San Celestino V papa e Benedetto XVI papa |
“Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il V angelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di V escovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005”. (Benedetto XV I)
Prima di Benedetto XV I non sono stati numerosi i Pontefici che hanno abdicato: Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale. Analogamente, Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa V igilio.
Più movimentata la vicenda di Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), al Soglio pontificio. Dapprima rinunciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio V I, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta.
Il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio V III mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. Celestino V , di fazione politica opposta a Dante Alighieri, fu inviso al poeta che lo mise nel girone degli ignavi:
"Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto"
(Inferno III, 58-60)
Giudicato severamente da Dante come “colui che fece per viltade il gran rifiut”“, oggi si parla di lui come di un uomo di straordinaria fede e forza d’animo, esempio eroico di umiltà e di buon senso.
È curioso che fu canonizzato settecento anni fa da papa Clemente V nel 1313.
L’ultimo Papa ad abdicare risale al XV ° secolo. Si tratta di Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente nel quale, tra lotte e contese, regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Con il Concilio di Costanza, l’Imperatore Sigismondo che lo presiedeva intimò ai tre pontefici di abdicare. Ma solo Papa Gregorio XII ubbidì. Mentre Benedetto XIII si rifiutò e fu deposto così come Giovanni XXIII che si diede alla fuga. Poi si attese la morte di Gregorio XII per rieleggere il suo successore che divenne Martino V .
1313, anno della canonizzazione
San Celestino V - Pietro di Morrone eremita e papa
19 maggio
1313, anno della morte
Beato Arnaldo (Arnoldo) da Foligno
17 giugno
Beato Alfonso del Rio Mercedario
2 ottobre
Beato Emerico di Quart vescovo di Aosta
1 agosto
Santa Notburga di Eben domestica
14 settembre
1313, anno della conversione o ispirazione divina
San Bernardo Tolomei fondatore degli Olivetani
20 agosto
1313, anno di iscrizione della memoria nel calendario diocesano
San Simmaco vescovo di Capua