venerdì 18 ottobre 2019

«Ecumenismo dei confessori e dei martiri»



L’occidente cristiano non conosce in larga scala la persecuzione anticristiana ottomana, perché non ha subito la dominazione. Solo casi circoscritti di martiri ad opera dei saraceni: Cordova, Otranto e Taormina.

L’oriente cristiano avendo subito la dominazione ottomana ha molti e significativi santi martiri.
Tra costoro Zlata tra i martiri bulgari vittima della dominazione ottomana durata 5 secoli.

Zlata è nata a Slatino, diocesi di Muglen. Bella d’aspetto e di cuore, ebbe una esistenza con non poche prove e sofferenze. Tutto accadde in un giorno qualunque, in gesto quotidiano, la raccolta della legna nel bosco, che la fede di Zlata mi messa alla prova fino al martirio. Vista la sua bellezza un giovane turco sorprendendola nel bosco, sola, la rapì, una fuitina, diremmo noi, ma contro la volontà di Zlata. Matrimonio e conversione alla fede maomettano le stavano stretti: si rifiutò. Alcune donne turche tentarono di convincerla con ogni sorta di promessa, ma neppure le torture verso i suoi familiari le fecero cambiare idea. Con l'aiuto di Dio Zlata sopportò ogni tortura, e morì impiccata il 18 ottobre 1795. Il suo corpo fu disperso, per nascondere il misfatto. La festa è celebrata presso la Chiesa Ortodossa Bulgara.

«San Nicola fa parte dell’ampia schiera di cristiani perseguitati, che comprende anche» molti fedeli dell’epoca odierna. «Oggi tutte le Chiese hanno i loro confessori e i loro martiri. I cristiani non sono perseguitati perché appartenenti a una specifica confessione, ma perché cristiani». È il tema sempre attuale dell’«ecumenismo dei confessori e dei martiri».