Circoncisione di
Gesù, Beato Angelico, affresco di San Marco a Firenze
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«Quando furono compiuti gli otto
giorni prescritti per
la circoncisione,
gli fu messo nome Gesù».
(Lc 2,21)
O Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, il primo Sangue che
hai versato per la nostra salvezza ci riveli il valore della vita e il dovere
di affrontarla con fede e coraggio, nella luce del Tuo nome e nella gioia della
grazia.
La
solennità della S. Madre di Dio, festa sorta a ricordo del concilio di Efeso
del 431 d.C., ci propone il Vangelo dei pastori, nel suo finale.
Quell'andare
senza indugio dei pastori, ci richiama!
Seguire
senza indugio il Signore, che i pastori avevano
udito e visto.
È
gioia dell’incontro provato dai pastori che ci viene proposto all'inizio
dell’anno. I pastori non hanno visto una allucinazione di massa, angeli in
Cielo che cantavano e proclamavano la nascita di un dio, ma trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
adagiato nella mangiatoia, come la visione gli aveva annunciato.
Dopo
la gioia, c’è lo stupore di Maria, che non comprende tutto, ma custodisce nel
cuore, per comprendere nei tempi di Dio.
Ma
la gioia e lo stupore, che è anche dei pastori, diventa racconto. La fede non è
e non può diventare individualismo, ma relazione! Appunto… racconto.
Infine.
Compiuti gli otto giorni, Gesù è sottoposto ai gesti della legge mosaica:
circoncisione e imposizione del nome.
La
circoncisione del bambino Gesù è un gesto che all'inizio dell’anno prefigura la
salvezza, dopo il primo sangue di Gesù versato nella circoncisione, ci sarà
quello copiosamente versato nella Passione e Morte.
Il
nuovo anno così inizia già salvato. Viverlo da salvati è quello che conta.
Corrispondere alla salvezza sarà la nostra fatica, il nostro seguire il
Salvatore senza indugio.
Senza
indugio, con gioia, pieni di stupore, serbando ogni cosa nel cuore, per
comprenderla a tempo debito, corrispondendo alla salvezza, è il desiderio che
segna l’inizio del nuovo anno.
Sia
questa la nostra pace, sia questo quello che chiediamo alla Madre di Dio per
questo 2020. Un anno buono perché abitato dal Signore. Auguri!
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