“Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, 2a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. 3Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. 4Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. 5Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te”. (2 Tm 1,1-5)
I
nomi appaiono nella Bibbia (2 Tm 1,5), dove sono portati dalla madre Eunìce e dalla nonna Lois (nel testo greco: Lois, nella Bibbia CEI tradotto come
Loide) di san Timoteo.
Come
nomi inglesi, l’utilizzo fu in seguito alla Riforma. Eunìce è inoltre presente nella mitologia greca, è una delle
nereidi, alla quale è dedicato l'asteroide 185 Eunike.
L’elogio
che l’Apostolo Paolo fa della loro fede, come è per altri personaggi del N.T.,
fa di loro dei testimoni della fede e quindi dei santi, ma non sono mai entrate
nel Martirologio. Possono essere festeggiate il 1 novembre o azzardando si
potrebbe celebrare nel giorno della festa di San Timoteo il 26 gennaio.
Nella stupenda stampa il piccolo Timoteo è educato alla conoscenza della Scrittura dalla madre e dalla nonna.