Ogni
tanto quando si mette in ordine si trovano cose che ci si ricordava di avere.
Sebastiano
Siracusa nasce a Caltabellotta, provincia di Agrigento, nell’ottobre 1554 da
Francesco e Maria Agostina. Fu battezzato il 20 ottobre 1554. Nel 1579 entra
nel convento dei carmelitani di Caltabellotta, dove nel 1592 venne nominato
Priore, in seguito ebbe affidato diversi incarichi in altri centri carmelitani
della Sicilia, a Mazara del Vallo e a Trapani come Maestro dei Novizi e Vicario
Priore ed anche incarichi a livello diocesano. Nel febbraio 1606 P. Sebastiano
venne nominato primo priore del convento di Sant’Angelo di Licata, costruito
anni prima.
P.
Sebastiano, uomo di una profonda vita spirituale densa di preghiera e di
meditazione, che gli permetteva di fare delle prediche che attiravano gli animi
dei fedeli che in gran numero accorrevano a lui. Quando il Vangelo è cibo, la
bocca parla della pienezza del cuore!
Era
devoto della Passione del Signore, tanto che teneva al collo un Crocefisso di
rame e nel santino che lo raffigura ha il crocefisso stretto tra le mani e con
lo sguardo a meditare le sofferenze di Cristo.
P.
Sebastiano fu devoto di Sant’Angelo, ed uno famigliare – come dice S. Paolo noi
siamo concittadini dei santi e familiari
di Dio- tanto da chiamarlo il fratuzzo.
La permanenza a Licata fu breve, difatti assalito da forte febbre, morì il 18
novembre 1606.
Fu
sepolto presso il pozzo di Sant’Angelo – come suo desiderio – ma nel 1682 venne
compiuta una ricognizione canonica e il Padre Generale dell’Ordine Carmelitano
ripose le ossa in cassetta sigillata nella Chiesa del Carmine presso
la cappella di Sant’Elia. Negli anni '70 fu trasferita nuovamente nella Chiesa
di Sant’Angelo, nel primo altare della navata destra.
Subito
dopo la morte fu aperto la causa di canonizzazione, ma ad oggi la causa non è
contenuta - per ora - nell'Index Status
Causarum, ma solo nella memoria dei licatesi.
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