Assunzione di Maria al Cielo tra i Santi Bartolomeo, Osvaldo e Giovanni Battista Osoppo (UD) |
Tutti sono mortali, cioè, per ciascuno viene il giorno della morte. Nessuno vive per sempre. La medicina
moderna e la tecnologia riusciranno forse a prolungare la vita fino a ottanta,
novanta, o anche cento anni, ma, prima o poi, la sorte di ogni essere umano è
quella di morire. La morte è un evento a
cui nessuno riesce a sfuggire.
Però con la risurrezione di Gesù, Dio ha trasformato ciò che era corruttibile e mortale
in incorruttibile e immortale.
Celebriamo oggi l’Assunzione di Maria. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre
del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella
gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, in Cielo, in Dio.
La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale
del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in
vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo.
Celebrare l’Assunzione di Maria
significa celebrare la vittoria della Pasqua di Gesù. Credere in questa vittoria della Vita sulla morte,
del Bene sul male.
Credere nel destino buono che in Cristo, Dio ha per ogni uomo, iniziando in
primis con la più bella creatura: Maria.
Viviamo la vita che il Signore ci ha donato, non in attesa della
morte, ma come vittoria sul male, ma
come?
Come Maria, che ha vissuto rimanendo
in Dio.
Con
il corpo, con la mente, con il cuore e con l’anima, tutto in Lei era già di Dio
su questa terra, per poi essere tutto di Dio e in Dio in Cielo.
Amen.