Ritornate a me con tutto il cuore
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti
(Gl 2)
Il Signore ci
esorta alla conversione.
Ci indica un
atteggiamento.
Non tanto un’esteriorità,
ma un cuore che si lascia penetrare, perché senza barriere, lacerato.
Ed allora digiuni,
pianti e lamenti sono un modo per riportare il cuore verso Dio.
Ognuno come il
Salmista può dire:
Crea in me, o Dio, un cuore puro
(Sal 50)
Chiedere al Signore
un rinnovamento della mia vita partendo dal cuore, chiedere un cuore puro perché
perdonato e riconciliato.
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato
(Sal 50)
Lasciatevi riconciliare con Dio
(2Cor 5)
La conversione, il
cambiamento del cuore, è un desiderio che parte dall’uomo: il Signore ci esorta
a ritornare da Lui, ma poi tocca solo a noi.
Mettere in gioco la
nostra libertà, il desiderio di essere rinnovati e di rinnovarsi.
È mettersi in
cammino.
Scrive papa
Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia:
Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo,
perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. .. Il
pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta
Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad
essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi. (MV 14)
Un cammino
quaresimale, un pellegrinaggio esteriore, come segno del cammino interiore:
come cammino del cuore verso Dio.
L’Apostolo Paolo ci
ricorda:
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della
salvezza! (2Cor 6)
La Quaresima è nel
cammino annuale e liturgico della Chiesa: il tempo favorevole.
Scrive ancora papa
Francesco:
Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo
è il tempo di lasciarsi toccare il cuore. Davanti al male commesso, anche a
crimini gravi, è il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti
depredate dei beni, della dignità, degli affetti, della stessa vita. Rimanere
sulla via del male è solo fonte di illusione e di tristezza. La vera vita è ben
altro. Dio non si stanca di tendere la mano. È sempre disposto ad ascoltare, e
anch’io lo sono, come i miei fratelli vescovi e sacerdoti. È sufficiente solo
accogliere l’invito alla conversione e sottoporsi alla giustizia, mentre la
Chiesa offre la misericordia. (MV 19)
Quaresima è tempo
della confessione sacramentale. Non aspettiamo solo la Pasqua!
Infine, il Vangelo:
la tua elemosina resti nel segreto
chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto;
e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà
la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo,
che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt
6)
La Quaresima non è
il tempo della testimonianza, ma è il tempo del “segreto”.
Il tempo dell’intimità
del discepolo con il Maestro.
È il tempo della
segreto del cuore, della conversione del cuore, da cui nasce una testimonianza reale,
vera, così che la bocca e la vita parlerà della pienezza del cuore.
Buon Quaresima!