Aspiro solo alla contemplazione di Dio. Voglio sempre sorridere a Dio e tutto quello che mi manda.
Ho bisogno di dare a Dio,
ho bisogno di dare alle anime. La mia vita si deve riassumere in due parole:
“Amore e sofferenza”
Per dare gioia a Gesù,
bisogna saper farne a meno (della gioia). O Gesù perché Lei abbia tanta gioia
che io non ne abbia per niente.
Quando si soffre, si
parla meglio al Buon Dio: Padre; e, di fatto, non c’è per noi Padre più tenero
e misericordioso che quando ci manda la croce.
Fin che io stia in terra,
possa sacrificarmi per piacere al Nostro Signore; nel cielo non avrò più questo
piacere. Gesù mio, moltiplicate le occasioni, ho così poco tempo da vivere.
Quando soffro molto,
allora chiedo a Gesù di aumentare le mie sofferenze.
Dopo i voti perpetui: Dio mio, ho solo un bel giorno da trascorrere sulla terra, un giorno simile a quello che passa, è quello della mia morte. Questo giorno vi rinnoverò il dono di tutto il mio io. Questo giorno mi unirò a Lei per sempre.
(dal retro del santino)