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S. Perpetuo Vescovo
venerato a Solero (AL) |
Martirologio Romano, 30 dicembre: A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Perpetuo, vescovo, che edificò la basilica di San Martino e molte altre in onore di santi e ristabilì nella sua Chiesa l’uso dei digiuni e delle veglie.
Perché San Perpetuo è legato a Solero?
In un decreto del 774 emanato a Pavia nel giorno della vittoria sui Longobardi, Carlo Magno concede parte del territorio di Solero ai canonici di San Martino di Tours. I religiosi francesi si trovavano a Pavia perché lì possedevano una prebenda. Essi trasferiscono alcuni religiosi a Solero e ivi iniziano a costruire una chiesetta dedicata a San Martino (da qui l'omonima via in centro paese), un loro monastero (dove avrebbe poi iniziato gli studi San Bruno) e un ospedaletto intitolato a San Perpetuo.
La popolazione dai dintorni comincia a raccogliersi intorno a questo centro spirituale e caritativo, aumentando i residenti. Il Vescovo di Asti, Pietro II, dipendente dal Vescovo di Pavia, affida ai religiosi di San Martino la cura d'anime di Solero nell'887; così la chiesa di San Martino diventa Parrocchia di Santa Maria e di San Martino fino al 1000.
Nel IX secolo la vita a Tours si fa difficile a causa dell'invasione dei Normanni, che attaccano anche le chiesa. I canonici, che avevano già salvato altre volte le reliquie dei loro santi, decidono allora, per motivi di sicurezza, di portare quelle di San Perpetuo nel lontano possedimento italiano. Lo storico solerino Ruggero Abannio (1818-1891), sostiene che nel 1642 il corpo fu profanato dai soldati franco sabaudi, fu disfatto, ma salvato. Nel 1768 viene costruito il reliquiario di ebano e argento, di forma trapezioidale, per contenere le ossa di San Perpetuo, tuttora conservato sotto l'altare maggiore della parrocchiale di Solero.
Nel 1886 giungono a Solero due canonici di Tours per riportare in patria due ossa del loro santo Vescovo e probabilmente in questa occasione, per il legame tra Solero e San Perpetuo di Tours, al parroco di Solero è stato concesso il titolo di canonico onorario di S. Martino di Tours.
La popolazione solerina venera quindi dall'antichità il Vescovo francese come titolare della Parrocchia, considerato taumaturgo e portato in processione per ottenere i benefici del cielo, in particolare il dono della pioggia, che non ha mai mancato di donare.