sabato 16 maggio 2020

VIAGGIO VIRTUALE tra i santuari d’Italia: Ripatransone



Dal mar Tirreno al mare Adriatico. Dal Lazio alle Marche: anticamente erano parte dello Stato pontificio.
Siamo a Ripatransone (AP), sede vescovile.
La Confraternita di S. Giovanni, la cui istituzione risale al XVI, per andare incontro alla devozione del popolo verso la Madonna di Loreto, ne pose un’immagine nel proprio Oratorio, nelle Chiese, nelle vie, sotto i portici della città.
I Confratelli per mostrare la loro devozione in maniera ancora più evidente, progettarono con un simulacro che rappresentasse la Vergine con la sua Santa Casa, per tenere vivo il ricordo della prodigiosa traslazione a Loreto, e ne affidarono l'esecuzione a Sebastiano Sebastiani. Il simulacro, realizzato a Recanati e condotto a Loreto per la benedizione, fu trasportato a spalle dai Confratelli fino a Ripatransone ove giunse la Domenica in Albis del 1620. Da quell’anno le vicende della Confraternita si legano sempre più al prodigioso simulacro della Vergine Lauretana che dal popolo comincia ad essere chiamato Madonna di S. Giovanni, dal nome della Confraternita . Il 10 Maggio 1682 il Capitolo di S. Pietro concesse la Corona Aurea alla venerata immagine della Madonna di S. Giovanni: fu la prima nel Piceno a godere di tale prestigio. Il 30 maggio 1893 il Vescovo Nicolai proclamò la Madonna di S. Giovanni patrona della città e della diocesi di Ripatransone.

Sancta Maria, Regina familiae, ora pro nobis

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