giovedì 20 settembre 2012

“Dunque, sia io che loro, ...

così predichiamo e così avete creduto”. (1 Cor 15)



San Andrea Kim Tai-gon sacerdote
martire in Corea



Giovedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Memoria dei Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni


Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici”.

La prima lettura, nel racconto di San Paolo, narra come si è diffusa la buona notizia che Gesù “morì per i nostri peccati secondo le Scritture” e che sempre “secondo le Scritture” è risorto da morte e poi apparve a Cefa (Simon Pietro), a Giacomo, a tutti i Dodici e poi “a più di cinquecento fratelli in una sola volta”; infine l’Apostolo afferma: “Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto”.

Il dire “secondo le Scritture” è perché vuole farci notare che Gesù è l’atteso, annunciato da secoli, il promesso ad Abramo.

San Paolo racconta la fatica di custodire la grazia di quell’incontro, ma “la sua grazia in me non è stata vana”.

Quando il Signore mi ha incontrato? La sua grazia opera in me, ed io se pur lottando devo farla operare in me…

La lettura si conclude: “Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto”.

Questa racconto non è finito con loro, ma prosegue con noi.
Oggi celebriamo l’azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l’apostolato di un generoso manipolo di laici che è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla metà del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità:

Agata Chon Kyong-Hyob, laica
Agata Kim A-gi, laica sposata
Agata Kwon Chin-i, giovane laica sposata
Agata Yi Kan-nan, vedova laica
Agata Yi Kyong-i, laica
Agata Yi So-sa, laica sposata
Agata Yi, giovane laica
Agnese Kim Hyo-Ch’u, giovane laica
Agostino Pak Chong-won, laico sposato e catechista
Agostino Yi Kwang-hon, laico sposato e catechista
Agostino Yu Chin-Kil, laico sposato
Alessio U Se-Yong, giovane laico
Andrea Chong Hwa-Gyong, laico e catechista
Andrea Kim Tae-gon, sacerdote
Anna Kim Chang-gum, laica sposata
Anna Pak A-gi, laica sposata
Antonio Daveluy, sacerdote
Antonio Kim Song-u, laico sposato e catechista
Barbara Ch’oe Yong-i, giovane laica sposata
Barbara Cho Chung-i, laica sposata
Barbara Han A-gi, laica sposata
Barbara Kim, laica sposata
Barbara Ko Sun-i, laica sposata
Barbara Kwon Hui, laica sposata
Barbara Yi Chong-Hui, laica sposata
Barbara Yi, adolescente
Bartolomeo Chong Mun-ho, laico
Benedetta Hyong Kyong-nyon, laica sposata e catechista
Bernardo Luigi Beaulieu, sacerdote
Carlo Cho Shin Ch’ol, laico
Carlo Hyon Song-mun, laico e catechista
Caterina Chong Ch’or-yom, laica sposata
Caterina Yi, vedova
Cecilia Yu So-sa, laica sposata
Colomba Kim Hyo-im, laica
Damiano Nam Myong-hyok, laico sposato e catechista
Elisabetta Chong Chong-hye, laica
Francesco Ch’Oe Kyong-hwan, laico e catechista
Giacomo Onorato Chastan, sacerdote
Giovanni Battista Chon Chang-Un, laico
Giovanni Battista Nam Chong-Sam, laico
Giovanni Battista Yi Kwang-hon, laico e catechista
Giovanni Pak Hu-Jae, laico sposato
Giovanni Yi Mun-u, laico sposato
Giovanni Yi Yun-Il, laico sposato
Giulitta Kim, laica
Giuseppe Chang Chu-Gi, laico e catechista
Giuseppe Chang Song-jib, laico sposato
Giuseppe Cho Yun-ho, giovane laico e catechista
Giuseppe Han Won-so, laico e catechista
Giuseppe Im Ch’i-p’ek, laico sposato
Ignazio Kim Che-Jun, laico sposato
Lorenzo Han I-hyong, laico sposato e catechista
Lorenzo Maria Giuseppe Imbert, sacerdote
Luca Hwang Sok-Tu, laico sposato e catechista
Lucia Kim Nu-sia, giovane laica
Lucia Kim, laica sposata
Lucia Pak Hui-sun, laica
Maddalena Cho, laica, figlia di Caterina Yi
Maddalena Han Yong-i, laica sposata
Maddalena Ho Kye-Im, laica sposata
Maddalena Kim Ob-i, laica sposata
Maddalena Pak Pong-Son, laica sposata
Maddalena Son So-byok, laica sposata
Maddalena Yi Yong-dok, laica
Maddalena Yi Yong-hui, laica
Marco Chong Ui-Bae, laico, vedovo e catechista
Maria Pak K’un-agi, laica
Maria Won Kwi-im, giovane laica
Maria Yi In-dok, giovane laica
Maria Yi Yon-Hui, laica sposata
Marta Kim Song-im, laica sposata
Martino Luca Huin, sacerdote
Paolo Chong Ha-Sang, laico e catechista
Paolo Ho Hyob, laico
Paolo Hong Yong-ju, laico e catechista
Perpetua Hong Kum-Ju, laica sposata
Pietro Aumaître, sacerdote
Pietro Ch’oe Ch’ang-hub, laico sposato e catechista
Pietro Ch’oe Hyong, laico e catechista
Pietro Cho Hwa-so, laico sposato
Pietro Chong Won-ji, giovane laico sposato
Pietro Enrico Dorie, sacerdote
Pietro Filiberto Maubant, sacerdote
Pietro Hong Pyong-ju, laico e catechista
Pietro Kwon Tug-in, laico sposato
Pietro Nam Kyong-mun, laico sposato e catechista
Pietro Son Son-j, laico sposato e catechista
Pietro Yi Ho-yong, laico
Pietro Yi Myong-so, laico sposato
Pietro Yu Chong-Nyul, laico sposato


Santi Pietro Yu Tae-chol e Agostino Yu Chin-gil,
martiri in Corea

Pietro Yu Tae-Ch’ol, adolescente
Protasio Chong Kuk-bo, laico sposato
Rosa Kim No-sa, laica sposata
Sebastiano Nam I-Gwan, laico e catechista
Simeone Francesco Berneux, sacerdote
Simone Maria Giusto Ranfer de Bretenières, sacerdote
Stefano Min Kuk-Ka, vedovo laico e catechista
Susanna U Sur-im, vedova laica
Teresa Kim Im-i, laica
Teresa Kim, vedova
Teresa Yi Mae-im, laica
Tommaso Son Cha-Son, laico

Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegŏn, il primo presbitero coreano e l’apostolo laico Paolo Chŏng Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché soffocare la fede dei neofini, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente.

L’impronta apostolica di questa comunità dell’Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, dal presbitero Andrea alla vigilia del martirio che esortava dicendo:

“Guardate l'agricoltore che semina nel campo: a tempo opportuno ara la terra, poi la concima e stimando un niente la fatica portata sotto il sole, coltiva il seme prezioso. Quando le spighe sono mature e giunge il tempo della mietitura, il suo cuore, dimenticando fatica e sudore, si rallegra ed esulta per la felicità. Se invece le spighe sono vuote e non gli resta altro che paglia e pula, il contadino, ricordando il duro lavoro e il sudore, quanto più aveva coltivato quel campo, tanto più lo lascerà in abbandono.
Similmente ha fatto il Signore con noi: la terra è il suo campo, noi uomini i germogli, la grazia il concime. Mediante la sua incarnazione e redenzione egli ci ha irrigato con il suo sangue, perché potessimo crescere e giungere a maturazione.
Quando nel giorno del giudizio verrà il tempo di raccogliere, colui che sarà trovato maturo nella grazia, godrà nel regno dei cieli come figlio adottivo di Dio…”

Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il beato Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna in tutta la Chiesa, segno di come il racconto di San Paolo è continuato e continuerà nei secoli.

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