Catacomba dei Santi Pietro e Marcellino - Roma |
Lo
Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi
Questa affermazione
dell’Apostolo si collega alla prima lettura dove abbiamo ascoltato: Farò entrare in voi il mio spirito e
rivivrete; ma anche alla quella potente frase del Vangelo di Giovanni: Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro,
vieni fuori!».
La mente va al
ricordo della mia infanzia-giovinezza quando tutti in quel tempo vedevano il
film di Zeffirelli: Gesù di Nazareth.
Chi può dimenticarsi la scena della resurrezione di Lazzaro: il sottofondo
musicale, il grido di Gesù e il morto che esce ritto dal sepolcro.
Chi
avrà fede in me, non morirà mai, e vivrà in eterno.
Sono queste le
parole che Zeffirelli fa pronunciare a Gesù a conclusione della resurrezione di
Lazzaro.
In questa domenica
– dentro questo tempo di emergenza sanitaria – siamo profondamente richiamati al tema della
vita come un dono che è nelle nostre mani, a come viviamo, a come si muore, ma
anche forse, lo si pensa meno, alla vita eterna.
Mi viene spesso in
mente la frase uno dei martiri di Tibhirine, P. Christian: Se mi capitasse un giorno … vorrei che la
mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita
era donata a Dio e a questo paese.
La vita è un dono,
la vita è donata per un bene che è più grande della vita stessa.
In questo tempo
posso ricordare a me stesso che la mia vita è un dono, e che la vita è
pienamente vita, se donata?
Sono riconoscente
per il dono della vita?
So vivere la mia
vita in un continuano donarmi a Dio e ai miei fratelli e sorelle che il Signore
pone sul mio cammino?
…
voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma
avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale
gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta
che siamo figli di Dio.
Amen.
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