Nel
Martirologio Romano questa santa è menzionata tre volte: il 1 marzo, il 4
maggio e il 12 giugno, e ogni volta in maniera diversa, come se si trattasse di
tre persone distinte. Si tratta invece della stessa persona, il cui dies natalis è il 4 maggio, come appare
nel Martirologio Siriaco del IV secolo. Gli elogi del Martirologio Romano
rispecchiano un'antica "passio" perduta. Secondo queste fonti
Antonina, cristiana di Nicea in Bitinia, durante la persecuzione di Diocleziano
arrestata per ordine del prefetto Priscilliano, fu battuta con le verghe,
sospesa al cavalletto, dilaniata ai fianchi e infine arsa viva. Qualche codice
del Geronimiano aggiunge che Antonina fu uccisa di spada. Alcuni documenti dicono
che fu rinchiusa in un sacco e gettata in una palude; sembra, però, che queste
circostanze non appaiano nei documenti più antichi. Secondo il Martirologio
Siriaco e molti codici del Martirologio Geronimiano il martirio sarebbe
avvenuto a Nicomedia, mentre altri codici lo pongono a Nicea in Bitinia. Questo
dato sembra essere abbastanza certo. (Avvenire)
Il
testo del Martirologio in corso scrive al 4 maggio:
Martirologio
Romano: A Nicea in Bitinia, nell’odierna
Turchia, santa Antonina, martire, che, crudelmente torturata e sottoposta a
vari supplizi, dopo essere rimasta appesa per tre giorni e rinchiusa in carcere
per due anni, fu da ultimo arsa nel fuoco dal governatore Priscilliano mentre
professava la sua fede nel Signore.
La
santa invece qui raffigurata è un’altra. Come dice il testo di Sicari: è una
martire inventi delle catacombe romane
traslata nella chiesa di S. Biagio alla Pagnotta (Roma) in pessime condizioni
di conservazione.
Il Martire delle
Catacombe è un “corpo santo” identificato tra le sepolture delle catacombe
romane o in altre necropoli cristiane, che traslato e autenticato dalla
competente autorità ecclesiastica, tra la fine del XVI secolo e la seconda metà
del XIX secolo, fu inviato ed è venerato in modo privato o pubblico nelle
chiese dell’Urbe e dell’Orbe, come segno di comunione nella fede cattolica ed
esempio di testimonianza cristiana.
* * *
Dio onnipotente ed
eterno, che hai dato ai santi martiri la grazia di comunicare alla passione del
Cristo, vieni in aiuto alla nostra debolezza, e come essi non esitarono a
morire per te, concedi anche a noi di vivere da forti nella confessione del tuo
nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna
con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
(Comune dei Martiri, Messale Romano)