Il
Vangelo di Luca racconta di due nascite con l’annuncio angelico. Quello del
Battista a Zaccaria, nel Tempio a Gerusalemme; e quello di Gesù a Maria nella
sua casa di Nazareth.
Zaccaria
e Maria obbiettano sulla modalità della nascita.
Zaccaria
ricordando della sua vecchia e della vecchia e sterilità di sua moglie
Elisabetta.
Mentre
Maria facendo notare che è vergine: non
conosco uomo.
La
reazione di Dio è diversa.
Zaccaria
è punito, reso muto, Maria invece no! Perché questa differenza?
È
un discorso di memoria. Maria riconosce che nella storia della salvezza nessuna donna vergine è divenuta madre. Mentre Zaccaria non fa memoria che
nella storia d’Israele molti anziani e donne sterili hanno avuto il dono della
paternità e della maternità.
Siamo
così richiamati a far memoria della grande cose che Dio ha compiuto e compie.
Non dobbiamo essere degli smemorati!
Ma
anche a pensare che Dio ascolta il desiderio del cuore nel momento in cui esso
serve a compiere grandi cose, e non per un piccolo bene.
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Nel
foglio della messa, è riportato all’inizio, una frase di Efrem il Siro, autore
sacro del IV secolo:
Tutta bella sei Maria e la macchia
originale non è in te.
Questo
testo ci dice che già nel 300 dopo Cristo la Chiesa indivisa definiva Maria come l’Immacolata,
solo poi nel 1854 avviene il pronunciamento dogmatico.
Quindi
oggi celebriamo l’Immacolata Concezione
della Beata Vergine Maria.
Maria
Il
nome della fanciulla, della vergine, che riceve il saluto dell’angelo, quindi
riceve la visita di Dio.
Un
a giovane ragazza, Maria, di un paese della Galilea.
Maria
un nome dall’etimologia contesa. Quella più affascinante è relativa alla donna
egizia, facente parte del popolo di Israele, Maria sorella di Aronne e Mosè. Nome
che risuona come: che ama Dio e\o amata da Dio.
Significato
che dice molto alla solennità odierna.
Vergine
Termine
che dice semplicemente quello che abbiamo sentito nel Vangelo: non conosco uomo.
Ma
la verginità di Maria è dimensione della sua libertà disponibile, aperta, senza
preclusione ad accogliere la volontà di Dio, che risuona: avvenga per me secondo la tua parola.
Verginità
che pare in contrasto con Maternità: ma l’esempio di Elisabetta, sterile, vale
anche per lei, se pur vergine, sarà madre: ciò che impossibile all’uomo, è
possibile a Dio, il Signore può tutto! Maria crede!
Maria,
Vergine e Madre, la nuova Eva che generà il nuovo Adamo, Gesù, in Lui una nuova
umanità salvata perché amata e nella via dell’amore trova la sua salvezza.
Salva
per carità e nella carità trova la via della salvezza.
Beata
Parola
che mi fa pensare alle Beatitudini e quindi all’essere discepolo.
Maria
è discepola. Beata perché a creduto, perché ha accolto la Parola di Dio e la
praticata, perché ha lascito che tutta la sua vita – il suo stesso corpo –
fosse di Dio, fosse carne per Dio.
Concezione
Cioè
concepita, nata, venuta al mondo.
Maria
è una creatura, una donna che aveva un papà e una mamma.
Racconta i Vangeli apocrifi che un
giorno un angelo predisse a Gioacchino la nascita di una figlia: Egli tornò a
Gerusalemme e incontrò Anna presso la Porta d’Oro. Il momento
dell’abbraccio-bacio tra i due sposi, segnò il
momento del concepimento di Maria ex osculo: «Ed ecco Gioacchino arriva con il suo gregge, Anna sta alla porta e lo
vede arrivare e accorrendo verso di lui lo abbraccia dicendo: "Ora
riconosco che il Signore mio Dio mi ha abbondantemente benedetta, perché ecco
che la vedova non è più vedova e che io che ero senza figli concepirò nel mio
seno"».
Una
concezione misteriosa, miracolosa, casta, per purificare così fin dal suo
concepimento la nuova stirpe di Adamo.
Immacolata
Maria
è senza peccato. È stata preservato dal peccato originale, quello di Adamo ed
Eva. Maria è carne santa.
Un
privilegio non per suo merito e ne per suo vanto, ma per noi!
È
nella prospettiva della morte e resurrezione di Gesù, e quindi per la salvezza
dell’umanità da Adamo a l’uomo che nascerà prima del compimento pasquale della
storia.
Maria
è Vergine Immacolata affinché noi arriviamo ad essere santi e immacolati
davanti a Cristo nella carità. Amen.