sabato 20 aprile 2013

Anno 2013 - Settecento anni da ...



San Celestino V papa e Benedetto XVI papa

“Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005”. (Benedetto XVI)

Prima di Benedetto XVI non sono stati numerosi i Pontefici che hanno abdicato: Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale. Analogamente, Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio.

Più movimentata la vicenda di Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), al Soglio pontificio. Dapprima rinunciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta.

Il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. Celestino V, di fazione politica opposta a Dante Alighieri, fu inviso al poeta che lo mise nel girone degli ignavi:

"Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto"
(Inferno III, 58-60)

Giudicato severamente da Dante come “colui che fece per viltade il gran rifiut”“, oggi si parla di lui come di un uomo di straordinaria fede e forza d’animo, esempio eroico di umiltà e di buon senso.
È curioso che fu canonizzato settecento anni fa da papa Clemente V nel 1313.

L’ultimo Papa ad abdicare risale al XV° secolo. Si tratta di Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente nel quale, tra lotte e contese, regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Con il Concilio di Costanza, l’Imperatore Sigismondo che lo presiedeva intimò ai tre pontefici di abdicare. Ma solo Papa Gregorio XII ubbidì. Mentre Benedetto XIII si rifiutò e fu deposto così come Giovanni XXIII che si diede alla fuga. Poi si attese la morte di Gregorio XII per rieleggere il suo successore che divenne Martino V.

1313, anno della canonizzazione
San Celestino V - Pietro di Morrone eremita e papa
19 maggio

1313, anno della morte
Beato Arnaldo (Arnoldo) da Foligno
17 giugno

Beato Alfonso del Rio Mercedario
2 ottobre

Beato Emerico di Quart vescovo di Aosta
1 agosto

Santa Notburga di Eben domestica
14 settembre

1313, anno della conversione o ispirazione divina
San Bernardo Tolomei fondatore degli Olivetani
20 agosto

1313, anno di iscrizione della memoria nel calendario diocesano
San Simmaco vescovo di Capua
22 ottobre