martedì 7 agosto 2012

A SAN ROCCO IL PELLEGRINO (I)





7 agosto
Nascita e infanzia
Montpellier, nella Gallia Narbonese, è una delle città più antiche e caratteristiche della Francia meridionale. La tradizione di una fede viva e profonda era radicata nel popolo e nella nobiltà. Tra le famiglie più in vista per ricchezza e integrità di costumi è a Montpellier la famiglia Rog; l'ultimo discendente Giovanni, e sua moglie Liberia, non avendo eredi, vivono nell'amarezza di vedere finire quel loro mondo; entrambi rafforzano la loro preghiera nella speranza che il Signore voglia concedere loro un bambino. Tra il 1348-1350 un bimbo, Rocco, viene ad allietare la vita dei due maturi coniugi. Il bambino viene educato ed istruito dai migliori insegnanti del tempo, il babbo e la mamma curano la crescita del suo spirito. In quel figlio tanto desiderato, i genitori profondono tutte le loro ricchezze morali e spirituali; infine, compiuta la loro missione, Dio li chiama a sé. Rocco ha circa vent'anni.

preghiera composta a Voghera nel 1995
VII Centenario della nascita di San Rocco
(N.B.: le attuali, aggiornate datazioni la collocano verosimilmente tra il 1348-1350)

O glorioso S. Rocco, apostolo della carità, sostegno nei mali del corpo e dell'anima,intercedi per noi presso il Signore.
Proteggi noi, i nostri cari, i fratelli più poveri, ammalati, tribolati, emarginati ed oppressi.
Accompagna i viandanti e i pellegrini nel difficile cammino della vita.
Salva quanti viaggiano sulle strade così spesso funestate da incidenti.
Chiedi al Signore la pace eterna per i defunti ed ottieni conforto a chi è nel lutto e soffre per la perdita delle persone care.
Affidaci alla Madonna, Madre dolcissima, perché seguiamo Cristo e diventiamo, come Te, testimoni dell'amore a Dio ed ai fratelli.
Amen

Novena alla Madre di Dio in Cielo assunta (II)





2° GIORNO:
* Sia benedetta, o Maria, l'ora nella quale foste assunta dagli Angeli santi in cielo.
Ave Maria...

Ti saluto, O Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.

Tu sei la corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali.

Compatisci, o purissima, l’infermità dell’anima mia.

Tu puoi ogni cosa perché sei la Madre di Dio; a Te nulla si nega, perché sei la Regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finchè durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi.

3 Ave Maria

lunedì 6 agosto 2012

Nostalgia ...




Novena alla Madre di Dio in Cielo assunta (I)





1° GIORNO:
* Sia benedetta, o Maria, l'ora nella quale foste invitata dal vostro Signore al cielo.
Ave Maria...

O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.

Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l’opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il Suo Sangue, ci ha donato.

Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere “segni” di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.

3 Ave Maria



domenica 5 agosto 2012

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)






“Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” recita un antico proverbio dell’inverno.

In questa prima domenica d’Agosto, 5 agosto, ben si colloca il tema della neve e del pane.

Il Vangelo, la prima lettura e il Salmo ci parlano del tema del pane dal cielo (la manna).




Narra una leggenda che la Madre di Dio, apparendo nella stessa notte del 5 agosto del 352 a papa Liberio e ad un patrizio romano, li avrebbe invitati a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve. Il mattino seguente una prodigiosa nevicata, ricoprendo l'area esatta dell'edificio, avrebbe confermato la visione, inducendo il papa e il ricco patrizio a metter mano alla costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di S. Maria "ad nives", la basilica di S. Maria Maggiore.

Il simbolo della neve (manna) ci vuole portare al tema centrale di questa domenica: compiere l’opera di Dio.

Noi diremo cos’è l’opera di Dio? abbiamo appena ascoltato nel Vangelo:

«Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Compiere l’opera è avere fede, credere, in Gesù: “Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”.




Questo tema del pane ci richiama il tema della fiducia: l’aver fiducia in Dio, così come narra la prima lettura, è segno di fede.
Compiere l’opera di Dio, allora non è apparentemente, fare, ma credere: farsi guidare da Dio e raccontarlo alle generazioni future. Così infatti ci ha fatto pregare il Salmo 77, pieni dello stupore dell’orante biblico che ripensava estatico alle gesta meravigliose che il Signore aveva compiuto per il suo popolo:

“Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto”.

Tutto questo discorso ci potrebbe far pensare che basta credere .. è questa l’opera di Dio.
La liturgia domenicale però vuole farci fare un nuovo passo, vuole concretizzare il credere, il farsi accompagnare da Dio, il raccontare con stupore le meraviglie del Signore, e ci propone la lettura dell’Apostolo Paolo agli Efesini:

“Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri. Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità”.

Il tema del pane e del cibarsi, ricordiamoci che il pane di Dio è Colui che scende dal cielo, Gesù Cristo, serve a rinnovarci nello spirito della mente (la nuova mentalità cristiana) per rivestirsi del nuovo uomo (la nuova umanità inaugurata da Cristo), dopo aver abbandonato l’uomo vecchio con le sue passioni ingannevoli.

Questo vuol dire vivere, credere, compiere l’opera di Dio: un atto che coinvolge la vita.




La Madre di Dio, che veneriamo in modo particolare in questo 5 agosto e in questo mese di Agosto, come Regina assunta al Cielo, ci guidi in questo rinnovamento della mente e del cuore.
Amen.

venerdì 3 agosto 2012

LA MARTIRE FORTUNATA DI ROMA, la “Santa” di Baucina (PA) ... (III)






Pace e bene
Rev.  Don Damiano Marco,
La ringrazio per l’attenzione e l’onesta critica che ci aiuta a cercare di far meglio.
Mi son permesso di girare la mail anche all’autore Francesco Durante seminarista che è nativo di Baucina il quale mi ha ringraziato e mi ha inviato per Lei una mail che Le giro.
Effettivamente dobbiamo constatare che le sue osservazioni sono pertinenti.
Comunque come scusante potrei addurre che I libretti della collana blu messaggeri d’amore vogliono essere  di carattere divulgativo, scritti in modo semplice e abbastanza completo dove è possibile e dato il limite di pagine ovviamente  non si può andare troppo in profondità in certi argomenti.   
Comunque sono contento che  Santa Fortunata mi ha fatto conoscere un suo fan esperto addirittura a Monza.
Avrei il piacere di conoscerla anche per telefono;
se mi potesse comunicare il suo numero telefonico le sarei grato.
Con riconoscenza.
Un cordiale saluto

Oscar Serra
Editrice Velar


* * *

Carissimo Don Damiano,

In quanto giovane autore del libro mi sento il dovere di risponderLe.
Sono spiacente di non averLa incontrata prima della pubblicazione del libro e mi spiace per i toni duri nei confronti di un testo che non aveva la pretesa
di dirimere la questione ma solo di offrire un testo che rispetto a quello che girava prima dalle nostre parti (spero di farvelo leggere) era più leggibile ai nostri giorni.
Di certo essendo Lei un esperto di "corpi santi" ci avrebbe dato qualche luminare...ma non è mai troppo tardi.
Sono spiacente della delusione che Lei ha provato nel leggere il libro...ma già dalla premessa, se Lei ben ricorda,
avvertivo che l'argomento era ostico e sicuramente avrebbe lasciato aperte tante problematiche. E' anche vero che se ci sono degli errori bisogna intervenire.
Nella prima parte ho dato un po' qualche pennellata sul problema storico ma la necessità di inserire 
anche la parte folkloristica per me che sono di Baucina e il libro è per lo più divulgato a Baucina non mi consentiva di concentrarmi solo sulla prima parte!
anche per il fatto che il libretto, destinato a un ampio pubblico, non può pretendere di rispondere a tutte le "spinose" questioni".
Pertanto non ritenendo opportuno chiudere la discussione in questa sede e La invito a una amichevole conversazione.
La santità poi a cui mi riferisco nel libro è quella creduta per oltre due secoli da una grande moltitudine di gente nei confronti dell'esempio di una martire!
Spero di potermi presto mettere in contatto con Lei e chiarire quanto prima telefonicamente.

Con stima

Sem. Francesco Durante


* * *

Per il Sig. Oscar Serra
Per il Sem. Francesco Durante


Buon giorno!
Grazie per la cordiale risposta. Mi sono accorto che il libretto è divulgativo e che voleva essere per un pubblico locale, ma poteva però essere più veritiero e meno ovattato, così che oltre a divulgare dei dati metteva dei punti fermi su un culto che è pieno di elementi storici falsi e falsificati. Sono convinto che la nuova evangelizzazione può partire anche da qui, soprattutto lì dove le tradizione popolari richiamano ancora molto popolo per gli eventi annuali che lo caratterizzano.

Il Signore nei sui Santi ci guidi alla vera sapienza dello scriba saggio che è divenuto discepolo del Regno.

Cordialmente
dDMG

mercoledì 1 agosto 2012

Una "reliquia" dei Savoia ...




Oggi mi è stata donata un'immaginetta sacra,
all'apparenza insignificante, ma aprendola ...




È il ricordo della Prima S. Comunione di Amedeo di Savoia, “quinto duca d'Aosta, principe della Cisterna e di Belriguardo, marchese di Voghera e conte di Ponderano.
(Il titolo di duca di Savoia, legato alla questione dinastica, è contestato da Vittorio Emanuele di Savoia e dai suoi sostenitori)
In Croazia Amedeo è anche noto come Zvonimiro II, nome col quale fu acclamato re di Croazia dai monarchici croati a seguito dell'abdicazione del padre nel 1943”.

«Giunsero a fine luglio le due duchesse d'Aosta: Anna di Francia con le giovanissime principesse Margherita e Maria Cristina, ed Irene di Grecia, con un amore di bimbo di otto mesi, il principino Amedeo. La brutalità tedesca non aveva avuto riguardi né per la tenera età del bambino, [...] né per la nobiltà della personale condotta delle due duchesse, rimaste com'erano a Firenze solo per non abbandonare nell'ora del pericolo la popolazione fra la quale erano vissute. Senza umanità, senza rispetto per il rango, (i tedeschi) li avevano fatti prigionieri accomunandoli nel trattamento a qualsiasi altro internato. Il loro caso ci commosse, ne soffrimmo nel cuore e nei nostri sentimenti di italiani, ma la loro presenza nella tristezza del momento portò subito una nota di alta gentilezza e doveva essere poi, per i loro continui atti di bontà, come un raggio di sole»
(Giulio Vignoli, Il Sovrano Sconosciuto, Tomislavo II Re di Croazia, Mursia, pagina 149.)

Al di là dati biografici, la scheda di wikipedia scrive:

“Dopo la liberazione dal campo di concentramento di Hirschegg, avvenuta nel maggio 1945, Amedeo visse per alcune settimane in Svizzera. Il 7 luglio 1945 Irene di Grecia col figlio rientrarono in Italia: si fermarono prima a Milano, dove Aimone vide per la prima volta il figlio, e successivamente raggiunsero Napoli, dove Amedeo incontrò la nonna paterna Elena d'Orléans.

In Italia, Irene ed Amedeo si stabilirono a Fiesole, vicino Firenze”.

Il santino infatti riporta il riferimento FIESOLE e la data del 1951: nella cappella del SS. Crocifisso in San Domenico di Fiesole il piccolo Amedeo, a 8 anni, riceve per la prima volta Gesù Eucarestia.


SS. Crocifisso in San Domenico di Fiesole
Non più un comune santino, ma un pezzo di storia!
Come sempre la passione per le immaginette sacre, sono passati 35 anni dall'inizio, è sempre sorprendente.

lunedì 30 luglio 2012

Ecco un sogno ...






Ci sono alcuni sogni che dopo lunga data si realizzano...
avere copia in miniatura dei simulacri dei Santi Rocco il Pellegrino e Sostene di Caldedonia venerati a S. Sostene (CZ).

Gli originali sono opere lignee di Nicola Del Vecchio, Napoli 1817.
Le copie in cartapesta sono di Pietro Balsamo, Francavilla Fontana 2012.

Dopo 195 anni vengono riprodotte!





Pietro, sei un eccellente artista!


venerdì 27 luglio 2012

Medico e Martire Pantaleone




venerato a Papanice (KR)


Martirologio Romano, 27 luglio: A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, san Pantaleone, martire, venerato in Oriente per avere esercitato la sua professione di medico senza chiedere in cambio alcun compenso.

San Pantaleone, medico e martire nel 305 d. C., è venerato a:

Bordonaro (ME)
Borgo di Montoro Inferiore (AV) – co-patrono
Borgoratto (PV)
Chamois (AO)
Courmayeur (AO)
Crema (CR), patrono della città e diocesi (qui venerato il 10 giugno)
Dolianova (CA)
Frisa (CH)
Limbadi (VV)
Lanciano (CH)
Macomer (NU)
Martignano (LE)
Miglianico (CH)
Montauro (CZ)
Papanice (KR)
Pianella (PE), co-patrono
Ponteranica (BG)
Ravello (SA)
Recco (GE)
San Pantaleo, frazione di Palau (OT)
San Pantaleone, frazione di San Lorenzo (RC)
Scanzorosciate (BG), co-patrono
Serrata (RC)
Sorso (SS)
Vallo della Lucania (SA)
Valpelline (AO)


venerato a Montauro (CZ)

Una curiosità sul culto del martire è il suo Sangue conservato a Ravello, Vallo della Lucania, Lanciano e Montauro.

Beata per la Chiesa Cattolica Anglicana





Beata Elisabetta Barton, (1506-1534)
Chiesa Cattolica Anglicana (ACC)


Lo scisma anglicano poteva essere arginato?
Eppure una mistica inglese del XVI secolo aveva ben avvertito il re Enrico VIII: ma l’orgoglio acceca.

Elisabetta Barton, detta "monaca del Kent", si oppose agli arrivismi regali.
Fu fatta decapitare il 20 aprile 1534 perché disse di avere visto l'Inferno con il posto riservato a re Enrico VIII.

Alcuni mesi dopo, il 3 novembre dello stesso anno, re Enrico VIII fece votare al Parlamento l'Atto di Supremazia, con cui ruppe con Roma.

La Martire, venerata dalla Chiesa Cattolica Anglicana (ACC), è sepolta nella Cappella di San Giorgio di Windsor.



La Chiesa Cattolica Anglicana è una chiesa anglicana tradizionalista, non unita con la Chiesa Cattolica, ma nemmeno facente parte della Comunione Anglicana.
Diciamo uno scisma nella scima.


Le tre sorelle ...





UBALDO – Maura (2011)
5 giugno 2011
da cui sono nati i cuccioli (Petronilla, Gerardo detto Gerry, Marcellino e Innocenzo, Guglielmo detto Willy, Tecla J., Adelaide J. (HEIDI), Carolina J. e Eufemia J.).





PETRONILLA - SEBASTIANO (2011)
2 OTTOBRE 2011
da cui sono nati i cuccioli (Eleuterio Angelo, Elia Angelo, Giovanni J. Angelo, Panacea J. Guadalupe Angela)

Giovanni J. Angelo – Eufemia J.
4 giugno 2012
sono nati 3 cuccioli (Ciriaco Basilio, Beatrice e Camilla)


mercoledì 25 luglio 2012

LA MARTIRE FORTUNATA DI ROMA, la “Santa” di Baucina (PA) ... (II)






Spett.le Velar,

oggi finalmente la mia libreria di fiducia, "Gli Artiginelli" di Monza, mi ha consegnato il vostro libretto su S. Fortunata di Baucina.
Speravo qualcosa di scientifico, visto l’argomento spinoso.
L’ho trovato inizialmente diplomatico e furbo, ma poi rileggendolo, molto ridicolo.

Sono un po’ duretto, ma una bella serie come la “Collana Blu”, seria, profonda, scientifica nel parlare della santità non poteva annoverare un libretto del genere!

Inizialmente leggendolo ho detto: è diplomatico non vuole esporsi. Poi… usa in modo improprio alcuni termini fondamentali come ad esempio “corpo santo”, che lo pone come criterio per dare una risposta allusiva, perché chi con conosce l’argomento non la può capire, quando tratta di tutta la questione delle due Fortunata. Si veda a tal proposito l'articolo di Meldelen. Ma poi in realtà il libretto finisce nel nulla, perchè? Afferma che il corpo corservato in Perù è un corpo santo, e quello di Baucina? Idem! Ma non lo dice.

Nelle pagine successive, il libretto, arriva a proporre tesi interpretative sull’errore di luogo tra Palestina e Palestrina. Ma è solo un doppio errore! Poi parla del corpo a Patria, ma finisce lì! Se il corpo è a Patria perché dovrebbe essere a Baucina, ci si domanda?
Forse perché quello di Baucina non è il corpo di Fortunata di Cesarea in Palestina?

Poi traduce il modo errato il testo dell’autentica.
Infine si capisce che molti dati li estrae dal sito santa fortunata.org, diciamo un fonte poco scientifica.

Avevo già scritto sull’argomento questo articolo:

Cordialmente saluto
In attesa di un riscontro.

Regio18