venerdì 22 aprile 2016

Novena a S. Francesco di Paola





O glorioso S. Francesco, per i numerosi e stupendi prodigi, che operasti in tutta la tua vita e coi quali hai accresciuto e riaffermato la fede in tutti coloro che s’era spenta, ti preghiamo o gran Santo, di dissipare ogni dubbio ed ombra di questa divina virtù e di credere a tutto ciò che Dio ci ha rivelato. Gloria…
 
O caro S. Francesco, vero esempio di penitenza e di astinenza, ti preghiamo: fa che anche noi mortifichiamo i nostri sensi e le... nostre cattive inclinazioni e ci rendiamo così graditi a Dio. Gloria… 
 
O glorioso S. Francesco, animato da una grande fede in Dio, nonostante le opposizioni diaboliche, operasti per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Ottieni dal buon Dio il dono della speranza affinché lottiamo senza stancarci contro i nostri nemici interni ed esterni per meritare la beatitudine celeste, nostro fine. Gloria…
 
O amabile S. Francesco, miracolo di santità, che fosti un padre amorevole per quelli che ricorsero al tuo patrocinio, accogli le suppliche di chi ti invoca con fede, stretto dal bisogno materiale e spirituale. Gloria...
 
O specchio di penitenza, ogni tuo passo nel mondo fu una consolazione per i bisognosi. Ricorriamo anche noi a te con umile fiducia per avere conforto e salvezza. Parla tu col Signore e con la Madonna, di cui fosti in vita un fervido e amato figlio. Gloria…
 
O venerato nostro S. Francesco, “CHARITAS” è il tuo motto: per quella carità che abbellì tutta la tua vita e che il Signore ti delegò come nostro benefattore, per guarire ogni malattia e per sedare ogni lotta e discordia, aiutaci a vivere come veri fratelli e figli di un Padre comune col cuore libero da ogni avversione. Gloria…

IL MARTIRE VINCENZO DI ROMA, il “Santo” di Acate - (3)






 Si legge in wikipedia


Chiesa Parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico

Sino al XVII secolo, il borgo di Cusago dipendeva spiritualmente dalla Pieve di Cesano Boscone, non avendo in loco un luogo di culto stabile, se non una piccola cappella dedicata a Sant'Antonio (risalente al XIV secolo ed distrutta a fine Settecento), annessa al castello e dedicata al culto privato dei Visconti, la quale veniva aperta alla pubblica venerazione solo nei periodi estivi in cui i duchi milanesi si recavano in queste aree della Lombardia per la caccia.

L'edificazione della nuova chiesa parrocchiale subì l'impulso della visita di
Carlo Borromeo del 1580 e già a partire dal 1602 si diede ordine per una nuova costruzione che però subì continue interruzioni che portarono con tutta probabilità a completare le mura già alla visita vicariale del
1648, ma che protrassero la decorazione interna sino alla metà del Novecento, per opera del pittore Natale Penati. Nella chiesa sono oggetto di particolare venerazione le reliquie ("corpo santo") di un martire di nome Vincenzo, donate dal cardinale Ottoboni (poi Papa Alessandro VIII) nel 1685, provenienti dalle catacombe romane, le quali vengono esposte regolarmente in chiesa nel giorno della festa patronale, la prima domenica di maggio.
 
Pochi giorni fa sono riuscito ad ottenere un'immagine d'epoca del Martire Vincenzo di Cusago, che come si può leggere dalla stessa, LEVITA e MARTIRE, come l'omonimo e famoso Martire Vincenzo di Acate, di cui sul BLOG qui qui si è molto parlato e la pagina ha molti lettori.

 

  
Questo è a conferma del fatto che il Martire Vincenzo di Acate non è il Martire di Saragozza, a meno che ci siano due corpi .... ma sappiamo che, come quello di Cusago, è un corpo santo o martire delle catacombe. Wikipedia su questa argomento dopo molte sottolineature del sottoscritto ha fatto una voce molto crudele, però seria.