giovedì 12 dicembre 2013

Rosalia, tra i testimoni di Gesù (I)






Il nome Rosalia ha un'etimologia controversa: si basa forse su elementi germanici quali hroth, gloria, o hros, cavallo, poi reinterpretati per affinità col nome della rosa, o è comunque un derivato di nomi contenenti tali elementi (ad esempio Rosa, Rosalinda). Non si esclude però una ripresa di Rosalia, il nome di una festa dei fiori pagana, col significato di corona di rose.

Il nome venne portato in Sicilia dai normanni, e ivi si diffuse grazie alla venerazione verso santa Rosalia, da qui nel mondo, come: Rozálie (ceco); Rozalija (croato); Rosalie (francese); Rosalie, Rosalee e Rosaleigh (inglese); Rozālija (lettone); Rozalija (lituano); Розалија – Rozalija (macedone); Rozalia (polacco); Rozalija (sloveno); Rosalía (spagnolo); Rosalie (tedesco); Rozália (ungherese).

Santa Rosalia Sinibaldi da Palermo, vergine eremita del XII secolo, è divenuta patrona di Palermo nel 1666 con culto ufficiale esteso a tutta la Sicilia. Figlia di un nobile feudatario, i Sinibaldi, Rosalia visse in quel felice periodo di rinnovamento cristiano-cattolico, che i re Normanni ristabilirono in Sicilia - dopo aver scacciato gli arabi che se n'erano impadroniti dall'827 al 1072 - favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest'atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s'inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, dove, secondo la tradizione, morì il 4 settembre 1160. Nel 1624, mentre a Palermo la peste decimava il popolo, la Santuzza apparve in sogno ad una malata, e poi ad un cacciatore. A lui Rosalia indicò la strada per ritrovare le sue reliquie, chiedendogli di portarle in processione per la città. Così fu fatto, dove quei resti passavano i malati guarivano, e la città fu purificata in pochi giorni. Da allora si diffuse il culto a Palermo. Il nome di Santa Rosalia fu incluso nel Martirologio Romano nel 1630 da Papa Urbano VIII: A Palermo, santa Rosalia, vergine, che si tramanda abbia condotto vita solitaria sul monte Pellegrino.

Il nome si è diffuso tra il popolo di Dio, così da essere presente con altri esempi di santità. Quest’anno poi è particolarmente significativo per il nome Rosalia, perché ricorre il decimo anniversario di beatificazione della Suora della Carità Rosalia Rendu (2003 – 2013) e il rinoscimento delle virtù eroiche della Serva di Dio Rosalia Cadron-Jetté (9 dicembre 2013). La Rendu è l’ultima Rosalia iscritta nel Martirologio Romano.

Ecco di seguito gli altri esempi di santità che si chiamano Rosalia.

Nella prossima puntata.

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