Fausta, martire, secondo il Baronio subì il martirio nel IV secolo, i suoi resti, unitamente a quelli della figlia Anastasia furono posti, in epoca imprecisata, sotto l’altare maggiore della chiesa di S. Anastasia al Palatino.
Ma l'immagine che ammirate, non è la madre di S. Anastasia. Stiamo parlando di omonima martire romana estratta dalle catacombe e conservata già dal 1621 in una località della provincia del capoluogo ligure.
Dall'iconografia si deduce che è una martire, e fu sottoposta al supplizio delle frecce e della graticolo come i rispettivi martiri romani Sebastiano e Lorenzo. Per di più la nostra martire è anche un vergine, visto che impugna nella mano un serto di gigli e una foglia di palma.
Altri martiri romane - di nome Fausta - estratte dalle catacombe sono venerate a:
- Salandra (MT)
- Frosinone