Carissimi,
la nostra Chiesa di Orvieto-Todi è ricolma di gioia ed eleva lodi e inni al Signore, Padre Buono e Misericordioso, per il dono concesso della Beatificazione della Madre Speranza, Apostola dell’Amore Misericordioso di Gesù, proprio in questo Anno della Fede e nel mentre è in corso il Giubileo Eucaristico straordinario.
Il 5 luglio, infatti, conclusosi l’iter processuale, si giungeva, con il consenso di Papa Francesco, al Decreto per la Beatificazione della Venerabile Madre Speranza Alhama Valera firmato dal Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi.
Apprendiamo ora che Papa Francesco ha concesso che il Rito della Beatificazione avvenga a Collevalenza sabato 31 maggio 2014 e che sarà rappresentato dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi.
All’inizio di questo nuovo Anno Pastorale ci uniamo al gaudio della Famiglia dell’Amore Madre Speranza di Gesù Misericordioso del Santuario di Collevalenza che ebbe Madre Speranza fondatrice delle due Congregazione, delle Ancelle e dei Figli, e di tutte le opere di carità sorte tra noi e in altri luoghi con nuove fondazioni in Spagna, Germania, Brasile, Romania, India, Cuba, Messico, Bolivia, Filippine.
Un grande dono del Signore questo della Beatificazione di Madre Speranza, Apostola dell’Amore Misericordioso, per il nostro cammino di fede e per la nuova evangelizzazione: dobbiamo sentirci tutti inviati in missione fino alle lontane periferie esistenziali del nostro territorio per annunciare l’Amore eterno e irrevocabile di Dio.
In un tempo di smarrimento e di sfiducia come il quello che stiamo vivendo, nel quale milioni di uomini e donne vivono disperatamente lontani dalla vera sorgente di acqua viva, l’unico messaggio di speranza che come cristiani possiamo annunciare in quest’ora di rievangelizzazione a cui tutti siamo chiamati, è soltanto quello dell’Amore Misericordioso di Dio in Cristo Gesù.
Nella misericordia, infatti, l’uomo può riscoprire il senso della propria esistenza e il luogo ove dimorare, e tutto acquista significato, anche la fatica, la sofferenza, gli ostacoli, le inevitabili sconfitte che accompagnano il nostro cammino.
L’amore misericordioso di Gesù va incontro all’uomo di oggi, che nella sua libertà può anche rifiutarlo: ma l’uomo non può impedire al Signore di amarlo ugualmente. “L’uomo più perverso e più miserabile e perfino il più abbandonato e trascurato - scrive Madre Speranza - è amato da Dio con immensa tenerezza: Egli è per lui un padre e una tenera madre”. La misericordia di Gesù è per noi fonte inesauribile di speranza. Di fronte ad un amore simile, nessuno può perdersi d’animo, nessuno può dire “non conto nulla”. Gesù ci ha mostrato chiaramente che ogni uomo dinanzi a Dio ha un valore immenso.
Dio che ha conosciuto e ci presenta Madre Speranza è un Padre che va alla ricerca degli uomini come “Il più buono dei padri,” e chiede “che lo chiamiamo Padre” perché vuole farci partecipi della sua divina bontà. ”E’ per tutti –scrive Madre Speranza- un padre buono che ci ama con un amore infinito, che non fa distinzioni.” Per tutti gli uomini, dunque, non solo per i cristiani e la “nostra felicità non si trova se non in Lui “
E più avanti Madre Speranza, nella cui esperienza spirituale Dio si svela in maniera personale e straordinaria tanto da illuminare tutta la sua esistenza terrena, scriverà: “Egli mi dice che devo far sì che gli uomini conoscano Dio come un Padre buono che si adopera con tutti i mezzi e in ogni modo per confortare, aiutare, e far felici i suoi figli e che li segue e li cerca con amore instancabile come se non potesse essere felice senza di loro.”
E di fronte alla indifferenza, alla superbia e alle offese degli uomini Dio si manifesta non come un giudice severo ma come un padre capace di dimenticare e di perdonare e Madre Speranza, appunto, ci ricorderà che Dio è “un Padre pieno di amore e di misericordia che non è un contabile, ma perdona e dimentica le offese e le miserie dei suoi figli”
Madre Speranza è letteralmente presa da stupore dalla persona di Gesù che si fa per tutti padre, madre, amico, sposo, fratello, maestro, compagno perchè in Lui si riflette il Volto del Padre e tutto in Lui è incarnazione dell’ Amore e della misericordia.
”Da dove scaturisce tanta misericordia divina? da dove ha origine questa tenera compassione, umanamente inspiegabile, verso i peccatori? quale ne è la causa? La causa –scrive Madre Speranza- è che Gesù moltiplica il suo amore in proporzione alla miseria dell’uomo…Il cuore di Gesù pulsa con immenso amore per tutti gli uomini…il nostro povero cuore non ama che a tratti, Gesù invece non ha cessato neppure per un attimo di pensare a noi e il suo amore veglierà ininterrottamente su di noi per tutto il tempo della nostra vita…Egli non viene meno, non si stanca, perdona; non conta. In Lui non c’è mutamento.
Gesù soffre in silenzio e con pazienza per tutte le nostre colpe ma si china su di noi per colmarci di grazie e amarci di un amore infinito. Egli abita dentro di noi e cerca con tenerezza il nostro amore, quasi non potesse vivere senza di noi”. Ma ciò che riempie di stupore Madre Speranza, quasi un mistero difficile da accettare, è che Egli si umilia fino a farsi, per la salvezza di tutti gli uomini, “mendigo de amor”, mendicante di amore.
Esorto, tutti voi, carissimi fratelli e sorelle, perché si moltiplichino le iniziative di annuncio e di preghiera portando a tutti questo messaggio carico di speranza in armonia anche con il magistero di Papa Francesco.
La Beatificazione di Madre Speranza è un grande dono del Signore nell’Anno della Fede che sta per concludersi. Questo evento deve aiutarci a vivere intensamente il secondo anno di Giubileo Eucaristico perché la nostra vita grazie all’Eucaristia sia una vita donata a Dio, alla Chiesa e ai fratelli e il messaggio dell’Amore Misericordioso annunziato, cantato e testimoniato da Madre Speranza sia il cuore del Messaggio per la Nuova evangelizzazione.
+ Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi