I
Sanseverino sono una delle più illustri casate storiche italiane, la prima
delle sette grandi Case del Regno di Napoli, con un ramo della famiglia che
ottenne feudi anche nella Valle Padana a partire dal XV secolo. Nel suo
complesso la famiglia arrivò a dominare su più di 300 feudi, 40 contee, 9
marchesati, 12 ducati e 10 principati distribuiti soprattutto tra Calabria,
Campania, Basilicata e Puglia. Fra i suoi membri si annoverano cardinali,
viceré, marescialli e condottieri. Di questa storica famiglia sussiste il solo
ramo dei Baroni di Marcellinara.
Maria
Teresa Sanseverino, Suor Mariangela del Crocifisso, nasce il 15 marzo 1707 da
Giuseppe Sanseverino, Principe di Bisignano, e da Stefania Pignatelli d’Aragona.
Fu tenuta a battesimo da S. Angelo d’Acri.
Nel
1716, a 19 anni, secondo altra fonte a 16 anni, entra tra cappuccine del convento delle Cappuccinelle di Acri,
sotto la guida del Santo cappuccino d’Acri.
Suor
Mariangela fu modello di umiltà, di penitenza e di tutte le virtù cristiane. La
fama della sua santità la accompagno in vita e in morte. Morì in Acri il 3
ottobre 1764.
Nel
1810 il monastero venne soppresso diventando una casa municipale, così che la
comunità delle suore venne trasferito nel Monastero delle Clarisse di Cosenza.
Nel
1826 la Famiglia Sanseverino tentò di reclamare il monastero al comune di Acri,
non ottenendo alcun risultato.
Solo
nel 1947, la famiglia Feraudo di Acri, donò alla chiesa una tela raffigurante
Suor Mariangela, che si trova oggi, nella Basilica di Sant’Angelo.
Chiesa di S. Chiara in Acri (CS) |
Di
quel che fu il monastero, resta soltanto la chiesa, dove trovò sepoltura alla
sua morte, la figlia del Principe.
"Nella roccia che è il Beato (Santo dal 2017, ndr) Angelo è nata una violetta che è suor Mariangela, sua figlia di
battesimo che alle iniziali resistenze alla consacrazione trasformò la sua vita
in preghiera e penitenza".
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