chiesa di San Simpliciano.

Questa pagina ecclesiale ha un eco civile. Infatti all'intercessione dei Santi Martiri le genti lombarde attribuiscono la vittoria di Legnano.

Si narra infatti che nel giorno dello scontro tra le milizie milanesi e quelle del Barbarossa, tre colombe uscirono dalla chiesa di San Simpliciano, e andarono a posarsi sulla croce del Carroccio rimanendovi fino al termine della battaglia.

Vero o non vero, segno di Dio o speranza degli uomini: oggi siamo richiamati che ogni battaglia si può combattere solo se la forza della nostra vittoria la troviamo in Gesù e nel suo Vangelo. E se pare che alcune volte questo ci faccia sentire deboli agli occhi del mondo, ricordiamoci che Gesù ha detto: io ho vinto il mondo!

Infine un pensiero alla Santa Vergine e Madre di Dio, così come leggiamo sopra l’architrave della porta: Deiparae Virgini.

Qui venerata come S. Maria degli Angeli, porta la nostra mente alla Porziuncola di Assisi: luogo delle origini e del Perdono. Da qui Francesco intraprende la sua opere e accoglie la sua vocazione.

La Vergine Madre ci aiuti ad essere discepoli sapienti,

che custodisco la memoria della storia, da dove veniamo e dove siamo diretti, affidati a Colui che ha vinto, Gesù! Amen.

sabato 27 maggio 2017

Il compatrono di Marsico Nuovo


 

La città di Marsico Nuovo è una località già abitata in epoca preromana. Elevata da città a contea in epoca longobarda, è elevata a sede episcopale nel XI secolo. Oggi conta circa 5.000 abitanti.
 
La cattedrale - ora concattedrale dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo - è dedicata alla Madre di Dio assunta in Cielo e al megalomartire San Giorgio.
 
Patrono della città è l'episcopo e martire africano Giaunario, e compatrono è il martire delle catacombe Augustale, qui traslato dalla catacomba di San Lorenzo o Ciriaca nel XVIII secolo ai seguito dei lavori di restauro della cattedrale ad opera del vescovo Bernardo della Torre.
 
* * *
 
Il Martire delle Catacombe è un “corpo santo” identificato tra le sepolture delle catacombe romane o in altre necropoli cristiane, che traslato e autenticato dalla competente autorità ecclesiastica, tra la fine del XVI secolo e la seconda metà del XIX secolo, fu inviato ed è venerato in modo privato o pubblico nelle chiese dell’Urbe e dell’Orbe, come segno di comunione nella fede cattolica ed esempio di testimonianza cristiana.

venerdì 19 maggio 2017

Santa Elodia, esiste?





Il Martirologio Romano in data 22 ottobre commemora due sante sorelle. Ecco il testo:

A Huesca nell’Aragona in Spagna, sante Nunilone e Alódia, vergini e martiri, che, nate da padre musulmano, ma istruite dalla madre nella dottrina cristiana, si rifiutarono di abbandonare la fede in Cristo e per questo, dopo lunga carcerazione, morirono trafitte con la spada per ordine del re di Córdova ‘Abd ar-Rahman II.

Il nome Elodia è quindi altra forma del nome Alodìa.

L'etimologia, se pur incerta, pare sia di origine germanica (visigota). In Wikipedia il signicato è così definito:

potrebbe essere composto da ala ("straniero"), oppure da ala ("tutto"), combinato con od ("ricchezza", "patrimonio", da cui anche Oddo, Odilia, Audomaro, Odoacre e Oberto); il significato viene talvolta interpretato con "proprietaria di fondi". Va notato che, anche se la derivazione germanica è plausibile, il nome è pressoché ignoto nelle terre germaniche.

Non so quanto il nome sia diffuso in Italia. Certo che dopo l’apparizione della cantante Elodie (altra forma dello stesso nome!), in Sanremo 2017, forse si è un po’ diffuso… immagini i parroci, ligi all’onomastica cristiana, ma ignoranti in agiografia cristiana, faranno faville per capire se c’è una santa così venerata…

Quindi, ora possiamo dire: esiste una santa con questo nome!
 
 
 

giovedì 18 maggio 2017

I MIEI SANTI PREFERITI (aggiornamento)




“Dimmi i santi che ami e io ti dirò la santità che speri”
(Card. José Saraiva Martins)


san Marco ev. e martire, 25 aprile
san Damiano medico e martire, 26 settembre

san Giuseppe di Nazareth, 19 marzo
san Giovanni il Battista, 24 giugno
san Davide re, 29 dicembre

san Giuseppe il Giusto (l’egiziano), 4 settembre
san Giobbe, 10 maggio

sant'Antonio da Padova, 13 giugno

san Gaspare del Bufalo, 21 ottobre

san Sostene di Calcedonia, 10 settembre

san Nicola da Tolentino, 10 settembre

san Rocco il Pellegrino, 16 agosto

santa Maria Goretti, 6 luglio

san Bruno, fondatore dell'Ordine Certosino, 6 ottobre.

san Carlo Borromeo, 4 novembre

san Claudio de la Colombiere, 15 febbraio

san Francesco d'Assisi, 4 ottobre

san Francesco di Paola, 2 aprile

san Leopoldo Mandic, 12 maggio

san Gaetano Catanoso, 4 aprile

san Giuseppe da Copertino, 18 settembre

sant’Ambrogio, 7 dicembre

santa Barbara vergine e martire, 4 dicembre

santa Bernadette vergine, 16 aprile

santa Camilla Battista da Varano, 31 maggio

santa Lucia vergine e martire, 13 dicembre

santa Marcellina vergine, 17 luglio

santa Margherita Maria Alacocque, 16 ottobre

santa Marina vergine, 18 giugno

santa Teresa del Bambin Gesù, 1 ottobre

sant'Annibale Maria Di Francia, 1 giugno

santi Arcangeli, 29 settembre

santi Martiri della Chiesa Ambrosiana
(Gervasio, Protasio, Nazaro, Celso, Nabore, Felice e Vittore)

san Sebastiano Martire, 20 gennaio

santa Angela Merici, 27 gennaio

san Vito martire, 15 giugno

san Tommaso apostolo, 3 luglio
san Girolamo Emiliani, 9 febbraio
beato Mario Borzaga sac. OMI martire, 30 aprile

serva di Dio Maria Antonia Samà vergine, + 27 maggio

serva di Dio Concetta Lombardo vergine e martire, + 22 agosto

SERIE VERONICA 2017





Poche righe per raccontare un’iniziativa. Tra le fine del 2003 e l’inizio del 2004 è (era) nata l’idea di stampare come gruppo delle immaginette di soggetti particolari dell’iconografia cristiana. Nasce così, con adesioni via e-mail, il gruppo VERONICA. La spesa sostenuta per la stampa, più le relative spese postali per distribuire i soggetti della stampa, vengono suddivise nel gruppo. Il fine di tutto ciò è: stampare, dopo un’accurata ricerca agiografica e iconografica, soggetti locali sconosciuti e mai riprodotti in santino, partecipare all’iniziativa AICIS “un santino per socio”, arricchire la rispettiva collezione di santini e diffondere la devozione regalando il santino.
L’iniziativa poi è pian piano è decaduta ... Tutti volevano i soggetti, ma non volevano partecipare alla spesa, perché con la distribuzione attraverso l’AICIS li potevano ricevere gratis. È la solita dinamica del collezionista …. avere senza dare!
Ma partire dal 2013, l’iniziativa è ripartita, avendo come criterio: stampare, dopo un’accurata ricerca agiografica e iconografica, soggetti locali sconosciuti e mai riprodotti in santino, arricchire la rispettiva collezione di santini e diffondere la devozione regalando il santino. Con una differenza: il numero di copie è passato da 2000 a 150, visto che l’iniziativa ora si regge su una sola persona.
Nei successivi anni … dal 2015 … il criterio è stato allargato, sempre ricerca accurata, ma soggetti - se pur mai riprodotti in santino - a devozione del curatore.

 
dal 2003

1.         Santa Possidonia martire romana
2.         Sant'Anseride pia donna
3.         San Gregorio martire romano
4.         Sant'Eutiche martire romano
5.         San Zenone tribuno martire
6.         Santa Clementina martire romana
7.         San Vittore martire romano
8.         San Clemente martire romano
9.         San Teodoro martire romano
10.       San Macario abate, detto "delle fave"

dal 2013

11.       Beata Simona Catulli da Canzo
12.       Santa Matronilla martire romana
13.       Beata Teodolinda regina d’Italia
14.       San Macedonio martire romano
15.       San Clementino martire romano
16.       San Feliciano martire romano
17.       San Procolo confessore
18.       San Proclo di Bisignano
19.       Santa Colomba vergine e martire
20.       San Trifone martire in Frigia
21.       Beati Sposi Martiri Corea: Giovanni e Lutgarda
22.       San Fabrizio martire
23.       Sant’Amico di Fiastra
24.       Sant’Amico da Rambona
25.       Santa Redenta martire
26.       Santi Martiri di Collesano
27.       San Damiano Monaco
28.       San Giovanni martire
29.       Beata Colomba vergine
30.       San Cristoforo di Licia



dal 2015

31.       Sant’Eugenio Vescovo
32.       Sant’Eugenio Vescovo
33.       Sant’Eugenio Vescovo
34.       Santi Valeria, Gervasio e Protasio
35.       Beata Colomba da Rieti
36.       Beata Colomba da Rieti
37.       Beata Colomba da Rieti
38.       Beata Colomba da Rieti
39.       Santa Liviana Martire
40.       San Baldovino abate
41.       Santo Stefano da Rieti
42.       San Probo da Rieti



dal 2017

43.       Santa Cristina Martire Romana
44.       Santa Cristina Martire Romana
45.       San Pacifico Martire Romano
46.       San Pacifico Martire Romano


Le immagini posso essere richieste via mail a questo BLOG.

martedì 16 maggio 2017

Questa Blandina ... è non quella di Lione!





Gent.ma Redazione,

ho letto di Santa Blandina sul web.
 
Avevo già potuto ammirare anni fa il sumulacro-reliquiario della Santa.
 
Ho notato che è identificata come l'omonimia martire di Lione, ma è un grave errore.

Questa Martire è una omonima romana (se le reliquie arrivano da Roma o da altra necropoli-catacomba), un così detto corpo santo o martire della catacombe, lo si deduce semplicemente dal fatto che nell'urna è contenuto un vaso che è il così detto vaso di sangue, elemento specifico per identificare nelle catacombe la sepoltura dei Martiri.
 
Correggete l'identità, purtroppo il dare a questi Martiri l'identità di uno famoso o del Martirologio Romano è un errore molto comune.
 
saluti
Regio18

mercoledì 10 maggio 2017

Rosario meditato con Madre Teresa di Calcutta



 

* esposizione della santa reliquia di S. Teresa di Calcutta
 

“Io non penso di avere qualità speciali, non pretendo niente per il lavoro che svolgo. È opera sua. Io sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. È lui che pensa. E’ lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.”

Madre Teresa

 

- O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre…

 

"Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno e porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia". (la Madre di Dio a Fatima, 13 Luglio 1917)
 
 
 

 

MISTERO DELLA GIOIA:

L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria Vergine

 

Dal Vangelo secondo Giovanni: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”

 

Dalle parole di Madre Teresa:

“Crediamo davvero che l’amore di Dio sia infinitamente più potente, la sua misericordia più

dolce del male del peccato, di tutto l’odio, i conflitti e le tensioni che stanno dividendo il mondo? Di tutte le più potenti bombe e fucili mai fabbricati mani e menti umane?”

1 Pater, 10 Ave e 1 Gloria, “Gesù mio…”

 

MISTERO DELLA GIOIA:

La visita di Maria Santissima alla cugina Elisabetta

 

Dal Vangelo secondo Luca: “ L’ anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore”

 

Dalle parole di Madre Teresa:

“Non abbiamo assolutamente alcuna difficoltà a lavorare in paesi con diversi fedi religiose.

Trattiamo tutti come figli di Dio. Sono nostri fratelli e sorelle e mostriamo per loro un grande rispetto. Il nostro compito è incoraggiare queste persone, cristiane o non cristiane, a compiere opere d’amore. Ogni opera d’amore fatta con il cuore avvicina a Dio.”

1 Pater, 10 Ave e 1 Gloria, “Gesù mio…”

 

 

 

 

MISTERO DELLA GIOIA:

La nascita di Gesù Bambino nella povera grotta di Betlemme.

 

Dal Vangelo secondo Luca: “C’erano in quella regione alcuni pastori (….), un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria di Dio li avvolse di luce….(…) l’angelo disse: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».

 

Dalle parole di Madre Teresa:

“Vedo Cristo in ogni persona che tocco perché Egli ha detto: “ HO AVUTO FAME, HO AVUTO SETE,ERO MALATO,ERO SOFFERENTE,ERO SENZA CASA E VOI MI AVETE ACCUDITO.”

1 Pater, 10 Ave e 1 Gloria, “Gesù mio…”

 

MISTERO DELLA GIOIA:

La presentazione di Gesù al tempio

 

Dal Salmo 39: “ Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: “Ecco io vengo”. Sul rotolo del libro di me è scritto di compiere il tuo volere. Mio Dio , questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore.”

 

Dalle parole di Madre Teresa:

“Diventate santi. Ognuno di noi ha la possibilità di diventare santo e la via per la santità è la

preghiera.”

1 Pater, 10 Ave e 1 Gloria, “Gesù mio…”

 

MISTERO DELLA GIOIA:

Il ritrovamento di Gesù tra i dottori nel tempio.

 

Dal Vangelo secondo Luca: “Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. (…..)Sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose

del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole.”

 

Dalle parole di Madre Teresa:

“Distogliete gli occhi da voi stessi e rallegratevi di non avere nulla, di non essere nulla, di non poter far nulla. Fate a Gesu’ un bel sorriso ogni volta che la vostra nullità vi spaventa.

Confidate nella gioia di Gesù che è la vostra forza: siate felici ed in pace, accettate la sua volontà con un grande sorriso.”

1 Pater, 10 Ave e 1 Gloria, “Gesù mio…”

 

Salve Regina / Litanie