«Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”. (Ger 7)
Il Sommo Romano Pontefice ha il compito di custodire il popolo di Dio fedele nella fedeltà di Colui che ha detto “io sarò il vostro Dio”.
Egli è la sentinella che indica la strada affinché il popolo santo di Dio abbia la pienezza della felicità qui ed ora, e per l’eternità.
Il compito del Sommo Pontefice è indicare in Cristo e nella sua legge la vera felicità.
Egli è eletto a nome di tutta la Chiesa, dal Collegio dei Cardinali, di educare il popolo di Dio secondo gli insegnamenti del Signore nostro Gesù Cristo di cui Egli è V icario in terra.
Il Sommo Pontefice è custodite dell’unità della Chiesa affinché Essa possa non cadere in rovina a causa dell’opera divisoria del nemico invidioso.
Alcune domande:
Chi elegge il Sommo Pontefice?
I cardinali elettori.
"Chi ha creato gli attuali cardinali elettori?
Dei 117 cardinali elettori che hanno diritto a partecipare al Conclave 50 sono stati creati da Giovanni Paolo II e 67 da Benedetto XV I.
L’età media è molto alta. Dei 117 che hanno diritto, sono 74 i cardinali che hanno da settanta anni in su. Trentotto hanno un età compresa tra 60 e sessantanove anni. Solo cinque hanno un età inferiore ai sessant’anni.
Il più giovane è l’indiano Baselios Cleemis Thottunkal con 53 anni. Il più anziano è il cardinale Walter Kasper che compirà ottanta anni domani 5 marzo.
L’appartenenza per zona geografica vede l’Europa in testa con 61 porporati. Segue l’America con 33, di cui 17 dal Nordamerica, 3 dall’America centrale- Caraibi e 13 dal Sudamerica. Sono 11 all’Asia e 11 dall’Africa. Uno solo dall’Oceania.
Chi può essere eletto Romano Pontefice?
Per essere eletto Romano Pontefice, il candidato ad validitatem deve:
- essere un battezzato (ex aqua et Spiritu Sancto) nella Chiesa Cattolica o in essa accolto.
- di sesso maschile
- non sposato.
Quindi o un V escovo cattolico (quindi anche i Cardinali sono inclusi se già possiedono l'Episcopato), o un Presbitero cattolico, o un Diacono cattolico oppure ...anche un laico cattolico purché battezzato e di sesso maschile.
L'ultimo non cardinale, senza alcun ordine sacro, eletto al pontificato romano fu Leone V III (4 dicembre 963). Fu consacrato vescovo il 6 dicembre 963. Fu successore di Pietro dal 6 dicembre 963 al 1 marzo 965.
L'ultimo non cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Gregorio X (1 settembre 1271). Fu prima ordinato presbitero e successivamente consacrato vescovo il 27 marzo 1272. Fu successore di Pietro dal 27 marzo 1272 al 10 gennaio 1276.
L'ultimo cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Leone X (9 marzo 1513). Fu ordinato sacerdote il 15 marzo e consacrato vescovo il 17 marzo. Fu successore di Pietro dal 17 marzo 1513 al 1 dicembre 1521.
L'ultimo cardinale, con il solo ordine del presbiterato, eletto al pontificato romano fu Gregorio XV I (2 febbraio 1831). Consacrato vescovo il 6 febbraio, fu successore di Pietro dal 6 febbraio 1831 al 1 giugno 1846.
L'ultimo cardinale, con l'ordine episcopale, eletto al pontificato romano è Benedetto XV I.
Se l'eletto è scelto tra coloro che non hanno l'Episcopato e che quindi, una volta eletto, dovrà essere ordinato V escovo, dobbiamo includere le indicazioni che vengono date per la nomina di un nuovo V escovo ma che avrebbero solo un valore orientativo: - Saldezza di fede, buoni costumi, pietà, zelo delle anime, saggezza, prudenza, virtù umane e ogni altra qualità che dimostri l'attitudine del Soggetto all'adempimento del suo ufficio.
- Buona reputazione
- L'età di almeno 35 anni
- Almeno 5 anni di presbiterato
- Laurea o almeno licenza in sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico, conseguite in un Istituto di Studi Superiori approvato dalla Sede Apostolica, (quest'ultime disposizioni non sono vincolanti per l'elezione canonica ma hanno solo valore indicativo)". (www.zenit.it)
Un pensiero dall’Udienza generale del 27 febbraio:
“Quando, il 19 aprile di quasi otto anni fa, ho accettato di assumere il ministero petrino, ho avuto la ferma certezza che mi ha sempre accompagnato: questa certezza della vita della Chiesa dalla Parola di Dio. … E’ stato un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili; mi sono sentito come san Pietro con gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; vi sono stati anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa, e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto. Questa è stata ed è una certezza, che nulla può offuscare. Ed è per questo che oggi il mio cuore è colmo di ringraziamento a Dio perché non ha fatto mai mancare a tutta la Chiesa e anche a me la sua consolazione, la sua luce, il suo amore”.
Concludo con un pensiero dal saluto di congedo ai Cardinali il 28 febbraio 2013:
“Prima di salutarvi personalmente, desidero dirvi che continuerò ad esservi vicino con la preghiera, specialmente nei prossimi giorni, affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. E tra voi, tra il Collegio Cardinalizio, c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza”.
All’intercessione dei Santi Martiri di Cartagine, Perpetua, Felicita e soci – che la liturgia oggi ricorda - affidiamo il cammino della Chiesa in questo mese di marzo. Amen.