San Rocco de la Croix Osoppo (UD) |
Noi possiamo fare la spesa per sfamarci dove vogliamo. Nutrici ad esempio di carne italiana o di carne importata, sfamandoci con intelligenza e con o senza risparmio. Cioè alimentandoci di Cristo o di surrogati di Verità, di Vita e di Speranza.
Noi possiamo stare in una tavola di
lamentosi, che si lamentano se non
è ben cotto, se è troppo cotto, se è troppo al sangue, ecc… cioè alimentandoci
alla mensa in Cristo o ad una mensa senza Speranza, Vita e Verità.
Noi siamo ciò di cui ci nutriamo. Se il nostro banchettare è insano, noi siamo causa
dei nostri problemi di colesterolo, di trigliceridi e di glicemia, con tutte le
conseguenze affini. Certo alcune volte è il nostro corpo che male reagisce al
cibo o il cibo male reagisce con il corpo.
se non mangiate la carne
del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita
La
salute del corpo è altro rispetto
alla salute dell’anima, esiste una linfa
vitale per vivere un vita in pienezza.
Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Come nutro la vita di grazia che il
Signore mi invita a vivere?
Come nutro la vita nuova che il
Signore ha inaugurato con la sua Pasqua?
Come nutro la vita eterna che il
Signore mi ha donato con la sua Pasqua?
Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue rimane in me e io in lui
Come
noi sprechiamo tanto cibo per il
corpo, così noi sprechiamo tanto cibo per l’anima.
La
tanta Eucarestia ricevuta, la tanta Parola di Dio ascoltata e letta è spesso uno scarto e non un nutrimento.
Rimaniamo in Gesù affinché egli sia
in noi!
Oggi
16 agosto la Chiesa ci propone un “nutrizionista” del XIII secolo: Rocco di Montpellier.
Nutrito
alla vera fede nella sua casa; nutrito dal pane della provvidenza durante il
suo pellegrinare per l’Europa; nutrito dal pane del miracolo durante la sua malattia;
fu nutrimento di compassione e di carità nel suo essere uomo tra gli uomini,
malato tra i malati, segno del Regno di Dio tra gli uomini.
Concludo
con un pensiero
"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale
... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti
quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual
è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi
Amen.