Oggi
lasciamo la Lombardia e ci rechiamo nelle Marche, in quel lembo di terra
marchigiano che ci conduce verso l’Umbria, qui sorge la cittadina di Mercatello
sul Metauro (PU).
Una
città che vanta di aver dato i natali a due sante: Veronica Giuliani, clarissa
cappuccina, “ricca di carismi spirituali,
corrispose nel corpo e nell’anima alla passione di Cristo”; e Margherita da
Metola, terziaria domenicana, “che, sebbene
cieca e storpia fin dalla nascita e abbandonata dai suoi genitori, confidò
sempre in cuore suo nel nome di Gesù".
Qui
è anche morta la Serva di Dio Maria Francesca Ticchi, tra le clarisse
cappuccine di S. Veronica.
La
Chiesa di Santa Maria del Metauro è
un edifico di piccole dimensioni, composto da un'unica navata rettangolare. Fu
eretto nel sec. XV per custodire una piccola cappella decorata da un'immagine
della Madonna col Bambino del Trecento,
molto venerata perché' ritenuta miracolosa. L'edificio venne consacrato nel
1641 da Onorato degli Honorati, vescovo di Urbania. A tale periodo risale un
generale riassetto della chiesa e degli altari. Ulteriori modifiche e
abbellimenti vennero realizzati pochi anni dopo (1647), quando vi si inserì la
Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri.
La
chiesa, come testimoniato dalla piccola lapide posta sopra il portale
d'ingresso in arenaria, è stata restaurata nel 1880 dietro l'intervento del
canonico Pasquale Sebastiani. Sulla destra, addossato all'edificio, vi è ciò
che resta dell'antico convento. Questa struttura è attualmente occupata dalla
sacrestia e sormontata dal seicentesco campanile a vela a due celle. L'altar
maggiore è occupato da un "ornato
ligneo intagliato", probabile opera di Giampietro Zuccari del 1641,
dipinto e dorato da Tommaso Vannucci da Fossombrone nel 1660. Questo racchiude
l'affresco raffigurante la Madonna col Bambino.
L'altare
di destra custodisce la statua riccamente vestita della Madonna del Bell’Amore, che reca sul capo una preziosa corona
d'argento.
In
Siracide 24,24 leggiamo: «Io sono la
madre del bell'amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza»,
dal secolo X questo versetto ha ispirato un meraviglioso titolo mariano, che
richiama all’amore primo, quello per Gesù.
Il
titolo mariano è presente in altre località italiane.
1)
l'immagine miracolosa della Madonna del Bell'Amore, si venera nella Chiesa delle suore Minime Scalze di S.
Francesco di Paola in Roma, tela che il Venerabile Padre Bernardo Maria
Clausi, dei Minimi, regalò nel 1839 alla comunità, quando risiedeva a Roma.
2)
il Santuario e l’immagine della Madonna
del Piastraio o del Bell’amore a Stazzema, in Versiglia.
3)
nella borgata di Santa Maria di Gesù a Palermo,
nell’incrocio tra le vie Belmonte Chiavelli e Falsomiele, sorge la Chiesa di Maria del Bell’Amore;
4)
il santuario e l’immagine di Nostra Signora del Bell'amore che si venera a S. Fruttuoso – Genova
5)
l’immagine della Madonna del Bell’Amore di S. Leonardo di Porto Maurizio, che
portava con sé nelle missioni al popolo, opera di Sebastiano Conca del XVI
secolo, ora custodita nella Chiesa di S.
Bonaventura al Palatino in Roma.
Sancta
Maria, Mater purissima, ora pro nobis
PREGHIERA
ALLA MADRE DEL BELL'AMORE
DI
SAN GIOVANNI PAOLO II
Salve
o Madre, Regina del mondo, Tu sei la Madre del bell'Amore, Tu sei la Madre di
Gesù, fonte di grazia, il profumo di ogni virtù, lo specchio di ogni purezza.
Tu
sei gioia nel pianto, vittoria nella battaglia, speranza nella morte. Quale
dolce sapore il tuo nome nella nostra bocca, quale soave armonia nelle nostre
orecchie, quale ebbrezza nel nostro cuore!
Tu
sei felicità dei sofferenti, la corona dei martiri, la bellezza delle vergini.
Ti supplichiamo guidaci dopo questo esilio al possesso del tuo Figlio Gesù.
Amen
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