Dopo
questo vagare dalla Marche a tutta la penisola per rintracciare la presenza del
titolo mariano del Bell’Amore, ritorniamo in Lombardia.
Siamo
al Sacro Monte della Beata Vergine del
Soccorso è situato a Ossuccio,
in comune di Tremezzina, fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti del Piemonte
e della Lombardia inseriti nel 2003 dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni
dell'umanità.
Questo
complesso è sulla riva occidentale del lago di Como, a 25 km dalla città
omonima, nel territorio comunale di Ossuccio. Giace su un dirupo a 419 metri
sul livello del mare, di fronte all'isola Comacina. È completamente isolato da
ogni altra costruzione, circondato da campi, da piantagioni di ulivi e da
boschi.
Fin
dalla romanità è attestato questo luogo come centro cultuale dedicato a Cerere
che attirava grande afflusso di popolo soprattutto alle idi di settembre, come
riportato da Plinio il Giovane, console nell'anno 100 d. C. e amico
dell'imperatore Traiano che sul Lario possedeva due ville. Recenti scavi sotto
il santuario hanno evidenziato tracce di impianto polivolumetrico tipico dei
santuari pagani romani.
Le
quattordici cappelle, tutte costruite tra il 1635 e il 1710, a pianta centrale,
sono in stile barocco impreziosite da 230 statue in stucco e terracotta, a
grandezza naturale, realizzate da diversi artisti: Agostino Silva, Carlo
Gaffuri e Innocenzo Torriani. I costumi delle statue riproducono fedelmente
l'abbigliamento signorile e popolare degli abitanti della zona in quel tempo.
Le
cappelle rappresentano i Misteri del Rosario e conducono al santuario che
rappresenta la quindicesima tappa ed è dedicato all'Assunzione della Madre di
Dio.
La
chiesa è stata costruita su terreno impervio, su rocce di aspra e selvaggia
bellezza, dove già sorgeva un precedente edificio di culto: il suo corpo principale
fu completato nel 1537. L'abside e i due bracci della chiesa sono opere più
tarde. L'alto campanile fu completato nel 1719, dopo 25 anni di lavoro: è opera
dell'architetto ticinese Giovanni Battista Bianchi.
L'aula
è a navata unica, formata da quattro campate; vi si accede attraverso un
porticato posto sulla facciata. All'interno la navata è decorata da lesene con
capitelli a stucco, da statue e da marmi di gusto barocco.
Sulla
parete sinistra, a metà navata, è posto un marmoreo altare laterale, sopra il
quale, tra due nere colonne tortili, è messa in evidenza una icona cara alla
devozione popolare: si tratta di un affresco di autore ignoto, datato 1501,
raffigurante la Madonna col Bambino e
Sant'Eufemia.
Al
fondo della navata, il braccio sulla destra porta alla Sacrestia (costruita nel
1710); quello sulla sinistra conduce alla Cappella
della Madonna costruita nel 1878 e riccamente decorata: essa custodisce la
veneratissima statua della Beata Vergine del Soccorso.
Si
tratta di un'opera risalente verosimilmente all'inizio del XIV secolo
proveniente forse da un preesistente edificio di culto.
Sancta Maria, Virgo potens, ora pro
nobis
Preghiamo, Signore aumenta la mia
fede
Preghiamo, Signore, credo, solo tu
hai parole di vita eterna
Preghiamo per coloro che sono
sfiduciati
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