Oggi
in viaggio tra i monti Sibillini, e pian piano passando per Cascia si arriva
nel reatino, fino ad Antrodoco (RI).
Il
Santuario della Madonna delle Grotte
sorge lungo le Gole di Antrodoco. La chiesa fu costruita tra il 1603 e il 1604
nel luogo dove una pastorella di nome Berardina Boccacci, nel 1601, aveva
scoperto nei pressi di una piccola grotta, un’immagine sacra che rappresentava
la Vergine con Gesù Bambino in braccio. L'allora vescovo di Rieti, Cesare
Segni, fece erigere un altare e vi celebrò la prima messa il 29 settembre del
1602. Visto il grande afflusso di fedeli, il popolo antrodocano raccolse la
somma necessaria per avviare la fabbrica che fu iniziata il 24 aprile del 1603
e completata dopo appena un anno su progetto dell’architetto toscano Ruggeri
Fausto da Montepulciano. La facciata è in pietra; il portale è in stile
barocco, sormontato dallo stemma del Vescovo Gaspare Pasquali che portò a
termine i lavori di costruzione (1604 – 1612). L’interno si presenta ad una sola
navata con copertura a capriate lignee. Nella cripta sono sepolti i resti dei
soldati francesi morti a seguito dei moti contadini del 1799 nel Regno
Borbonico.
La
statua della Madonna delle Grotte è
un’opera dello scultore romano A. Fogli, su ordinazione della madre del
cardinale Federico Tedeschini, nel 1901 per l'occasione del terzo centenario
del ritrovamento dell'icona. La devozione popolare di Antrodoco alla Madonna
delle Grotte si organizzò in processione, con molta probabilità nel 1712, per
la presenza in loco del beato Antonio
Baldinucci e divenne ricorrente anche nei momenti di pericolo per
terremoto, epidemie, siccità e invasioni come ricorda lo scrittore antrodocano
Amilcare Calice.
Sancta Maria, Refugium peccatorum,
ora pro nobis
Preghiamo per i malati e i medici
Preghiamo per i carcerati, la polizia
carceraria e i cappellani
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