Regio Diciotto
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sabato 13 dicembre 2025
W Rieti!
martedì 9 dicembre 2025
La città più bella!
| Le sacre ossa di San Gennaro |
Il titolo è un po' un assoluto, però la città di Napoli è una città stupenda ... per questo si dice: "Vedi Napoli e puoi muori".
Dal 2014 oggi è l'undicesima volta che visito Napoli!
Sempre nuova, sempre bella, sempre sorprendente ... devi guardarla con misericordia, perché non tutto si capisce (devi essere di Napoli!), certo un pò più del senso del bene comune servirebbe ... ma pian piano!
Da quando c'è l'alta velocità, si può visitare in settimana, una giornata e un pezzetto...
UN ESEMPIO del 2024
ore 10.53: Arrivo Napoli
TAXI
FINO AL SANTUARIO DEL BUON CONSIGLIO
ore 11.30
Basilica Santuario
Incoronata Madre del Buon Consiglio
+39 081 741.35.67 - Via
Capodimonte, 13
48 min (3,1 km) a
piedi, tramite Via Sanità (STAZIONE)
Apertura: ore 8.30
– 12.00 / 17.00 – 19.00
La maestosa chiesa
dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte sorse e fu realizzata
per divina ispirazione e fervida operosità di una ragazza napoletana, Maria
Landi, poi terziaria francescana e attualmente Serva di Dio e per la munifica
disponibilità della nobiltà napoletana e di alcuni prelati nei quali la pia
religiosa seppe trasformare i carismi della sua appassionata devozione alla SS
Vergine Madre del Buon Consiglio, e trasferire l’idea della costruzione di un
tempio che fosse monumento ai posteri di siffatta devozione, e li incoraggiasse
a proseguirla.
Ma l’intenzione di
Maria Landi non era quella di limitare cotale devozione a pochi fedeli, bensì
quella di allargarla alla Chiesa universale; per cui alla tradizionale
invocazione aggiunse quella della Regina della Chiesa Cattolica.
L’aggettivo
Incoronata fu aggiunto il 6 gennaio 1912, festività della Epifania del Signore,
quando l’immagine della Madonna tanto venerata venne impreziosita delle corone
di oro, con decreto papale di S. Pio X.
Nel 1987, dal
Cardinale Corrado Ursi fu ulteriormente ampliato con l’aggiunta di Madre
dell’Unità della Chiesa.
Preghiera
composta
dal
Cardinale Corrado Ursi
Arcivescovo
di Napoli
Incoronata
Madre del Buon Consiglio, tu che sei maternamente legata alla Chiesa,
precedendo sulle vie della fede, della speranza e della carità il Popolo di
Dio, accogli tutti gli uomini che sono in cammino, pellegrini in questo mondo
verso la patria celeste, con quell'amore che lo stesso Redentore divino, tuo
Figlio, ha versato nel tuo cuore dall'alto della Croce. O Madre degli uomini e
dei popoli, tu conosci tutte le nostre sofferenze e le nostre speranze, tu
senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le
tenebre, che scuotono il mondo; accogli il nostro grido rivolto al tuo cuore;
prendi sotto la tua materna protezione l'intera famiglia umana, della giustizia
e della speranza. Termini il regno della colpa, venga il regno di Dio. Non più
si tema, ma si ami, e l'umanità raggiunga la patria celeste. Salve Regina.
Maria
Landi nacque a Napoli il 21 gennaio 1861, giorno della memoria
liturgica della vergine e martire S. Agnese, per la quale ella ebbe particolare
devozione al punto di volerne un’immagine, in marmo, nel tempio che si andava
costruendo. Si manifestò subito di ingegno assai vivace, anche se non ebbe
adeguata formazione culturale, avendo frequentato, e non assiduamente, la
scuola privata delle signorine Amoroso, le quali limitavano il loro impegno
scolastico a pochi esercizi di lettura e scrittura ed a piccoli lavori domestici.
In compenso, ebbe una solida
formazione spirituale, dalle cure di padre Salvatore Maria Nisio, delle Scuole
Pie, poi vescovo di Ariano di Puglia, oggi Ariano Irpino, il quale fu, poi,
testimone e garante dei celesti favori con cui la Divina Provvidenza arricchiva
la giovane mistica. Alimentata da così profonda spiritualità, Maria Landi, a 17
anni, “si offrì con voto a Gesù Cristo vittima per la Chiesa, per la vita del
Santo Padre, e per tutti i bisognosi del proprio Pastore”; e si impose la Regola
di vita del Terzo Ordine Francescano della riforma Alcantarina e ne vestì
l’abito. A 26 anni, il 7 novembre 1887, per speciale concessione del Card.
Sanfelice, continuando a vivere nella sua casa, emise i voti solenni di
povertà, castità e obbedienza.
E si considerò di diritto e di
fatto suora ed assunse il nome di Maria di Gesù.
La particolare concessione del
Sanfelice, però, non era stato un privilegio, per così dire, gratuito ma fu
determinato, oltre che dalla personale esperienza che il pio arcivescovo aveva
avuto della squisita spiritualità della Landi, anche dal desiderio di
coinvolgerla, constatate le di lei capacità, nelle molteplici e multiforme
opere di Carità che egli andava escogitando per il bene della diocesi e della
città.
Espletando le quali, Maria
Landi ebbe modo di conoscere, elemosinando alla porta dell’Alta Borghesia e
della Nobiltà Napoletana, tanti insigni benefattori, che poi infervorò alla
devozione della Incoronata Madre del Buon Consiglio e che entusiasmò all’idea
della costruzione del Tempio a Capodimonte. Ma fece di più. Per assicurare
continuità ed incremento ai suoi impegni di carità, riunì in Associazione le
pie persone che con lei lavoravano alla gloria di Dio ed al sollievo dei
sofferenti. Dando all’associazione delle donne il titolo di Dame
dell’Incoronata ed a quella degli uomini il titolo di Figli della Fede. Un
gruppo di giovanissime vollero seguirla nel suo cammino di spiritualità e la
seguirono a Capodimonte, facendo vita comune, nel palazzetto che sorgeva alle
spalle del tempio che si andava costruendo e costituirono il primo nucleo della
Congregazione Religiosa delle ancelle della Chiesa, la quale ebbe il
riconoscimento canonico dal Card. Ascalesi, alcuni anni dopo la morte della
Madre, il 26 aprile 1936.
Anche il successore del
Sanfelice, mons. Vincenzo Maria Sarnelli, della nobile famiglia dei Marchesi di
Ciorani, proclamato Servo di Dio per le sue virtù eroiche, richiese, pur nel
suo breve servizio pastorale a Napoli, la collaborazione di suor Maria di Gesù
per le sue opere di carità. Il Card. Prisco, figura di altissimo rilievo nel
campo della cultura filosofica a Napoli, riconoscendone la profonda
spiritualità, potenziò al massimo le capacità organizzative della Landi,
condividendone sinceramente le idee. Ma fu il Card. Alessio Ascalesi, succeduto
al Prisco nel 1922, e che governò la Diocesi con animo sensibile e premuroso
per ben 28 anni, che raccolse e portò a compimento con gioioso entusiasmo la
ricca eredità di suor Maria di Gesù Landi la quale, frattanto, era stata
assunta alla gioia della visione beatifica il 26 marzo 1931.
Negli anni ’90 le “Ancelle
della Chiesa” si sono fuse con la Congregazione delle “Suore Francescane dei
Sacri Cuori”.
ore 12.30
PRANZO in
zona Museo Capodimonte
ore 13.30 VISITA MUSEO
BIGLIETTO 15,00 €
Il Museo di Capodimonte
è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì
Il Primo Piano è visitabile dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30)
Nei giorni feriali a partire dal 2 novembre 2023 (escluso i giorni
ad ingresso gratuito, le domeniche e i festivi) il Secondo Piano del museo sarà visitabile
dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30)
Durante le domeniche, i giorni festivi e nelle giornate ad ingresso gratuito resterà chiuso al pubblico il primo piano mentre sarà aperto
il secondo piano dalle 8.30 alle 19.30 con ultimo ingresso
alle 18.30
L’Armeria, il Terzo Piano con la Sezione di Arte Contemporanea e Ottocento – Novecento, la
sezione Ottocento Privato, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte resteranno chiusi
*Le operazioni di chiusura dei piani inizieranno una trentina di minuti prima della effettiva chiusura
Consulta gli orari delle Gallerie per avere informazioni dettagliate
ORARI GALLERIE
Dalle 8.30 alle 19.30 (con ultimo accesso alle ore 18.30) si potrà
visitare il Primo Piano con la Galleria Farnese, la Galleria delle cose
rare, la Collezione De Ciccio e le mostre in corso sullo stesso piano.
A partire dal 2 novembre 2023 il Secondo Piano con la
Galleria delle Arti a Napoli dal ‘200 al Corridoio Barocco, e le mostre in corso sullo stesso piano sarà
visitabile dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.30)
L’Armeria, il Terzo piano con
la sezione di Arte
contemporanea, la Galleria fotografica di Mimmo Jodice e
la sezione dell’Ottocento-Novecento, la
sezione Ottocento
privato resteranno chiuse per lavori di restauro, riqualificazione ed
efficienza energetica
A
partire dal 1 aprile 2023 chiusa la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di
Capodimonte
L’ Appartamento Reale è in riallestimento ma
durante questa complessa fase di lavorazione si è scelto di aprire nove sale,
dal Salone della Culla al Salone delle Feste, con un allestimento tematico per
presentare i sovrani di Napoli e il gusto di corte tra Settecento e Ottocento.
ORARI
PORTE
Porta Piccola apertura ore 7,00 e chiusura
ore 21,00
Porta Grande apertura
ore 7,00 e chiusura ore 20,00
Porta Miano
nei mesi di novembre, dicembre e gennaio:
apertura ore 7,00 e chiusura ore 17,00
nei mesi di ottobre, febbraio e marzo:
apertura ore 7,00 e chiusura ore 18,00 nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre:
apertura ore 7,00 e chiusura ore 19,30
ore 16.30
partenza a piedi verso la
stazione
48 min (3,1 km) a
piedi, tramite Via Sanità
ore 17.30/17.45
arrivo in stazione
comprare cena in stazione
ore 18.35 partenza
treno
ALTRO
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Via Duomo,
147 - tel. 081449097
Orari
di apertura - Duomo
Dal lunedì al sabato 08.30 –
13.30 / 14.30 – 20.00
Cappella
del Santo:
9.00 – 12 .00 / 16.30 – 18.30
W Napoli!
lunedì 8 dicembre 2025
Ecco la serva del Signore!
Allora Maria
disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
Certamente la Madre di Dio è scelta prima di
SCEGLIERE.
Anche noi siamo stati scelti prima di scegliere: l’ho
abbiamo ascoltato nella seconda lettura.
In lui ci ha
scelti prima della creazione del mondo
per essere santi
e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci
a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù
Cristo.
Scelti per essere!
Potremmo raffigurarlo con un’immagine, quella di una
sorgente e di due affluenti. La fonte è nel «disegno d’amore della volontà»
divina: in greco c’è il vocabolo eudokía
che rappresenta il desiderio benevolo del cuore di Dio nei confronti delle sue
creature. Prima ancora che esse uscissero dalle sue mani, egli aveva già un
progetto, proprio come fa un padre che sogna un futuro glorioso per suo figlio.
Ed ecco, allora, il contenuto di quel “disegno d’amore”. Giungiamo, così, ai due affluenti. Il primo è quello dell’elezione: «ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità». Il grande sogno di Dio è, dunque, quello di vederci consacrati a lui, limpidi e dediti all’impegno dell’agápe, come è detta nell’originale greco la “carità”. Il secondo affluente d’acqua viva è la «predestinazione a essere figli adottivi»: è, quindi, l’adozione che ci rende partecipi della famiglia di Dio, accanto al Figlio unigenito Gesù Cristo.
Questa “predestinazione” non è un impulso meccanico e costrittivo – come talora lo si è concepito – ma, come suggerisce il vocabolo greco (pro-orízo) – è ancora una volta un progetto, un disegno d’amore che pervade la mente e il cuore di Dio e che attende la nostra libera e gioiosa adesione.
Ecco allora Maria è colei che sceglie di vivere limpida e dedita alla carità e figlia, sempre figlia, prima di essere madre: come vediamo nella nostra bellissima immagine della Madre di Dio venerata nella nostra Chiesa. Amen.
domenica 7 dicembre 2025
"Quanto è grande, o Madre, il tuo Amore"
La Madre del Popolo fedele è contemplata con affetto e ammirazione dai
cristiani poiché, dato che la grazia ci rende somiglianti a Cristo, Maria è
l’espressione eminente dell’azione con cui Lui trasforma la nostra umanità; ed
è anche la manifestazione femminile di tutto ciò che la grazia di Cristo può
operare in un essere umano. Dinanzi a tale bellezza, spinti dall’amore, molti
fedeli hanno sempre cercato di riferirsi alla Madre con le parole più belle e
hanno esaltato il posto peculiare che lei occupa insieme a Cristo. (Leone XIV, papa)
In questa vigilia uniamo il nostro sì, al sì di Gesù nell’orto del Getsemani e al sì di
Maria all’annunciazione: perché il Padre continui a compiere in ciascuno noi la
sua Volontà.
AVE MARIA …
S. Ambrogio, prega per noi!
7
dicembre
SANT’AMBROGIO
patrono
della Regione lombarda
Oggi
le diocesi della Lombardia celebrano la festa di
sant’Ambrogio,
vescovo di Milano e dottore della Chiesa.
Annota
il Martirologio Romano: «Si addormentò nel Signore il
4
aprile 397, ma è venerato in particolare in questo giorno, nel
quale
ricevette, ancora catecumeno, l’episcopato della sede di
Milano,
mentre era prefetto della città. Vero pastore e maestro
dei
fedeli, fu pieno di carità verso tutti, difese strenuamente la
libertà
della Chiesa e la retta dottrina della fede contro
l’arianesimo
e istruì nella devozione il popolo con commentari
e
inni per il canto».
COLLETTA
dal Messale Romano
O
Dio, che nel vescovo sant’Ambrogio
ci
hai dato un insigne maestro della fede cattolica
e
un esempio di apostolica fortezza,
suscita
nella Chiesa uomini secondo il tuo cuore,
che
la guidino con coraggio e sapienza.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e
vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per
tutti i secoli dei secoli.
sabato 6 dicembre 2025
San Giuliano di Cologno: chi è?
San Giuliano di Cologno è ...
Quartiere della popolosa Cologno Monzese famosa perché sede di Mediaset.
Però nella storia è un luogo di culto: antica Pieve del territorio, già luogo di culto nel IV secolo.
San Giuliano è un santo.
Ma chi?
Qui è un problema.
Dalle fonti, che poi leggerete (testo
della storia di Cologno Monzese), è il martire venerato il 9 gennaio: Giuliano martire in Tebaide.
Il testo dice che il martire del 9 gennaio
è lo stesso del 21 giugno. Ma non è vero. La questione del calendario giuliano
e gregoriano differisce di giorni non di mesi.
Ma si scopre che è venerato, oggi, il 21
giugno (quindi già in epoca del libro).
A mio parere è il martire egiziano, ma
celebrato il 21 giugno perché il 9 gennaio … fa freddo! Ma siccome il 21 giugno
è segnato nel Martirologio anche un
Giuliano, tutto fa brodo.
Uno appunto: ci sono immagini locali che
raffigurano i due santi sposi?
Altro mistero è... San Matteo (urna sotto l'altare maggiore della Pieve).
![]() |
| dalla Letture agiografica proclamata nella memoria liturgica con Imprimatur del 1977 :( |
San Matteo… martire
romano? Missionario martire in Polonia? Ignoranza ... della Curia?
Certamente la presenza in San Giuliano è antica ... ma dll'epoca dei martiri delle catacombe.
Come attesta il Martirologio di Pietro Paolo Bosca:
Chi è?





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