In
Italia presso il borgo di San Felice al Lago (già Figadelli) in provincia e
diocesi di Bergamo è venerato San Felice Martire.
Chi
è questo S. Martire che dal 1927 prende il nome questo paese sul lago di
Endine?
San
Felice al Lago è frazione del comune di Endine Gaiano (BG).
La
parrocchia di S. Michele Arcangelo custodisce le sue reliquie dal XVII secolo,
estratte dalla catacomba di Calepodio e autenticate nel 1684.
Chi
è appassionato dell’argomento, sa bene di cosa stiamo parlando: è un corpo santo o martire delle catacombe.
Il
Martire delle Catacombe è un corpo santo identificato tra le
sepolture delle catacombe romane o in altre necropoli cristiane, che traslato e
autenticato dalla competente autorità ecclesiastica, tra la fine del XVI secolo
e la seconda metà del XIX secolo, fu inviato ed è venerato in modo privato o
pubblico nelle chiese dell’Urbe e dell’Orbe, come segno di comunione nella fede
cattolica ed esempio di testimonianza cristiana.
San
Felice di Calepodio è festeggiato quale patrono della frazione l’ultima
domenica di agosto insieme all’Arcangelo Michele.
L’immagine
che raffigura i due patroni è alquanto curiosa. Si ha la sensazione che il
pittore abbia voluto dare al santo Martire il volto di qualcuno, perché è strano
trovare un martire delle catacombe calvo. Il Martire regge con la mano sinistra la palma del
martirio e con la mano destra indica la Vergine Madre, Madonna del Buon
Consiglio, chiesetta in cui è custodita l’opera.
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