sabato 17 giugno 2017

Santi Compatroni di Tarquinia (1)




San Litardo o Lituardo di Corneto 
pellegrino tedesco (X-XI secolo)


San Lituardo, ricorda in alcuni testi il 12 luglio, in altri il 9, è con probabilità un monaco tedesco che per penitenza o per devozione si fa pellegrino verso Roma.
Trova la morte a Corneto, odierna Tarquinia, dove è venerato come compatrono. 

 
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto, 
sicut erat in principio, et nunc et semper
et in saecula saeculorum. Amen
 
 
È nascosto un senso di elezione particolare il custodire la memoria dei santi, non tanto per la loro presenza o perché limitiamo il nostro sguardo su di loro, ma nel vivere attraverso la loro memoria il memoriale della Pasqua di Cristo, che attraverso anche loro vita e per mezzo del sacrificio eucaristico si riversa in noi, affinché così anche noi possiamo diventare amici di Dio.

PS. L'immaginetta è richiedibile a questo BLOG






Il libro, edito nel 2018, alle pagine 57-58 ha una scheda su San Litardo o Lituardo di Corneto.

Il libro in se mi è piaciuto, ma ha molte lacune.

2 commenti:

Marco F. ha detto...

Buonasera,

volevo segnalarVi l'uscita del libro "Benedetta Maremma. Storia dei santi della bassa Toscana" edito dalla Sarnus che racconta la vita e il culto di 25 santi tra le province di Livorno e Viterbo tra cui anche san Bernardo Janni, san Lituardo e santa Lucia Filippini.

Cordiali saluti

Marco Faraò

regio18 ha detto...

È un po' che avevo notato il testo, ed era in prenotazione in libreria, mi è arrivato oggi. Grazie comunque della dritta! Mi piace, soprattutto per alcuni soggetti poco noti come: S. Potente eremita e S. Bernardo Janni. Mi piacerebbe trovare l’iconografia.
Noto anche alcuni errori circa S. Felicissima, che non è la socia di martirio di S. Gratiliano, come il libro scrive. Perché non può una martire della Tuscia essere sepolta in una catacomba romana, è anacronistico. Anche perché la fonte settecentesca, citata nel testo, definisce certamente una omonima e la fonte sarà, presuma, l’autentica delle reliquie.
Vedo poi che sono citati altri martiri delle catacombe come S. Cristino (Tra Cecina e Corneto, ma è un’isola; e poi non è il servo della matrona Proba… è un artefatto omiletico, non è storia!), S. Lorica (che come ben scrive è una martire sconosciuta delle catacombe romane, come i due sopra!), ma ci sono altri casi che il libro non riporta come i SS. Martiri Quirino e Candido di Montalto di Castro (tra Cecina e Corneto).
Vorrei poi far notare che S. Biagio è dell’Armenia, se pur territorio dell’odierna Turchia.
Infine mancherebbe San Teofanio conte di Civitavecchia, compatrono di Corneto, dove fu traslato il corpo.
Il libro in se mi è piaciuto, ma ha molte lacune.
Saluti