Vincenzo
Romano nacque a Torre del Greco, in provincia e diocesi di Napoli, il 3 giugno
1751. Studiò nel seminario diocesano di Napoli, ricevendo gli insegnamenti
anche di sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1775,
svolse il suo apostolato per vent’anni nella natia Torre del Greco. Il 15
giugno 1794 una terribile eruzione del Vesuvio distrusse quasi completamente la
città, compresa la chiesa di Santa Croce. Don Vincenzo si dedicò subito alla
difficile opera di ricostruzione materiale e morale sia della città che della
chiesa, che volle più grande e più sicura. Alla ricerca di sempre nuovi metodi
per avvicinare i fedeli, introdusse a Torre la “sciabica”, una strategia
missionaria tesa ad avvicinare capannelli di persone o singoli passanti e
invitarli alla preghiera. Spesso si fece mediatore dei contrasti sorti fra gli
armatori delle «coralline» e i marinai che affrontavano i rischi e la fatica
della pesca del corallo. Morì il 20 dicembre 1831. È stato canonizzato da papa
Francesco il 14 ottobre 2018 insieme ad altri sei Beati, tra i quali papa Paolo
VI, che l’aveva beatificato il 17 novembre 1963. La memoria liturgica di don
Vincenzo cade il 29 novembre, giorno in cui inizia la novena dell’Immacolata, a
cui era particolarmente devoto. I suoi resti mortali, invece, sono venerati
nella basilica di Santa Croce a Torre del Greco. Canonizzato il 14 ottobre
2018.
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