Oggi
un bel risotto!
Siamo
ad Arborio, in provincia di
Vercelli.
Il
santuario della “Madonna delle Grazie” o “Madonna
della Cintura” viene comunemente chiamata dagli arboriesi “Madonna del Bosco”. Situata fuori dal
paese poco lontano dalla strada che porta a S. Giacomo Vercellese, si chiama in
questo modo per via del grande complesso boscoso che in tempi passati era
nominata “Selvamora”. L’edificio attuale fu completato nel 1751 come riportano
diverse iscrizioni murali. Un affresco ancora leggibile di un “Cristo in Pietà”
come viene comunemente denominata questa raffigurazione di Gesù il quale, a
volto mesto, occhi chiusi e mani distese incrociate sul davanti esce da un
sepolcro, fa supporre che una costruzione ben più antica sorgesse nello stesso
luogo poi inglobata nell’attuale santuario. Questo tipo di rappresentazione è
stata molto comune dal sec. XV all’inizio del XVI e si trovano molti esempi
anche nel vercellese. Si ha notizia anche di un’eremita che nel 1655 dimorò in
questo luogo per alcuni mesi. Il culto della cosiddetta “Madonna della cintura”
è di origine incerta. Il culto della cintura è legato all’apostolo Tommaso, che
lo volle pegno dalla Vergine nella sua assunzione al Cielo. Anche Santa Monica,
madre di S. Agostino, chiese alla Vergine un segno di consolazione per il
proprio dolore e ricevette una cintura di pelle, indumento ancor ‘oggi indossato
nell’ordine agostiniano. Molte le località dove si venera questa particolare
rappresentazione della Vergine che si vede nell’atto di porgere appunto una
cintura, culto diffuso dall’ordine agostiniano.
Nel
1654 venne fondata ad Arborio una confraternita ad essa dedicata. La sede fu
fissata nella allora Chiesa Parrocchiale di S. Martino, demolita al momento
della costruzione di quella attuale. L’immagine della Madonna era una pala
d’altare, andata perduta. La tela rappresenta i possedimenti degli
Arborio-Gattinara, dipinta intorno al 1650, riportava un edificio senza pronao
fuori dal paese. Potrebbe trattarsi già del santuario anche se non
rappresentato correttamente. A metà XVIII sec. la popolazione decise di
riprendere e modificare la chiesetta portandola alla costruzione attuale. Il
Santuario è stato sempre meta di molti fedeli, segno sono i numerosi ex-voto esposti
lungo le pareti della chiesa e in sacrestia.
Sancta
Maria,
Regina
sine labe originali concepta, ora pro nobis
Preghiamo per i vedovi e le vedove
Preghiamo per essere consolati nelle
afflizioni
Preghiamo per coloro che ci
affliggono