lunedì 29 maggio 2017

Lunedì della VII settimana di Pasqua – Santi Martiri della Val di Non e San Vigilio Vescovo



 

Si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.

 
L’opera di evangelizzazione, secondo il mandato di Cristo, continua in Paolo di Tarso – nel I secolo - ma anche nel V secolo con S. Vigilio di Trento e i suoi collaboratori.

Lo Spirito agisce e guida la Chiesa nel sul cammino, ieri come oggi.

La memoria liturgica odierna è una pagina di amicizia ecclesiale che unisce la Chiesa di Milano, di Trento e di Costantinopoli, oggi Istanbul (Turchia)

San Vigilio, nato a Trento, fu vescovo nel V secolo, e dopo aver ricevuto da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel territorio trentino l’opera di evangelizzazione per estirpare i residui del paganesimo.

Dice il Vangelo odierno:

Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

I Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro erano nati in Cappadocia (Turchia) e, ancora giovinetti nel IV secolo vennero mandati a Milano per essere istruiti nella fede dal vescovo sant'Ambrogio. Attratti dall'ideale missionario furono inviati al vescovo di Trento, san Vigilio che li destinò nel 387 ad evangelizzare l'antica regione dell'Anaunia, l'odierna Valle di Non. Dopo dieci anni a servizio della gente della valle, il 29 maggio del 397, furono trucidati località di Mecla, oggi Sanzeno. Qui è stata eretta una basilica a loro dedicata. Il vescovo Vigilio raccontò la testimonianza dei Ss. Martiri inviando, al vescovo di Milano Simpliciano, successore di Ambrogio, e al vescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo, una lettera e alcune reliquie dei tre martiri.

Questa memoria è proprio una bella pagina di vita ecclesiale, e ci invita a prendere il testimone dell’evangelizzazione consapevoli che la vittoria della nostra opera è in mano a Colui che ha vinto!

A Milano le reliquie sono custodite nella chiesa di San Simpliciano.

Questa pagina ecclesiale ha un eco civile. Infatti all'intercessione dei Santi Martiri le genti lombarde attribuiscono la vittoria di Legnano.

Si narra infatti che nel giorno dello scontro tra le milizie milanesi e quelle del Barbarossa, tre colombe uscirono dalla chiesa di San Simpliciano, e andarono a posarsi sulla croce del Carroccio rimanendovi fino al termine della battaglia.

Vero o non vero, segno di Dio o speranza degli uomini: oggi siamo richiamati che ogni battaglia si può combattere solo se la forza della nostra vittoria la troviamo in Gesù e nel suo Vangelo. E se pare che alcune volte questo ci faccia sentire deboli agli occhi del mondo, ricordiamoci che Gesù ha detto: io ho vinto il mondo!

Infine un pensiero alla Santa Vergine e Madre di Dio, così come leggiamo sopra l’architrave della porta: Deiparae Virgini.

Qui venerata come S. Maria degli Angeli, porta la nostra mente alla Porziuncola di Assisi: luogo delle origini e del Perdono. Da qui Francesco intraprende la sua opere e accoglie la sua vocazione.

La Vergine Madre ci aiuti ad essere discepoli sapienti,

che custodisco la memoria della storia, da dove veniamo e dove siamo diretti, affidati a Colui che ha vinto, Gesù! Amen.