lunedì 25 maggio 2020

VIAGGIO VIRTUALE tra i santuari d’Italia: Antrodoco



Oggi in viaggio tra i monti Sibillini, e pian piano passando per Cascia si arriva nel reatino, fino ad Antrodoco (RI).
Il Santuario della Madonna delle Grotte sorge lungo le Gole di Antrodoco. La chiesa fu costruita tra il 1603 e il 1604 nel luogo dove una pastorella di nome Berardina Boccacci, nel 1601, aveva scoperto nei pressi di una piccola grotta, un’immagine sacra che rappresentava la Vergine con Gesù Bambino in braccio. L'allora vescovo di Rieti, Cesare Segni, fece erigere un altare e vi celebrò la prima messa il 29 settembre del 1602. Visto il grande afflusso di fedeli, il popolo antrodocano raccolse la somma necessaria per avviare la fabbrica che fu iniziata il 24 aprile del 1603 e completata dopo appena un anno su progetto dell’architetto toscano Ruggeri Fausto da Montepulciano. La facciata è in pietra; il portale è in stile barocco, sormontato dallo stemma del Vescovo Gaspare Pasquali che portò a termine i lavori di costruzione (1604 – 1612). L’interno si presenta ad una sola navata con copertura a capriate lignee. Nella cripta sono sepolti i resti dei soldati francesi morti a seguito dei moti contadini del 1799 nel Regno Borbonico.
La statua della Madonna delle Grotte è un’opera dello scultore romano A. Fogli, su ordinazione della madre del cardinale Federico Tedeschini, nel 1901 per l'occasione del terzo centenario del ritrovamento dell'icona. La devozione popolare di Antrodoco alla Madonna delle Grotte si organizzò in processione, con molta probabilità nel 1712, per la presenza in loco del beato Antonio Baldinucci e divenne ricorrente anche nei momenti di pericolo per terremoto, epidemie, siccità e invasioni come ricorda lo scrittore antrodocano Amilcare Calice.

Sancta Maria, Refugium peccatorum, ora pro nobis

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