martedì 28 novembre 2017

Da una curiosità ANSA... una riflessione

 
 
L'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il compagno, Eddy Testa, si sono uniti civilmente. La cerimonia si è svolta sabato scorso in gran segreto a Rivalta, nel Torinese, e a celebrarla è stato il sindaco di Sinistra Italiana, Nicola De Ruggiero, ex assessore regionale e amico della coppia. Lo si è appreso oggi in ambienti politici torinesi.
    Vendola e Testa convivono dal 2004 e hanno un figlio, Tobia, nato in Canada con la tecnica della maternità surrogata da una donatrice. Il bambino è stato battezzato lo scorso anno in una chiesa della provincia di Latina.
(ANSA.it)
* * *
La notizia in se... Chi se ne frega! Ma è l'ultima frase che mi fa pensare.
Boh non ho risposte.. Non dite cosa c'entra il bambino, povero!
Ma se capitasse a me fare sto battesimo, e sapendo che le frase del rito hanno un senso e non sono solo parole, mi domando: è giusto farlo e non lasciare che il piccolo Tobia poi scelga lui? Questi due papà possono rispondere con coscienza voglio educare-battezzare nella fede della Chiesa che insieme abbiamo professato? (dice il rito!)
Possono dirlo con verità?
Papa Francesco aveva detto: "Quello di mons. Ricca: ho fatto quello che il Diritto Canonico manda a fare, che è la investigatio previa. E da questa investigatio non c’è niente di quello di cui l’accusano, non abbiamo trovato niente di quello. Questa è la risposta. Ma io vorrei aggiungere un’altra cosa su questo: io vedo che tante volte nella Chiesa, al di fuori di questo caso ed anche in questo caso, si vanno a cercare i “peccati di gioventù”, per esempio, e questo si pubblica. Non i delitti, eh? i delitti sono un’altra cosa: l’abuso sui minori è un delitto. No, i peccati. Ma se una persona, laica o prete o suora, ha fatto un peccato e poi si è convertito, il Signore perdona, e quando il Signore perdona, il Signore dimentica e questo per la nostra vita è importante. Quando noi andiamo a confessarci e diciamo davvero: “Ho peccato in questo”, il Signore dimentica e noi non abbiamo il diritto di non dimenticare, perché corriamo il rischio che il Signore non si dimentichi dei nostri [peccati]. E’ un pericolo quello. Questo è importante: una teologia del peccato. Tante volte penso a San Pietro: ha fatto uno dei peggiori peccati, che è rinnegare Cristo, e con questo peccato lo hanno fatto Papa. Dobbiamo pensare tanto. Ma, tornando alla Sua domanda più concreta: in questo caso, ho fatto l’investigatio previa e non abbiamo trovato. Questa è la prima domanda. Poi, Lei parlava della lobby gay. Mah! Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato chi mi dia la carta d’identità in Vaticano con “gay”. Dicono che ce ne sono. Credo che quando uno si trova con una persona così, deve distinguere il fatto di essere una persona gay, dal fatto di fare una lobby, perché le lobby, tutte non sono buone. Quello è cattivo. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega in modo tanto bello questo, ma dice - aspetta un po’, come si dice… - e dice: “non si devono emarginare queste persone per questo, devono essere integrate in società”. Il problema non è avere questa tendenza, no, dobbiamo essere fratelli, perché questo è uno, ma se c’è un altro, un altro. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me. E La ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante!"
Quindi cercano Gesù, mi domando?
Educarenno il piccolo Tobia a cercare Gesù?
Questo mi domando!

mercoledì 15 novembre 2017

Enea: figlio di Dio e servo di Maria











Beato Enea da Faenza

15 novembre

Il culto è accertato dall’esistenza di un affresco, ora nel vescovado, nella Chiesa dei Servi di Maria a Faenza. Altre opere d’arte lo raffiguravano con altri beati dell’Ordine dei Serviti. Nulla si conosce della sua vita, secondo alcuni è moro il 15 novembre 1437. Questa potrebbe essere la data della memoria liturgica. Il culto non è ancora stato riconosciuto dalla S. Sede: si può dire che è beato per volontà di popolo!

martedì 14 novembre 2017

Decreti 8 novembre 2017



BEATI

- il martirio del Servo di Dio Giovanni Brenner, Sacerdote diocesano; nato il 27 dicembre 1931 a Szombathely (Ungheria) e ucciso in odio alla Fede il 15 dicembre 1957 a Rabakethely (Ungheria);

- il martirio della Serva di Dio Leonella Sgorbati (al secolo: Rosa), Suora professa dell’Istituto delle Missionarie della Consolata; nata il 9 dicembre 1940 a Rezzanello di Gazzola (Italia) e uccisa in odio alla Fede il 17 settembre 2006 a Mogadiscio (Somalia);

VENERABILI

- le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Paolo I (Albino Luciani), Sommo Pontefice; nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo (Italia) e morto il 28 settembre 1978 nel Palazzo Apostolico in Vaticano;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Gregorio Fioravanti (al secolo: Lodovico), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore; nato a Grotte di Castro (Italia) il 24 aprile 1822 e morto in Gemona (Italia) il 23 gennaio 1894;

- le virtù eroiche del Servo di Dio Tommaso Morales Pérez, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, Fondatore degli Istituti Secolari Cruzados e Cruzadas de Santa María; nato a Macuto (Venezuela) il 30 ottobre 1908 e morto il 1° ottobre 1994 ad Alcalá de Henares (Spagna);

- le virtù eroiche del Servo di Dio Marcellino da Capradosso (al secolo: Giovanni Maoloni), Laico professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; nato il 22 settembre 1873 a Villa Sambuco di Castel di Lama (Italia) e morto il 26 febbraio 1909 a Fermo (Italia);

- le virtù eroiche della Serva di Dio Teresa Fardella, vedova De Blasi, Fondatrice dell’Istituto delle Suore Povere, Figlie di Maria della Santissima Incoronata; nata a New York (Stati Uniti d’America) il 24 maggio 1867 e morta il 26 agosto 1957 a Trapani

E poi

- le virtù eroiche del Beato Bernardo di Baden, Marchese di Baden; nato tra la fine del 1428 e gli inizi del 1429 nel castello di Hohenbaden (Germania) e morto il 15 luglio 1458 a Moncalieri (Italia);

Amo l'Italia!





Amo l'Italia!
È un sentimento così forte in me che quando sono in giro tra i suoi monti e colli, fiumi o valli, o guardo il mare che la bagna, mi commuovo.
Ma sapere che non sarà ai mondiali di calcio, mi dà una certa soddisfazione. Infatti non amo un pallone che rotola su un campo, ma amo quel campo!
Sono contento perché non si ama una terra solo quando gioca a calcio, ma la si ama sempre!
Non sono italiano solo quando devo tifare la nazionale ai mondiali, ma sono italiano ...perché il buon Dio mi ha fatto nascere qui e questo è per me un vanto.
Vorrei un'Italia più unita, più amata e rispettata dai suoi cittadini.
Vorrei degli italiani che si rammaricassero perché in qualche paese non c'è ancora l'acqua, come se mancasse a tutti; e gioissero per una cosa bella che accade in un altro dei suoi paesi, come accadesse dovunque.
Questo è un popolo!


Credo che un anno senza mondiali farà solo bene.

"E bacio questi sassi e queste zolle,
Che fien lodate e chiare eternamente"

(Giacomo Leopardi)