lunedì 29 agosto 2011

La Goretti delle Langhe: Teresa Bracco



Martirologio Romano, 29 agosto: Nel paese di Santa Giulia in Piemonte, beata Teresa Bracco, vergine e martire, che, lavoratrice nei campi, nel corso della seconda guerra mondiale, morì percossa dai soldati per aver difeso strenuamente la propria castità.


La memoria liturgica a Santa Giulia di Dego è il 30 agosto.


altare della Beata Teresa
Chiesa di S. Giulia in S. Giulia di Dego


“In Teresa Bracco brilla la castità, difesa e testimoniata fino al martirio. Quell'atteggiamento coraggioso era la logica conseguenza d'una ferma volontà di mantenersi fedele a Cristo. Addito soprattutto ai giovani questa ragazza, perché imparino da lei la limpida fede testimoniata nell'impegno quotidiano, la coerenza morale senza compromessi, il coraggio di sacrificare, se necessario, anche la vita, per non tradire i valori che alla vita danno senso”.

(beato Giovanni Paolo II)


Chiesa di S. Giulia in S. Giulia di Dego


Liturgia del giorno - Proprio per la Diocesi di Acqui (VEDI QUI)
Approfondimento sulle martiri della purezza (VEDI QUI) e (VEDI QUI)

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano

Duomo di Monza

29 agosto
MARTIRIO di SAN GIOVANNI BATTISTA
MEMORIA

Giovanni sigilla la sua missione di precursore con il martirio. Erode Antipa, imprigionatolo nella fortezza di Macheronte ad Oriente del Mar Morto, lo fede decapitare (Mc 6, 17-29). Egli è l’amico che esulta di gioia alla voce dello sposo e si eclissa di fronte al Cristo, sole di giustizia: «Ora la mia gioia è compiuta; egli deve crescere, io invece diminuire» (Gv 3, 29-30). Alla sua scuola si sono formati alcuni dei primi discepoli del Signore (Gv 1, 35-40). Fin dal sec. V il 29 agosto si celebrava a Gerusalemme una memoria del Precursore del Signore. Il suo nome si trova nel Canone Romano.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)

Martirologio Romano, 29 agosto: Memoria della passione di san Giovanni Battista, che il re Erode Antipa tenne in carcere nella fortezza di Macheronte nell’odierna Giordania e nel giorno del suo compleanno, su richiesta della figlia di Erodiade, ordinò di decapitare. Per questo, Precursore del Signore, come lampada che arde e risplende, rese sia in vita sia in morte testimonianza alla verità.