giovedì 21 maggio 2020

VIAGGIO VIRTUALE tra i santuari d’Italia: Mercatello sul Metauro



Oggi lasciamo la Lombardia e ci rechiamo nelle Marche, in quel lembo di terra marchigiano che ci conduce verso l’Umbria, qui sorge la cittadina di Mercatello sul Metauro (PU).
Una città che vanta di aver dato i natali a due sante: Veronica Giuliani, clarissa cappuccina, “ricca di carismi spirituali, corrispose nel corpo e nell’anima alla passione di Cristo”; e Margherita da Metola, terziaria domenicana, “che, sebbene cieca e storpia fin dalla nascita e abbandonata dai suoi genitori, confidò sempre in cuore suo nel nome di Gesù".

Qui è anche morta la Serva di Dio Maria Francesca Ticchi, tra le clarisse cappuccine di S. Veronica.
La Chiesa di Santa Maria del Metauro è un edifico di piccole dimensioni, composto da un'unica navata rettangolare. Fu eretto nel sec. XV per custodire una piccola cappella decorata da un'immagine della Madonna col Bambino del Trecento, molto venerata perché' ritenuta miracolosa. L'edificio venne consacrato nel 1641 da Onorato degli Honorati, vescovo di Urbania. A tale periodo risale un generale riassetto della chiesa e degli altari. Ulteriori modifiche e abbellimenti vennero realizzati pochi anni dopo (1647), quando vi si inserì la Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri.
La chiesa, come testimoniato dalla piccola lapide posta sopra il portale d'ingresso in arenaria, è stata restaurata nel 1880 dietro l'intervento del canonico Pasquale Sebastiani. Sulla destra, addossato all'edificio, vi è ciò che resta dell'antico convento. Questa struttura è attualmente occupata dalla sacrestia e sormontata dal seicentesco campanile a vela a due celle. L'altar maggiore è occupato da un "ornato ligneo intagliato", probabile opera di Giampietro Zuccari del 1641, dipinto e dorato da Tommaso Vannucci da Fossombrone nel 1660. Questo racchiude l'affresco raffigurante la Madonna col Bambino.
L'altare di destra custodisce la statua riccamente vestita della Madonna del Bell’Amore, che reca sul capo una preziosa corona d'argento.
In Siracide 24,24 leggiamo: «Io sono la madre del bell'amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza», dal secolo X questo versetto ha ispirato un meraviglioso titolo mariano, che richiama all’amore primo, quello per Gesù.
Il titolo mariano è presente in altre località italiane.
1) l'immagine miracolosa della Madonna del Bell'Amore, si venera nella Chiesa delle suore Minime Scalze di S. Francesco di Paola in Roma, tela che il Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi, dei Minimi, regalò nel 1839 alla comunità, quando risiedeva a Roma.
2) il Santuario e l’immagine della Madonna del Piastraio o del Bell’amore a Stazzema, in Versiglia.
3) nella borgata di Santa Maria di Gesù a Palermo, nell’incrocio tra le vie Belmonte Chiavelli e Falsomiele, sorge la Chiesa di Maria del Bell’Amore;
4) il santuario e l’immagine di Nostra Signora del Bell'amore che si venera a S. Fruttuoso – Genova
5) l’immagine della Madonna del Bell’Amore di S. Leonardo di Porto Maurizio, che portava con sé nelle missioni al popolo, opera di Sebastiano Conca del XVI secolo, ora custodita nella Chiesa di S. Bonaventura al Palatino in Roma.

Sancta Maria, Mater purissima, ora pro nobis

PREGHIERA ALLA MADRE DEL BELL'AMORE
DI SAN GIOVANNI PAOLO II

Salve o Madre, Regina del mondo, Tu sei la Madre del bell'Amore, Tu sei la Madre di Gesù, fonte di grazia, il profumo di ogni virtù, lo specchio di ogni purezza.
Tu sei gioia nel pianto, vittoria nella battaglia, speranza nella morte. Quale dolce sapore il tuo nome nella nostra bocca, quale soave armonia nelle nostre orecchie, quale ebbrezza nel nostro cuore!
Tu sei felicità dei sofferenti, la corona dei martiri, la bellezza delle vergini. Ti supplichiamo guidaci dopo questo esilio al possesso del tuo Figlio Gesù. Amen

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