mercoledì 28 settembre 2011

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano







28 settembre
BEATO LUIGI MONZA, sacerdote

Don Luigi Monza, nato a Cislago (Varese) il 22 giugno 1898 e morto a Lecco il 29 settembre 1954: è il fondatore dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità. Il 19 settembre 1925 ricevette l’ordinazione presbiterale, divenendo così sacerdote dell’Arcidiocesi di Milano. Nel 1936 fu inviato nella parrocchia di San Giovanni in Lecco, dove fu “sacerdote secondo il cuore di Dio” e parroco assai popolare. Si dimostrò sempre disponibile e vicino ai poveri, ai malati ed a chi come lui subiva ingiustamente persecuzioni ed angherie. Durante la seconda guerra mondiale si prodigò particolarmente per i suoi parrocchiani impegnati al fronte. Lungi dall’immischiarsi nella politica, nascose e mise in salvo parecchi partigiani, ma durante la liberazione si fece anche difensore dei fascisti militanti e collaborazionisti oggetto di violenza. Lo zelo profuso nelle opere parrocchiali, la cura per la catechesi e la liturgia, la predicazione calda e concreta e la vicinanza alla povera gente del quartiere fecero di lui un modello di vita sacerdotale ed un prototipo del “prete ambrosiano”: come tale fu ammirato in vita ed onorato dopo la morte. Fu dichiarato “venerabile” il 20 dicembre 2003 ed un miracolo avvenuto per sua intercessione è stato riconosciuto il 19 dicembre 2005. Il 30 aprile 2006 seguente nel Duomo di Milano ha avuto luogo la cerimonia di beatificazione, presieduta dal Cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)

Martirologio Romano, 28 settembre: (il testo non esiste in quanto il MR è del 2001 e la beatificazione è del 2006)

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano



S. Lorenzo Ruiz


28 settembre
SANTI LORENZO RUIZ e COMPAGNI martiri

Nella prima metà del secolo XVII (1633-1637) sedici martiri, Lorenzo Ruiz e i suoi compagni, versarono il loro sangue per amore di Cristo nella città di Nagasaki in Giappone. Questa gloriosa schiera di appartenenti o associati all’Ordine di san Domenico, conta nove presbiteri, due religiosi fratelli, due vergini consacrate e tre laici fra cui il filippino Lorenzo Ruiz, padre di famiglia (+ 29 settembre 1637). Invitti missionari del Vangelo tutti quanti, pur di diversa età e condizione, contribuirono a diffondere la fede di Cristo nelle Isole Filippine, a Formosa e nell’Arcipelago Giapponese. Testimoniando mirabilmente la universalità della religione cristiana e confermando con la vita e con la morte l’annunzio del Vangelo, essi sparsero abbondantemente il seme della futura comunità ecclesiale. Giovanni Paolo II ha beatificato questi gloriosi martiri il 18 febbraio 1981 a Manila (Filippine) e li ha iscritti nel catalogo dei santi il 18 ottobre 1987.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)

Martirologio Romano, 28 settembre: Santi Lorenzo da Manila Ruiz e quindici compagni, martiri, che, preti, religiosi e laici, dopo aver seminato la fede cristiana nelle isole Filippine, a Taiwan e nel Giappone, per ordine del comandante supremo Tokugawa Yemitsu subirono in giorni diversi a Nagasaki in Giappone il martirio per amore di Cristo, ma vengono oggi celebrati tutti in un’unica commemorazione.

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano






28 settembre
SAN VENCESLAO, martire

Venceslao (c. 907 – Starc Boleslaw, Boemia, 28 settembre 929), duca di Boemia (925), piissimo, amico dei poveri, di vita integerrima nell’ambiente corrotto della corte, si mostrò sollecito del progresso sociale e religioso della sua gente. Fu massacrato per ordine del fratello Boleslao. Il popolo lo onorò come martire e come patrono della Boemia.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)

Martirologio Romano, 28 settembre: San Venceslao, martire: duca di Boemia, fu educato alla sapienza umana e divina dalla zia paterna Ludmilla e, pur severo con sé stesso, fu però uomo di pace nell’amministrare il regno e misericordioso verso i poveri e riscattò in massa gli schiavi pagani in vendita a Praga, perché fossero battezzati; dopo avere affrontato molte difficoltà nel governare i suoi sudditi e nell’educarli alla fede, tradito da suo fratello Boleslao, fu ucciso in chiesa a Stará Boleslav in Boemia da alcuni sicari.